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Tumore dei seni nasali e paranasali: fattori di rischio e sorveglianza

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Industria chimica, farmaceutica

17/02/2010

Disponibili gli atti del workshop “Neoplasie naso-sinusali. Epidemiologia, eziologia, sorveglianza” organizzato dall’ ISPESL. La sorveglianza epidemiologica, i fattori di rischio e le esperienze del Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali.

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Il 21 gennaio 2010 si è tenuto a Roma il workshop su “Neoplasie naso-sinusali. Epidemiologia, eziologia, sorveglianza”, organizzato dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'Ispesl; un  workshop che ha offerto un momento di confronto fra le esperienze di sorveglianza regionale e di ricerca già attive su questo argomento, anche in riferimento al Registro nazionale dei Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS).


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L’importanza di  questo incontro – i cui atti sono stati pubblicati sul sito dell’Ispesl – è legata anche ad alcuni dati forniti.
Se il tumore dei seni nasali e paranasali (TuNS) è una “patologia rara che colpisce nel nostro Paese con un’incidenza pari ad un caso ogni 100.000 residenti”, tuttavia il rischio di ammalarsi “aumenta in maniera rilevante negli esposti per motivi professionali alle sostanze chimiche e nei settori lavorativi coinvolti”.
Ed in particolare è ormai accertata la relazione causale fra esposizione a polveri di legno duro e di cuoio ed adenocarcinoma del naso, senza dimenticare il ruolo eziologico dei composti di nichel e cromo e della formaldeide rilevato da numerosi lavori ed oggetto di un ampio dibattito scientifico.

Ricordiamo che l’istituzione presso l’ISPESL del Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS) è prevista dal Decreto legislativo  81/2008 e “in tale ambito si prevede la realizzazione di una rete nazionale di sorveglianza epidemiologica, analoga a quella già attiva per i casi di mesotelioma, che sviluppi la ricerca attiva dei casi incidenti e l’analisi individuale retrospettiva della storia professionale dei soggetti ammalati allo scopo di identificare l’eziologia”.

Di prospettive del ReNaTuNS si parla nell’intervento “La sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali. Prospettive per il Registro Nazionale dei Tumori naso-sinusali” a cura del Dott. Alessandro Marinaccio.

Oltre a raccontare l’evoluzione del quadro normativo in merito all’istituzione di una tale registro, l’intervento si sofferma sull’articolo 244 del Testo Unico relativo alla “Registrazione dei Tumori” e affronta alcune tematiche epidemiologiche.
Ecco alcune delle “generalità epidemiologiche” riportate:

- “nel 1987 la IARC classifica la polvere di legno come    agente cancerogeno certo per l’uomo (Gruppo 1);          nel 1995 conferma la valutazione”;
-  alcuni studi “forniscono   ulteriori conferme dell’associazione elevata fra esposizione a polvere di legno e TuNS (in particolare          adenocarcinomi)”
- “incidenza (casi per 100,000/anno): 0.2-1.9 (maschi) e 0.1-0.6 (femmine)”;
- “fattori di rischio: polveri di legno, cuoio, composti del cromo esavalente e del nichel; formaldeide, silice, amianto, fibre di vetro, fumo di tabacco, radiazioni ionizzanti;
- settori di esposizione:  lavorazione del legno, produzione primaria del cromo, di vernici cromate (placcatura), industria tessile (soprattutto nelle donne), lavorazione del cuoio;
- frazione eziologica professionale: molto alta per l’associazione fra adenocarcinomi ed esposizione professionale a polveri di legno duro nei falegnami, carpentieri, industria del mobile”.
- “latenza: 20-40 anni”.

L’intervento ricorda poi l’utilità e le prospettive del ReNaTuNS ricordando che:
- il TuNS è una “malattia i cui principali agenti causali sono ancora in uso (industriale e artigianale). Si possono sviluppare conoscenze importanti in ordine ai valori limite di esposizione”;
- “non sembra azzardato affermare che l’ordine di grandezza (poche unità/anno) degli indennizzi per malattia professionale dell’Istituto assicuratore è assai sottodimensionato rispetto ad ogni stima epidemiologica disponibile”;
- è necessario stimolare la produzione di dati, “mettere a confronto e standardizzare le procedure nelle esperienze già in corso” e attraverso i dati - analizzandoli in forma aggregata -
“produrre report e studi di approfondimento”.


Gli atti relativi al workshop:

- “La sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali. Prospettive per il Registro Nazionale dei Tumori naso-sinusali”, Dott. Alessandro Marinaccio - ISPESL - Dipartimento di medicina del lavoro, Roma (formato .ppt, 1.8 MB);

- “Le attività di sorveglianza dei TuNS in Regione Toscana”, Dott.ssa Lucia Miligi - ISPO - Unità di epidemiologia occupazionale e ambientale, Firenze (formato .ppt, 1.4 MB);

- “Le attività di sorveglianza dei TuNS in regione Lombardia: il registro tumori dei seni nasali e paranasali della Lombardia”, Dott.ssa Carolina Mensi - Università di Milano, Dipartimento della salute occupazionale e ambientale, Milano (formato .ppt, 1.8 MB);

- “Malattie professionali: perchè mai occuparsene ? Ovvero perchè mai non occuparsene? - Focus sui TuNS! Ricerca attiva dei TuNS in fase precoce nei gruppi ad alto rischio in Regione Marche”, Dott. Roberto Calisti - ASUR Marche - Dipartimento di Prevenzione – SPreSAL (formato .ppt, 116 kB);

- “Fattori di rischio occupazionale per i TuNS: I risultati degli studi analitici”, Dott. Angelo d’Errico - Regione Piemonte, Dipartimento di Epidemiologia, ASL 3 Grugliasco (Torino) (formato .ppt, 249 kB);

- “La diagnosi di Tumore Naso-Sinusale. Elementi critici e problematicità”,  Prof. Alessandro Franchi - Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Area Critica Medico–Chirurgica, Sezione di Patologia Umana. Firenze (formato .ppt, 71.1 MB);

- “Sorveglianza, prevenzione e indennizzo dei TuNS nell'esperienza del Registro di Brescia”, Dott. Pietro Gino Barbieri - Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, ASL Brescia (formato .ppt, 22.6 MB).
 



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