Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Area riservata:

Password dimenticata?
Username dimenticato?

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

Piani d’emergenza e disabilita’ nei luoghi di lavoro

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Gestione emergenza ed evacuazione

07/05/2008

L’esperienza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena per l’individuazione di un metodo per la gestione dell'emergenza antincendio e delle altre emergenze per i disabili che lavorano in ospedale.

Piani d’emergenza e disabilita’ nei luoghi di lavoro

L’esperienza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena per l’individuazione di un metodo per la gestione dell'emergenza antincendio e delle altre emergenze per i disabili che lavorano in ospedale.

Pubblicità

Nel numero 2/07 di Difesa Sociale, rivista trimestrale dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale sui rapporti tra cultura, salute e società, è comparsa un interessante studio a cura di Ciro Bonini, Gianluigi Trianni dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena e Elena Vecchi dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
 
Questo studio, intitolato “Piano d'emergenza disabili nei luoghi di lavoro: l'esperienza di un ospedale universitario”, ha avuto come obiettivo l’individuazione di un “metodo per la gestione dell'emergenza antincendio e delle altre emergenze per i disabili che lavorano in un ospedale universitario con oltre 600 posti letto”.
 
Nell’introduzione di questo documento si racconta come il Servizio Prevenzione Protezione si sia attivato per adeguare il piano d'emergenza antincendio dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena alla circolare del Ministero dell’Interno del 1° marzo 2002, n. 4 che contiene le “Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili”.
 


---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----





Nella circolare si indica “sostanzialmente che nella valutazione del rischio il datore di lavoro e i responsabili della sicurezza devono sempre considerare l'eventuale presenza di persone con ridotte capacità fisiche, mentali, sensoriali, motorie, di tipo permanente o temporaneo e se possibile, devono essere coinvolte, nelle diverse fasi della stesura del piano d'emergenza”.
 
Nell’adeguamento del piano d'emergenza alla circolare si è colta anche “l'occasione per mappare, per sede e tipologia di disabilità, il personale disabile ed i sistemi d'evacuazione all'interno dell'Azienda, ed individuare un metodo per la gestione sia dell'emergenza antincendio che per gli altri tipi d'emergenza”.
 
Riguardo alla valutazione del rischio e tenendo conto dei criteri indicati nella circolare del 1 marzo 2002, le difficoltà che ostacolano o rendono difficile la mobilità in caso di emergenza sono stati suddivisi rispetto alle caratteristiche:
- Architettoniche: ostacoli di tipo edilizio quali "gradini, ostacoli sui percorsi orizzontali, elementi sporgenti, percorsi tortuosi, eccessivamente lunghi, corridoi inadeguati rispetto la larghezza, rampe inadeguate".
- Strutturali: ostacoli di tipo logistico quali "porte che richiedono uno sforzo eccessivo per l'apertura, porte non dotate del ritardo di chiusura, organizzazione o disposizione degli arredi che limitano la movimentazione, mancanza di misure alternative all'esodo autonomo".
- Organizzative: ostacoli di tipo gestionale "ove possibile, consultazione dei lavoratori disabili, formazione ed addestramento delle persone incaricate di offrire assistenza e aiuto in caso d'emergenza".
 
Inoltre nella “fase di progettazione del piano d'emergenza” si ricorda che devono essere considerati:
- “l'adeguamento dei percorsi ai requisiti di complanarietà della pavimentazione;
- l'adeguamento di scale ai requisiti di comodità all'uso;
- l'adeguamento della lunghezza dei percorsi di esodo;
- l'ampliamento di passaggi che devono essere di larghezza adeguata;
- l'installazione dei corrimano nei percorsi orizzontali;
- la realizzazione di "spazi calmi" quando disposti su più piani;
- la realizzazione di ascensori antincendio e spazi antistanti e retrostanti le porte antincendio;
- la verifica del livello di complessità dei dispositivi di apertura delle uscite di sicurezza, la capacità d'orientamento che non è data solo dalla cartellonistica, dalla segnaletica visiva, uditiva, ma anche da misure alternative per la percezione dell'allarme che deve essere un messaggio chiaro e semplice”.
 
Lo studio indica che è preferibile “la suddivisione della struttura ospedaliera in compartimentazioni per la gestione dell'emergenza (es. emergenza antincendio) piuttosto che individuare complessi sistemi di fuga costituiti da scale di sicurezza o lunghi percorsi difficilmente utilizzabili da persone disabili”.
Si rammenta, inoltre, che la circolare fa riferimento ad un compartimento chiamato “Spazio calmo” definito come “luogo sicuro statico contiguo e comunicante con una via di esodo verticale od in essa inserito; tale spazio non deve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo e deve avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa di soccorsi".
 
Relativamente alla mappatura del personale disabile -  e per superare le problematiche relative alla privacy - è stato elaborato un questionario (allegato alla ricerca) a domande semiaperte informando il dipendente che le “notizie ottenute in merito alla propria disabilità sarebbero state protette dal segreto professionale e le schede con i dati personali sarebbero state depositate presso il servizio SPP come documenti riservati”.
 
Seguendo la codificazione della circolare già citata “dei 2.717 dipendenti dell'Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena sono state identificate 32 persone con disabilità”.
 
Al termine di questa mappatura si è tenuto conto che era necessario “addestrare al trasporto delle persone disabili alcuni lavoratori fisicamente idonei, a cui fornire informazioni sia in merito ai comportamenti più consoni da adottare per quel tipo di disabilità sia sulle modalità operative da impartire ad altri eventuali soccorritori che dovessero intervenire nel soccorso a questi colleghi”.
E’ stato dunque scelto di “mettere in condizione il disabile di esercitare pienamente i suoi diritti fondamentali e d'avere un ruolo attivo nella società” scegliendo un proprio tutor che lo supportasse in caso d'emergenza.
 
“Dopo la stesura scritta del piano individualizzato si è chiesto ad entrambi di sottoscriverlo, insistendo sul fatto che la scheda veniva trattenuta in modo riservato presso il servizio di Prevenzione e Protezione” (Allegato 2).
 
Nello studio sono indicate le azioni specifiche intraprese per i dipendenti con disabilità cognitiva, con patologia psichiatrica o con disabilità uditiva o visiva.
Riguardo alla formazione ai dipendenti non vedenti è stato “distribuito un libretto informativo in linguaggio Braille sulla sicurezza e prevenzione aziendale e si sta progettando uno specifico modulo didattico formativo o informativo su questi temi diretto ai dipendenti in rapporto alla specifica disabilità”.
 
L’applicazione di tale metodologia, per la gestione delle emergenze in presenza di disabilità, oltre ad aver ottemperato ad un obbligo di legge e aver migliorato alcuni punti critici nella logistica dell'emergenza, ha aiutato l’integrazione del personale disabile all'interno dell'azienda “rafforzando il rapporto di fiducia con il tutore e, più in generale, con tutto il personale del servizio”.
 
“In questo progetto ed in quelli futuri” – conclude lo studio – si devono coinvolgere anche le “associazioni dei disabili in quanto depositarie privilegiate di esperienze e conoscenze pratiche difficilmente riscontrabili in ambiente sanitario, così da aprire uno spazio per confronti positivi e cercare soluzioni e strategie nell'ottica di un miglioramento continuo per integrare anche e soprattutto sul lavoro le persone in condizioni di disagio”.
 
Il sito dedicato al "Piano d'emergenza disabili nei luoghi di lavoro: l'esperienza di un ospedale universitario".
 
“Piano d'emergenza disabili nei luoghi di lavoro: l'esperienza di un ospedale universitario” (formato PDF, 153 kB), a cura di Ciro Bonini, Gianluigi Trianni e Elena Vecchi.
 
“Difesa Sociale” (formato PDF, 891 kB). Rivista trimestrale dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale sui rapporti tra cultura, salute e società,  numero 2/07, ISSN 0012-2653.
 
Tiziano Menduto
 



Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

L'importanza della componente umana nella gestione delle emergenze

Misure di protezione antincendio: esodo e compartimentazione

Safety Expo 2024: il convegno e i workshop organizzati da AiFOS

La presa di decisioni in situazioni di emergenza


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

15LUG

G7 Privacy: azioni comuni per un ambiente digitale più sicuro

09LUG

Lavoro: no alle impronte digitali per la rilevazione presenze

07LUG

Regione Lombardia firma un protocollo per la salute e la sicurezza

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
15/07/2025: Regione Puglia, Ordinanza del Presidente della Giunta 18 giugno 2025 n. 350, “Misure di prevenzione e tutela della salute durante le ondate di calore – Disposizioni per la stagione estiva 2025”.
15/07/2025: Dallo stress lavoro correlato ai rischi psicosociali; focus sulle molestie e violenze – Salute mentale e lavoro, oltre lo stress lavoro correlato – Antonia Ballottin e Priscilla Dusi
14/07/2025: Regione Lazio - Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 30 maggio 2025, n. Z00001 - Ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica. Misure di prevenzione per l'attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, nelle cave e nelle relative pertinenze esterne, all'aperto in condizioni di esposizione prolungata al sole.
14/07/2025: Ispettorato Nazionale del Lavoro - Patente a crediti – FAQ – aggiornamento 26 giugno 2025
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO

Il ruolo del docente formatore di SSL nel nuovo Accordo 17 aprile 2025


PREVENZIONE INCENDI

Protezione antincendio: allarme, fumo, calore e controllo dell’incendio


INTERVISTE E INCHIESTE

Le interviste di PuntoSicuro: la verifica dell’efficacia della formazione


DPI

Le nuove prospettive della sicurezza: gli smart DPI


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità