LE BUONE PRATICHE DELLE AZIENDE ITALIANE
Ulteriori due iniziative per la riduzione del rumore sono state premiate tra le migliori “buone pratiche” alla Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro appena conclusa (vedi PuntoSicuro n. 1351).
La prima “buona pratica" ha prgettato la riduzione del rumore con un pannello di plexiglas applicato ad un macchinario per la installazione di barriere stradali. Il progetto, è stato realizzato da Lisa servizi per conto della Metalmeccanica Fracasso SPA, azienda che realizza le barriere stradali e provvede alla loro posa in opera in cantiere. E proprio nell’attività di posa in opera il momento più critico, dal punto di vista delle emissioni di rumore, è quello legato all’uso del “battipalo”. I battipalo, infatti, producono un rumore caratteristico di tipo impulsivo con livello equivalente superiore a 110 dBA. Questo avviene perché la tecnologia utilizzata necessita di un’elevata energia per conficcare i montanti dei guardrails nel terreno. Inoltre, per un corretto controllo della lavorazione, l’operatore è costretto a stazionare in prossimità del battipalo, a meno di un metro dalla massa battente.
La soluzione tecnica messa a punto prevede uno schermo frontale costituito da un telaio metallico attaccato al macchinario, sul quale vengono montate lastre di plexiglas dello spessore di 3 cm ciascuna. A questo va aggiunta la chiusura inferiore del telaio entro cui avviene la percussione mediante lastre di plexiglas dello spessore di 1,5 cm. L’interposizione di queste lastre schermanti trasparenti consente di continuare comunque il lavoro senza compromettere la visibilità. La riduzione del livello di esposizione al rumore varia, invece, tra i 5 e i 10dBA. Infine i costi della schermatura equivalgono a non più del 5% rispetto al costo totale della macchina.
La seconda iniziativa premia l’utilizzo di lame silenziate per il taglio del marmo. Il progetto è stato ideato dalla Contarp (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione dell’Inail) e concretamente adottato e sperimentato dall’azienda Travertini Caucci SPA di Roma.
L’elevata rumorosità dei reparti-laboratorio, dove il travertino viene tagliato, espone gli operatori al rischio di ipoacusia. La soluzione individuata dalla Contarp e adottata dall’azienda è stata quella di dotare le macchine per il taglio del marmo di specifiche lame silenziate. Così, con un limitato incremento dei costi (pari al 20-30%) per l’acquisto di queste particolari lame, è stato ottenuto un sensibile miglioramento delle condizioni acustiche del lavoratore, riducendo i livelli di rumorosità tra il 10 e il 30% rispetto al taglio non silenziato, senza inficiare la capacità del taglio. Il che – si legge nella presentazione del progetto – permette anche la riduzione dei costi per la protezione e di quelli connessi a un probabile futuro danno all’udito da parte degli operatori.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.