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Obiettivo sicurezza nei cantieri
"La sicurezza nel cantiere è un obiettivo di tutti: lavoratori ed impresa".
Questo lo slogan di uno degli spot televisivi, che da ieri sono in onda sulle TV nazionali, realizzati da Ministero del Lavoro e Inail nell’ambito della campagna per la sicurezza nel settore delle costruzioni voluta dalla Commissione dell’Unione Europea in tutti i Paesi membri. (Si veda anche PuntoSicuro n.765)
La campagna si articola in due fasi: la prima è quella di sensibilizzazione sul tema della sicurezza nell’edilizia, la seconda prevede un programma di controlli ispettivi effettuati secondo modalità comuni a tutti i Paesi della Comunità Europea, che sarà coordinata in Italia dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le iniziative di sensibilizzazione, rivolte alle 640.000 imprese per un totale di 1.400.000 addetti che operano nel settore, comprendono spot radio, interviste e servizi sull’andamento infortunistico del settore e sulle iniziative di prevenzione, e la trasmissione televisiva di brevi filmati realizzati con la tecnica dei cartoon (“Loù e Yoù sui ponteggi”, “Loù e Yoù sui tetti”, “Loù e Yoù negli scavi”, “Loù e Yoù in cantiere”).
Ogni filmato termina con un motto o un monito, rivolto ai lavoratori ed ai datori di lavoro: "La sicurezza nel cantiere è un obiettivo di tutti: lavoratori ed impresa”, “Proteggi i tuoi operai che lavorano nello scavo. Fai puntellare le pareti”, “Usa le imbracature”, “Proteggi i tuoi operai che lavorano sul tetto. Fai usare imbracature ed ancoraggi sicuri”. (Gli spot sono visionabili anche qui.)
Particolare attenzione è rivolta, quindi, ai lavori in altezza; in Italia come in Europa infatti la “caduta dall’alto” è la causa più frequente di infortunio.
“La sicurezza L’attenzione che la Commissione Europea ha rivolto al problema è giustificata dal fatto che in Europa le attività di costruzione continuano ad essere al secondo posto per gravità e frequenza degli infortuni sul lavoro (al primo posto vi è l’industria del legno), anche se negli ultimi anni si è registrato una significativa diminuzione del trend (il tasso di frequenza è passato da 90 casi annui su 1000 addetti del 1995 ai 76 casi del 2000). – precisa un comunicato dell’Inail.
In Italia […], grazie anche alla attività di formazione ed informazione sui rischi del settore e alle azioni integrate di vigilanza della P.A. realizzate nell’ultimo quinquennio, le “costruzioni” hanno perso il non invidiabile primato di settore con la più alta frequenza infortunistica; infatti secondo l’ultima rilevazione disponibile (anno 2001), il settore è al quarto posto, preceduto dall’industria del legno, della metallurgia e da quella di trasformazione.
A fronte dei 76 casi di infortunio ogni mille lavoratori in Europa, in Italia la situazione risulta meno grave, con 64 casi su 1000 addetti."
Questo lo slogan di uno degli spot televisivi, che da ieri sono in onda sulle TV nazionali, realizzati da Ministero del Lavoro e Inail nell’ambito della campagna per la sicurezza nel settore delle costruzioni voluta dalla Commissione dell’Unione Europea in tutti i Paesi membri. (Si veda anche PuntoSicuro n.765)
La campagna si articola in due fasi: la prima è quella di sensibilizzazione sul tema della sicurezza nell’edilizia, la seconda prevede un programma di controlli ispettivi effettuati secondo modalità comuni a tutti i Paesi della Comunità Europea, che sarà coordinata in Italia dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le iniziative di sensibilizzazione, rivolte alle 640.000 imprese per un totale di 1.400.000 addetti che operano nel settore, comprendono spot radio, interviste e servizi sull’andamento infortunistico del settore e sulle iniziative di prevenzione, e la trasmissione televisiva di brevi filmati realizzati con la tecnica dei cartoon (“Loù e Yoù sui ponteggi”, “Loù e Yoù sui tetti”, “Loù e Yoù negli scavi”, “Loù e Yoù in cantiere”).
Ogni filmato termina con un motto o un monito, rivolto ai lavoratori ed ai datori di lavoro: "La sicurezza nel cantiere è un obiettivo di tutti: lavoratori ed impresa”, “Proteggi i tuoi operai che lavorano nello scavo. Fai puntellare le pareti”, “Usa le imbracature”, “Proteggi i tuoi operai che lavorano sul tetto. Fai usare imbracature ed ancoraggi sicuri”. (Gli spot sono visionabili anche qui.)
Particolare attenzione è rivolta, quindi, ai lavori in altezza; in Italia come in Europa infatti la “caduta dall’alto” è la causa più frequente di infortunio.
“La sicurezza L’attenzione che la Commissione Europea ha rivolto al problema è giustificata dal fatto che in Europa le attività di costruzione continuano ad essere al secondo posto per gravità e frequenza degli infortuni sul lavoro (al primo posto vi è l’industria del legno), anche se negli ultimi anni si è registrato una significativa diminuzione del trend (il tasso di frequenza è passato da 90 casi annui su 1000 addetti del 1995 ai 76 casi del 2000). – precisa un comunicato dell’Inail.
In Italia […], grazie anche alla attività di formazione ed informazione sui rischi del settore e alle azioni integrate di vigilanza della P.A. realizzate nell’ultimo quinquennio, le “costruzioni” hanno perso il non invidiabile primato di settore con la più alta frequenza infortunistica; infatti secondo l’ultima rilevazione disponibile (anno 2001), il settore è al quarto posto, preceduto dall’industria del legno, della metallurgia e da quella di trasformazione.
A fronte dei 76 casi di infortunio ogni mille lavoratori in Europa, in Italia la situazione risulta meno grave, con 64 casi su 1000 addetti."
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