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Le proposte di AIAS per il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro

In vista della stesura del nuovo Testo Unico l’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza propone suggerimenti per gli aspetti culturali e sociali, i costi, gli investimenti e l’organizzazione delle attività. Formazione in primo piano.

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Il Consiglio dei ministri del 13 aprile ha dato il via libera al disegno di legge con delega al governo per l'emanazione di un Testo Unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

In vista della stesura del nuovo testo AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), si è attivata per portare all’attenzione del Governo italiano i suggerimenti scaturiti dalla propria esperienza operativa, in particolare per quanto riguarda le figure professionali dei Responsabili e degli Addetti ai Servizi di Prevenzione e Protezione.

I suggerimenti di AIAS toccano gli aspetti culturali e sociali, i costi, gli investimenti e l’organizzazione delle attività che riguardano la sicurezza e la prevenzione e avanzano proposte migliorative per quanto riguarda gli aspetti tecnico-scientifici.

Gli aspetti culturali e sociali
Per quanto riguarda gli aspetti culturali e sociali AIAS ritiene che la sicurezza, la salute e l’ambiente devono diventare le basi delle “responsabilità sociali” del cittadino, degli imprenditori, dei lavoratori e dei professionisti specializzati nel contesto europeo. Per questo occorre attuare e sviluppare i singoli aspetti tramite l’inserimento della sicurezza, della salute e dell’ambiente fra gli oggetti dell’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle Università.

Altrettanto importante è l’aspetto che riguarda l’incremento della professionalità e la specializzazione degli operatori del mondo dell’informazione per quanto riguarda gli aspetti della sicurezza, della salute e dell’ambiente al fine di diffondere in modo efficace ed estensivo la cultura della prevenzione.

Non deve poi essere sottovalutata la possibilità di utilizzare strumenti avanzati come internet e l’e-learning per diffondere una cultura tecnica-scientifica della prevenzione.

I Costi, gli investimenti e l’organizzazione
La mancata prevenzione costa annualmente all’Italia circa 35 miliardi di Euro pari al 3,5 % del prodotto interno lordo (dati INAIL). Per agire su questo fronte AIAS propone di destinare e/o riassegnare risorse alla prevenzione, a partire dal 5% delle risorse sanitarie, come previsto dalle leggi vigenti e dal piano sanitario per il triennio 2006-2008 (DPR 7 aprile 2006, punto 2.7), passando per gli introiti delle sanzioni elevate per violazione delle norme di prevenzione, da destinare, in particolare, per completare gli Organici degli operatori e dei mezzi delle ASL e per la piena disponibilità delle risorse oggi sottratte agli Istituti/Enti di Stato (ISPESL, INAIL, etc.) da indirizzare anche a iniziative di ricerca, di formazione e per incentivi.
Vanno poi messe in atto iniziative che agevolino l’accesso alle norme UNI e CEI nel settore della sicurezza, salute ed ambiente.

Per quanto riguarda l’aspetto dell’organizzazione della prevenzione AIAS propone:
- un migliore collegamento tra le Istituzioni e le Agenzie europee referenti per la sicurezza, la salute e l’ambiente, con le Istituzioni italiane e il mondo associativo tecnico-scientifico;
- che sia favorita l’applicazione in Italia delle migliori prassi europee soprattutto nelle piccole e medie imprese (PMI);
- lo sviluppo di un sistema premiale (bonus/malus assicurativo INAIL) che utilizzi sistemi di gestione volontari per la sicurezza, la salute e l’ambiente sottoposti a verifiche da parte di soggetti professionali terzi qualificati;
- la concreta attuazione del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) con l’istituzione di una giornata annuale, all’interno della settimana europea per la sicurezza e salute, nella quale venga esposto lo stato dell’applicazione del piano di prevenzione, sia a livello nazionale, sia a livello regionale;
- l’effettiva applicazione delle norme a tutti i lavoratori e in tutti i luoghi di lavoro, con controlli e lotta all’illegalità e al lavoro sommerso;
- il miglioramento delle sinergie e il coordinamento tra i vari organi centrali e periferici di vigilanza e controllo sui diversi adempimenti (ASL, ispettorati, forze dell’ordine, etc.);
- l’adeguamento delle strutture di vigilanza e controllo sul territorio, in particolare le funzioni tecniche e le azioni di informazione e di supporto alle imprese specialmente alle Piccole e Medie Imprese;
- un coordinamento permanente tra i vari organismi istituzionali operanti nel settore della prevenzione : Ministero del Lavoro, Ministero della Sanità, ISPESL, INAIL, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Medicina del Lavoro e Coordinamento tecnico per la sicurezza e la salute tra le Regioni e Province Autonome

Proposte migliorative tecnico-scientifiche
AIAS ritiene che la sicurezza sui luoghi vada perseguita migliorando la prevenzione; in questo senso vanno le proposte che affrontano gli aspetti tecnico scientifici e che AIAS ritiene possano contribuire a miglioramenti il Testo Unico che dovrà essere elaborato dal Governo.

Si tratta di proposte che vanno nella direzione di:
- inserimento del collegamento diretto con il datore di Lavoro dei responsabili e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione (RSPP e ASPP) sia dipendenti che liberi professionisti;
- riconoscimento delle Associazioni Professionali tecniche–scientifiche come interlocutori istituzionali;
- inserimento dell’informazione e della formazione per i vari responsabili della linea operativa, dirigenti e preposti, prevedendo programmi dedicati a questo scopo e che pongano particolare enfasi sulle responsabilità operative di ogni funzione;
- inserimento di modalità di accertamento dell’efficacia della formazione a tutti i livelli, garantendo la sua erogazione al momento dell’assunzione di un incarico aziendale;
- inserimento della formazione e dell’aggiornamento periodico dei datori di lavoro che vogliono assumere il ruolo di RSPP raffrontabile e corrispondente con quella richiesta agli RSPP di settore;
- garantire la effettività dell’informazione e della formazione sui rischi, tradizionali e nuovi (es. psico-sociali e ergonomici), dei tecnici, dei progettisti, dei produttori, dei venditori, degli installatori e dei tecnici e dei medici competenti;
- sanzioni penali che siano effettivamente applicate per le gravi violazioni delle norme di sicurezza e salute;
- inserimento di sanzioni interdittive (es. sospensione poteri di firma, o da Albi professionali, o da gare/appalti pubblici, o dall’iscrizione a Camere Commercio, etc.) e revisione delle altre tipologie di sanzioni.

Link a: Schema di Disegno di Legge recante “Delega al Governo per l’emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro” approvato dal Consiglio dei ministri il 13 aprile 2007.

 


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