Storie di infortunio: troppo freddo per lavorare
Pubblichiamo la storia “Troppo freddo per lavorare” (a cura di Marco Basso, Giovanni Debernardi Servizio PreSAL della Asl CN1) tratta dal repertorio delle “Storie d'infortunio” rielaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, e raccolte nel sito del Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte ( Dors).
La conoscenza delle dinamiche infortunistiche non è sufficiente per comprendere aspetti di contesto, in particolare quelli organizzativi, che sempre più frequentemente ricorrono tra le cause di un evento. Un approccio basato sullo studio di caso, che trasformi le inchieste infortuni in “storie” narrate dagli operatori che hanno svolto l’indagine, può consentire la comprensione dei fattori che hanno indotto il realizzarsi o il permanere di una situazione di rischio permettendo la formulazione e condivisione di soluzioni preventive.
Comparto produttivo:cave e miniere
Esito: Lorenzo, un operaio che lavorava presso la cava è deceduto a causa dell’esplosione di un container
Dove è avvenuto: in un’area posta a fianco della zona di estrazione di una cava di pietre ornamentali, ad una distanza di circa 200 metri, in prossimità degli apprestamenti igienico assistenziali predisposti dalla ditta per i dipendenti operanti in cava.
Cosa si stava facendo
Lorenzo e Flavio arrivano presto alla cava, il suolo e gli attrezzi sono ricoperti di neve ghiacciata. Si avvicinano ai due container che fungono da spogliatoio e riparo dalle intemperie e da deposito di materiali. Entrambi i lucchetti sono ghiacciati, come succede da qualche settimana. I due fratelli si servono di alcuni giornali a cui danno fuoco per scongelarli ed entrare nei container.
Descrizione infortunio
Lorenzo avvicina la torcia infuocata al lucchetto che chiude il container adibito a deposito di materiali, il container saturo di gas fuoriuscito da una bombola non ben chiusa esplode provocandone la morte e il ferimento di due operai tra cui Flavio, il fratello.
Come prevenire
Per evitare l’infortunio si sarebbero potute adottare alcune semplici soluzioni come avvolgere in uno straccio o in un panno i lucchetti dei containers, alla sera al momento della chiusura, in modo da impedire che si ghiacciassero. Inoltre, occorreva una maggiore cura e attenzione nella chiusura delle bombole del gas e in genere di tutti recipienti contenenti agenti infiammabili/esplosivi, quando vengono riposte o quando si finisce il lavoro per evitare trafilamenti e/o piccole perdite, verificando eventualmente la tenuta con una piccola fiamma.
Tuttavia, la normativa esiste e il suo rispetto avrebbe evitato questo evento; in specifico, lo stoccaggio dei materiali infiammabili o esplosivi deve avvenire in locali idonei. In generale, qualunque locale in cui sia presente un deposito di gas o una caldaietta deve essere fornito di prese d’aria o sistemi di ventilazione per evitare l’accumulo di gas. In ultimo, l’uso di fiamme per sgelare i lucchetti poteva essere evitato con l’utilizzo di idonei spray normalmente in commercio.
DORS – Storia di infortunio “Troppo freddo per lavorare”
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Rispondi Autore: CARMELO GIANNI' - likes: 0 | 24/11/2020 (14:58:56) |
A leggere la dinamica dell'incidente pare piuttosto strano il fatto che sia avvenuta l'esplosione, avendo uno degli addetti accostato la torcia composta da giornali accesi all'esterno del container e quindi all'aperto. Com'è noto il GPL contenuto nelle bombole tende ad espandersi verso il basso e comunque se ci fosse stata una fuoriuscita di gas da qualche fessura del container questo si sarebbe ragionevolmente diffuso nell'aria all'aperto e non avrebbe dovuto costituire innesco per un'esplosione. Inoltre mi chiedo come mai nessuno degli addetti abbia percepito il cattivo odore che contraddistingue il GPL e ne segnala la presenza. |