Incidenti sul lavoro: il compattatore che mi ha intrappolato
Pubblichiamo la storia di un incidente disponibile sul sito dell’ATS Brianza, che ha raccolto una serie di storie di casi veri indagati, con la speranza che l’informazione su questi eventi contribuisca a ridurre la possibilità del ripetersi ancora di infortuni con le stesse dinamiche.
Invitiamo i lettori a scaricare la scheda completa disponibile in fondo alla pagina per una lettura più completa.
Il compattatore che mi ha intrappolato
Tipo di infortunio: Contatto con organi lavoratori in movimento
Lavorazione: Servizi / Supermercato
Descrizione infortunio:
Contesto:
Nel reparto carico e scarico di un supermercato, i cartoni da smaltire vengono inseriti in una macchina compattatrice, che, quando è piena, richiede un comando per l’espulsione della rotoballa compattata e avvolta in una rete in nylon.
Dinamica incidente:
Durante la fase di espulsione del rotolo di cartoni compattati, la lavoratrice (che aveva ricevuto la formazione generale e specifica), appoggiava la mano destra (indossando guanto in neoprene)
sopra al rotolo di cartone compattato; la mano restava impigliata nella rete in nylon e veniva trascinata dal movimento rotatorio orario del rotolo di cartone; la lavoratrice rimaneva quindi incastrata con la mano ed il braccio tra il portello di scarico aperto e il rotolo stesso. L’infortunata
riusciva poi a premere il pulsante di emergenza arrestando così la macchina.
Contatto:
Tra il portello di scarico aperto e il rotolo di cartoni pressati in rotazione.
Esito trauma:
- Distorsione e abrasioni braccio destro
- giorni complessivi di infortunio: 25 giorni
- nessun postumo permanente
Perché è avvenuto l’infortunio?
Determinanti dell’evento:
- L’operatrice ha appoggiato la mano sopra al rotolo di cartone compattato nell’intento di agevolarne la fuoriuscita;
- zona di scarico rotolo con parti in movimento non protetta (Nota: se pur a movimento lento, ma con elevata forza in gioco).
Modulatori del contatto (negativo):
- Il guanto in neoprene indossato dall’operatrice si impigliava nella rete in nylon della rotoballa.
Modulatori del contatto (positivo)
- Pulsante dell’arresto di emergenza in zona raggiungibile dall’infortunata stessa (premendolo la lavoratrice ha attenuato gli esiti lesivi dell’infortunio).
Criticità organizzative alla base dell’evento:
- Errata progettazione da parte del costruttore che non ha protetto la zona di scarico;
- mancata valutazione dei rischi aziendale relativa alla zona pericolosa.
Come prevenire:
- Utilizzare impianti conformi ai Requisiti Essenziali di Sicurezza (R.E.S.) della Direttiva Macchine;
- valutare i rischi aziendali relativi alle zone pericolose ed ai rischi connessi all’utilizzo di macchine/attrezzature;
- installare protezioni idonee ad impedire l’accesso a zone pericolose;
- formare il personale sul corretto utilizzo delle attrezzature e DPI;
- segnalare al datore di lavoro gli eventuali nuovi rischi dei quali si viene a conoscenza durante il lavoro e non eseguire manovre manuali su parti in movimento potenzialmente pericolose.
Scarica la scheda completa (pdf)
Invito: Le Altre ATS Lombarde, le ASL nazionali, le Aziende e loro Associazioni sono invitate a collaborare e contribuire a questa campagna informativa con altre schede di infortunio e di near-miss, comunicandolo al Coordinatore di questa Campagna di Promozione della Sicurezza sergio.bertinelli@ats-brianza.it
Per dettagli sugli obbiettivi di questa campagna comunicativa, si veda la relazione “Progetto ATS Brianza Impariamo dagli errori”
In particolare le Aziende e le loro Associazioni sono invitate a proporre nuovi casi di incidenti (near-miss) utilizzando il "MODELLO GUIDATO semplificato per la compilazione di nuove schede di incidente o near- miss"
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