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Decreto 81: si avvicina l’entrata in vigore definitiva

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Valutazione del rischio incendio

01/05/2009

Il 16 maggio scade l’ultima proroga del decreto legislativo 81/08: dopo questo termine saranno quindi pienamente vigenti gli obblighi di valutazione del rischio stress lavoro-correlato e di assicurare una data certa al documento di valutazione dei rischi.

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Il 16 maggio prossimo scade la proroga dei termini di entrata in vigore di alcuni degli adempimenti previsti dal decreto legislativo 81/2008. Dopo questo termine, salvo ulteriori proroghe dell’ultimo minuto, saranno quindi pienamente vigenti gli adempimenti che erano stati differiti dal decreto legge 207/2008, convertito nella legge 14/2009 (il cosiddetto «milleproroghe»).

 
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Ricordiamo che i principali obblighi che entreranno in vigore il 16 maggio 2009 riguardano la necessità di valutazione del rischio stress lavoro-correlato e di assicurare una data certa al documento di valutazione dei rischi.
Entrerà in vigore anche l’obbligo della comunicazione all’Inail degli infortuni di durata superiore a un giorno.
 
Tutto questo in quanto il decreto correttivo del decreto legislativo 81/2008 previsto dal Governo non è stato emanato nei tempi previsti originariamente e quindi non potrà intervenire sugli obblighi in scadenza.  Il correttivo, dopo il no della Conferenza delle Regioni, prosegue comunque il suo iter nelle commissioni parlamentari e probabilmente la sua approvazione slitterà al 16 agosto.
 
In riferimento alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato ricordiamo come questa possa essere effettuata da un responsabile del servizio di prevenzione e protezione solamente se in possesso di adeguati titoli che attestino una formazione adeguata al tipo di rischio da esaminare.
 
Infatti, il decreto legislativo 81, all’articolo 32, comma 2, prevede che “per lo svolgimento delle funzioni da parte dei soggetti di cui al comma 1 (RSPP, ndr), è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore nonché di un attestato di frequenza, con verifica dell'apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.”
 
In mancanza di questi titoli, è quindi necessario rivolgersi per la valutazione del rischio stress-lavoro correlato ad esperti in materia (psicologi o analoghi professionisti).
 
Pietro de’ Castiglioni 
 

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Rispondi Autore: mauro.plevani - likes: 0
05/05/2009 (10:05)
Mi meraviglio che la maggioranza di quelli che hanno risposto al sondaggio, pertanto ritengo esperti nel settore sicurezza, abbiano individuato come motivo della riduzione degli infortuni la riduzione del numero di lavoratori per la crisi economica.
Per gli addetti ai lavori è noto infatti che l'unico dato che misura con precisione il fenomeno infortunistico è "l'indice di frequenza" che può essere confrontato tra imprese e negli anni, non certo il numero assoluto degli infortuni. Posso infatti avere una notevole riduzione di lavoratori e conseguente riduzione di infortuni mentre l'indice di frequenza può risultare molto più alto degli anni precedenti(cosa molto probabile in periodo di crisi in quanto l'attenzione antinfortunistica viene penalizzata).
In ogni caso e vista la mia "posso dire esperienza sulla sicurezza in ambito portuale, che l'unico fattore che potrà dare grandi risultati è la formazione dei lavorati. Non la formazione nozionistica che normalmente viene data, ma una formazione che entri nel "carattere" del lavoratore, che,può sembrare un assurdo, possono dare psicologi, psichiatri analisti, esperti della comunicazione.
Cordiali saluti

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