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Sondrio: convegno sulle leggi 626/94 e 494/96
Nei giorni scorsi si e' svolto a Sondrio un convegno dedicato alla prevenzione e alla sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione al mondo dell'edilizia.
All'incontro hanno preso parte rappresentanti dell'unione artigiani ed industriali, i sindacati, le Asl, l'Ispettorato del lavoro, l'Inail e la procura della Repubblica.
La relazione riguardante gli infortuni avvenuti sui luoghi di lavoro nel triennio 96-98 mostra che, in rapporto al totale delle ore lavorative, la Valtellina e' in testa a livello regionale e nazionale; l'indagine ha evidenziato inoltre che il 50% degli incidenti in cantiere avviene a causa della movimentazione di uomini, mezzi e materiali.
Dal convegno e' emerso l'impegno, nella direzione della prevenzione, di tutte le parti in causa; prevenzione che si attua principalmente attraverso la formazione dei lavoratori e i controlli mirati presso le aziende.
A tale proposito, la procura della Repubblica ha predisposto delle linee guida per fissare quali siano i casi piu' gravi nei quali l'Asl deve procedere al sequestro di un cantiere.
Nel corso del convegno e' stato rimarcato come la prevenzione antinfortunistica debba essere vista non come un ''costo'' bensi' come un ''investimento''; e' necessario tenere conto dei costi che comporta per l'azienda la mancata prevenzione.
Si pensi, ad esempio, al caso del sequestro di un cantiere: i dipendenti devono essere comunque pagati, nonostante il fermo del cantiere; al committente devono essere versate delle penali per ogni giorno di ritardo nella consegna; i costi legali; il pagamento di ammende.
L'Inail, da parte sua, ha previsto premi che dovrebbero incentivare i datori di lavoro ad essere sempre in regola.
All'incontro hanno preso parte rappresentanti dell'unione artigiani ed industriali, i sindacati, le Asl, l'Ispettorato del lavoro, l'Inail e la procura della Repubblica.
La relazione riguardante gli infortuni avvenuti sui luoghi di lavoro nel triennio 96-98 mostra che, in rapporto al totale delle ore lavorative, la Valtellina e' in testa a livello regionale e nazionale; l'indagine ha evidenziato inoltre che il 50% degli incidenti in cantiere avviene a causa della movimentazione di uomini, mezzi e materiali.
Dal convegno e' emerso l'impegno, nella direzione della prevenzione, di tutte le parti in causa; prevenzione che si attua principalmente attraverso la formazione dei lavoratori e i controlli mirati presso le aziende.
A tale proposito, la procura della Repubblica ha predisposto delle linee guida per fissare quali siano i casi piu' gravi nei quali l'Asl deve procedere al sequestro di un cantiere.
Nel corso del convegno e' stato rimarcato come la prevenzione antinfortunistica debba essere vista non come un ''costo'' bensi' come un ''investimento''; e' necessario tenere conto dei costi che comporta per l'azienda la mancata prevenzione.
Si pensi, ad esempio, al caso del sequestro di un cantiere: i dipendenti devono essere comunque pagati, nonostante il fermo del cantiere; al committente devono essere versate delle penali per ogni giorno di ritardo nella consegna; i costi legali; il pagamento di ammende.
L'Inail, da parte sua, ha previsto premi che dovrebbero incentivare i datori di lavoro ad essere sempre in regola.
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