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Tre medici di base accusati di vendere i dati personali dei pazienti
Nell'ambito di un'inchiesta, condotta dal procuratore Giorgio Caimmi, sono stati emessi quattro avvisi di garanzia a tre medici cremonesi e ad una quarta persona.
I tre medici di base sono stati denunciati perchè cedevano ad aziende farmaceutiche informazioni relative ai loro pazienti; ora dovranno rispondere di abuso d'ufficio.
Tuttavia non e' un'ipotesi remota che presto si passi all'accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio di dati personali.
I dati ceduti dai medici venivano utilizzati per indagini di mercato; tuttavia non e' da escludersi la sperimentazione di nuovi farmaci, tale ipotesi non e' stata pero' confermata.
A quanto si è appreso al centro di questa attivita' illegale ci sarebbe un consorzio al quale aderirebbero una trentina di cooperative di medici di base, sparse in tutta Italia, che convoglierebbero ad un server i dati sanitari relativi ai pazienti di circa 1500 medici del Servizio sanitario nazionale.
Secondo le prime stime i dati riguarderebbero almeno un milione e mezzo di pazienti.
I tre medici di base sono stati denunciati perchè cedevano ad aziende farmaceutiche informazioni relative ai loro pazienti; ora dovranno rispondere di abuso d'ufficio.
Tuttavia non e' un'ipotesi remota che presto si passi all'accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio di dati personali.
I dati ceduti dai medici venivano utilizzati per indagini di mercato; tuttavia non e' da escludersi la sperimentazione di nuovi farmaci, tale ipotesi non e' stata pero' confermata.
A quanto si è appreso al centro di questa attivita' illegale ci sarebbe un consorzio al quale aderirebbero una trentina di cooperative di medici di base, sparse in tutta Italia, che convoglierebbero ad un server i dati sanitari relativi ai pazienti di circa 1500 medici del Servizio sanitario nazionale.
Secondo le prime stime i dati riguarderebbero almeno un milione e mezzo di pazienti.
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