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Microimprese: più incentivi per la sicurezza
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Sostenere le microimprese con incentivi per la sicurezza e con la semplificazione degli adempimenti burocratici in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Proposte contenute nel disegno di legge delega per il Testo Unico e sostenute dal presidente dell’Ispesl, Antonio Moccaldi, in occasione del convegno "Micro 2007 - Sicurezza e salute nelle microimprese", svoltosi a Bologna il 7 giugno 2007.
Nelle "microimprese”, caratterizzate dall'avere meno di dieci dipendenti e con una soglia massima di 2 milioni di euro per il totale di bilancio, si riscontrano maggiori criticità, rispetto a quelle di medie e grandi dimensioni, ad attuare gli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come ad esempio quello sulla valutazione dei rischi.
“Si scontrano - è stato fatto notare nel convegno - con problemi di capacità professionali e tecniche che impongono il ricorso a consulenti, non sempre adeguatamente preparati e spesso molto costosi.”
Tra le novità che dovrebbero essere inserite nel Testo Unico in fase di elaborazione, degna di rilievo è secondo Moccaldi, l’”incremento sostanziale dell'incentivazione della sicurezza delle piccole e medie imprese, attraverso l'attivazione di processi informativi, formativi e soprattutto di incentivi economici e premiali. Questi ultimi tendono a rendere la sicurezza un "fattore" all'interno della produzione, un "fattore positivo" oltre che per la riduzione degli infortuni, per la salute dei lavoratori".
I meccanismi premiali, secondo Moccaldi, dovrebbero riguardare il “rinnovamento di tutta la linea di produzione, oppure di tutte le attrezzature e i dispositivi di sicurezza, con facilitazioni economiche, di interessi bancari e così via: facilitazioni dal punto di vista della fiscalità e dell'assicurazione contro gli infortuni per i lavoratori.”
“Un'altra caratteristica molto importante di questa legge - sottolinea Moccaldi - è che dovrà essere rispettata da tutti, lavoratori autonomi, a tempo determinato, lavoratori familiari - cioè le aziende a conduzione familiare - immigrati... Una legge che riguarderà tutti coloro che nel suolo italiano hanno un'occupazione".
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Sostenere le microimprese con incentivi per la sicurezza e con la semplificazione degli adempimenti burocratici in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Proposte contenute nel disegno di legge delega per il Testo Unico e sostenute dal presidente dell’Ispesl, Antonio Moccaldi, in occasione del convegno "Micro 2007 - Sicurezza e salute nelle microimprese", svoltosi a Bologna il 7 giugno 2007.
Nelle "microimprese”, caratterizzate dall'avere meno di dieci dipendenti e con una soglia massima di 2 milioni di euro per il totale di bilancio, si riscontrano maggiori criticità, rispetto a quelle di medie e grandi dimensioni, ad attuare gli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come ad esempio quello sulla valutazione dei rischi.
“Si scontrano - è stato fatto notare nel convegno - con problemi di capacità professionali e tecniche che impongono il ricorso a consulenti, non sempre adeguatamente preparati e spesso molto costosi.”
Tra le novità che dovrebbero essere inserite nel Testo Unico in fase di elaborazione, degna di rilievo è secondo Moccaldi, l’”incremento sostanziale dell'incentivazione della sicurezza delle piccole e medie imprese, attraverso l'attivazione di processi informativi, formativi e soprattutto di incentivi economici e premiali. Questi ultimi tendono a rendere la sicurezza un "fattore" all'interno della produzione, un "fattore positivo" oltre che per la riduzione degli infortuni, per la salute dei lavoratori".
I meccanismi premiali, secondo Moccaldi, dovrebbero riguardare il “rinnovamento di tutta la linea di produzione, oppure di tutte le attrezzature e i dispositivi di sicurezza, con facilitazioni economiche, di interessi bancari e così via: facilitazioni dal punto di vista della fiscalità e dell'assicurazione contro gli infortuni per i lavoratori.”
“Un'altra caratteristica molto importante di questa legge - sottolinea Moccaldi - è che dovrà essere rispettata da tutti, lavoratori autonomi, a tempo determinato, lavoratori familiari - cioè le aziende a conduzione familiare - immigrati... Una legge che riguarderà tutti coloro che nel suolo italiano hanno un'occupazione".
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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