Ennesima tragedia sul lavoro
Ancora una tragedia nei luoghi di lavoro. Tre persone hanno perso la vita in una violenta esplosione che ha distrutto una fabbrica di fuochi d'artificio a Gragnano (Napoli).
Vittime dell’esplosione sono il titolare dell'azienda, il nipote e un lavorante.
Tra i feriti anche persone che lavorano e risiedono nell’area circostante la fabbrica; il boato provocato dall’esplosione è stato avvertito a diversi chilometri di distanza.
Le manovre di soccorso sono state rese complicate dalla quantità consistente di materiale inesploso nell’area attorno alla fabbrica.
Secondo quanto riferito dall'assessore comunale di Gragnano alla Protezione civile, Roberto Attanasio, la fabbrica oggi esplosa era stata in passato chiusa, per irregolarità, ed è stata riaperta da poco meno di un anno. "Secondo le prime notizie, le irregolarità che determinarono la chiusura erano di natura burocratica e amministrativa - ha detto l'assessore - e nell'organico della fabbrica ci dovrebbero essere cinque persone".
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