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Aziende chimiche piu' sicure
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Nel 2003, il 2,7% del fatturato delle imprese chimiche aderenti a “Responsable Care”, promosso da Federchimica, è destinato a favore di sicurezza, salute e ambiente.
Tale investimento, pari a 628,5 milioni di euro, è uno dei dati contenuti nel “X Rapporto Responsable Care”, presentato nei giorni scorsi, che ha illustrato i risultati del programma volontario privato di prevenzione e miglioramento continuo per la salute dei lavoratori, la sicurezza industriale e la tutela ambientale.
Se si considera tutta l’industria chimica, la spesa per sicurezza, salute e ambiente, sale a 734,7 milioni di euro; “un dato estremamente significativo - ha commentato il Presidente di Ferderchimica - se si tiene conto della congiuntura sfavorevole che il settore si è trovato ad affrontare nel triennio 2000 – 2003”.
Riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro delle Imprese aderenti al Programma, è stato evidenziato un Indice di Frequenza degli Infortuni (calcolato come N° di Infortuni per Milione di Ore Lavorate) pari a 10,1; con un calo del 7,3% rispetto al 2002.
“L’indice che esprime le Malattie Professionali per Milione di Ore lavorate - afferma il Rapporto - evidenzia come la chimica sia uno dei settori più salubri fra i manifatturieri.”
Sul fronte dell’ambiente e del risparmio energetico, complessivamente, in poco più di 10 anni le emissioni in acqua, aria e terra si sono ridotte del 70%.
Mentre nel 2003, le imprese aderenti al programma hanno ridotto i consumi energetici del 8,1% rispetto al 1990, utilizzando per la produzione di energia termica un mix di combustibili composto per ben il 51,4% da metano.
Inoltre, le Imprese aderenti a Responsable Care hanno ridotto le emissioni di CO2 del 9,8% tra 2002 e 2003 e del 25,7% rispetto al 1990.
Nel 2003, il 2,7% del fatturato delle imprese chimiche aderenti a “Responsable Care”, promosso da Federchimica, è destinato a favore di sicurezza, salute e ambiente.
Tale investimento, pari a 628,5 milioni di euro, è uno dei dati contenuti nel “X Rapporto Responsable Care”, presentato nei giorni scorsi, che ha illustrato i risultati del programma volontario privato di prevenzione e miglioramento continuo per la salute dei lavoratori, la sicurezza industriale e la tutela ambientale.
Se si considera tutta l’industria chimica, la spesa per sicurezza, salute e ambiente, sale a 734,7 milioni di euro; “un dato estremamente significativo - ha commentato il Presidente di Ferderchimica - se si tiene conto della congiuntura sfavorevole che il settore si è trovato ad affrontare nel triennio 2000 – 2003”.
Riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro delle Imprese aderenti al Programma, è stato evidenziato un Indice di Frequenza degli Infortuni (calcolato come N° di Infortuni per Milione di Ore Lavorate) pari a 10,1; con un calo del 7,3% rispetto al 2002.
“L’indice che esprime le Malattie Professionali per Milione di Ore lavorate - afferma il Rapporto - evidenzia come la chimica sia uno dei settori più salubri fra i manifatturieri.”
Sul fronte dell’ambiente e del risparmio energetico, complessivamente, in poco più di 10 anni le emissioni in acqua, aria e terra si sono ridotte del 70%.
Mentre nel 2003, le imprese aderenti al programma hanno ridotto i consumi energetici del 8,1% rispetto al 1990, utilizzando per la produzione di energia termica un mix di combustibili composto per ben il 51,4% da metano.
Inoltre, le Imprese aderenti a Responsable Care hanno ridotto le emissioni di CO2 del 9,8% tra 2002 e 2003 e del 25,7% rispetto al 1990.
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