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Sicurezza sul lavoro: rilevate gravi carenze a Treviso
Il confronto degli Spisal del Veneto, riunitisi in questi giorni a Venezia con i dirigenti della Regione, ha messo in luce i dati allarmanti dei controlli sull'applicazione della normativa antinfortunistica nelle aziende.
In particolare lo Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro) di Treviso ha reso noto i dati dei controlli effettuati da settembre 2000 nelle aziende edili e metalmeccaniche. Dati che riflettono una situazione ancora molto carente: il 90% dei cantieri edili e il 60% delle aziende metalmeccaniche di Treviso non rispetta la normativa antinfortunistica.
Cominciando dalle aziende metalmeccaniche, i controlli hanno riguardato il 27% delle imprese (135 su 500) che hanno presentato notifica. Di queste 135 aziende, 81 sono risultate non in regola.
In particolare sono state individuate carenze nella protezione delle macchine e posti di saldatura senza sufficiente aspirazione dei fumi.
Per quanto riguarda l'edilizia i controlli hanno riguardato 150 cantieri edili su 1390 (l'11%) tra cui tutti i cantieri più importanti.
Questi i risultati: il 90% dei cantieri controllati sono fuori legge per quanto riguarda il rispetto della normativa antinfortunistica.
Le carenze principali sono state individuate nelle impalcature e nei parapetti non sufficientemente sicuri, o in alcuni casi, del tutto assenti. Migliorata è invece la situazione per quanto riguarda gli impianti elettrici.
Il costo di tutte queste infrazioni si è tradotto per le aziende metalmeccaniche in 243 milioni di multe e ben 405 per i cantieri edili.
In particolare lo Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro) di Treviso ha reso noto i dati dei controlli effettuati da settembre 2000 nelle aziende edili e metalmeccaniche. Dati che riflettono una situazione ancora molto carente: il 90% dei cantieri edili e il 60% delle aziende metalmeccaniche di Treviso non rispetta la normativa antinfortunistica.
Cominciando dalle aziende metalmeccaniche, i controlli hanno riguardato il 27% delle imprese (135 su 500) che hanno presentato notifica. Di queste 135 aziende, 81 sono risultate non in regola.
In particolare sono state individuate carenze nella protezione delle macchine e posti di saldatura senza sufficiente aspirazione dei fumi.
Per quanto riguarda l'edilizia i controlli hanno riguardato 150 cantieri edili su 1390 (l'11%) tra cui tutti i cantieri più importanti.
Questi i risultati: il 90% dei cantieri controllati sono fuori legge per quanto riguarda il rispetto della normativa antinfortunistica.
Le carenze principali sono state individuate nelle impalcature e nei parapetti non sufficientemente sicuri, o in alcuni casi, del tutto assenti. Migliorata è invece la situazione per quanto riguarda gli impianti elettrici.
Il costo di tutte queste infrazioni si è tradotto per le aziende metalmeccaniche in 243 milioni di multe e ben 405 per i cantieri edili.
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