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Imparare dagli errori: quando ci si infortuna nella raccolta delle olive

Imparare dagli errori: quando ci si infortuna nella raccolta delle olive
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

09/06/2022

Esempi di infortuni professionali correlati ad attività nel settore olivicolo. Gli infortuni nell’uso di una macchina operatrice e per mancanza di prevenzione del rischio di caduta. Le dinamiche degli incidenti e gli spunti per la prevenzione.


Brescia, 9 Giu – In agricoltura, uno degli ambiti lavorativi, insieme all’edilizia, più rischiosi per frequenza e gravità di infortuni, il settore olivicolo rappresenta un comparto produttivo molto importante connesso spesso all’attività di micro e piccole aziende. E nelle piccole aziende spesso “la percezione del rischio è scarsa e l’attività formativa è data per scontata, mentre è facile che le cattive prassi siano frutto di abitudini pluriennali tramandate da generazioni e quindi difficili da sradicare”.

 

A ricordarlo è un documento del 2018 - “Oleare la sicurezza. I rischi per i lavoratori nella coltivazione dell’olivo e la produzione delle olive” – prodotto dalla Direzione regionale Inail Campania in collaborazione con varie realtà associative e di ricerca. Documento che, con particolare riferimento alla Campania, una delle regioni con maggior produzione di olio di oliva,  offre anche alcune utili indicazioni sui possibili rischi e sulla prevenzione.

 

Per fare degli esempi concreti di infortuni che possono avvenire nel settore olivicolo presentiamo alcune schede di  INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati nell’articolo:

 


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Agricoltura
Formazione specifica per gli operatori del settore agricolo (D. Lgs. n. 81, 9 aprile 2008, Art. 37 Accordo Stato-Regioni 21/12/2011)

 

Esempi di infortuni nelle attività di raccolta delle olive

Il primo caso riguarda un terreno agricolo terrazzato destinato ad oliveto, avente una forte pendenza.

Un lavoratore è intento alla raccolta meccanizzata delle olive ed è alla guida di una macchina operatrice cingolata (in origine destinata a pala caricatrice ad uso edile) collegata ad un accessorio scuotitore per olive.

Ad un tratto perde il controllo del mezzo che, dopo aver percorso a ritroso 30 m circa, urta una ceppaia di olivo ribaltandosi. Il conducente rimane schiacciato tra il posto di guida e il suolo”. Le indagini successive hanno rilevato che “il datore di lavoro non aveva messo a disposizione dei lavoratori un’attrezzatura di lavoro idonea (macchina operatrice cingolata risalente agli anni '70”). In particolare, “la macchina operatrice era sprovvista di telaio antiribaltamento e cinture di ritenuta del conducente. La macchina composta non era di proprietà del datore di lavoro bensì di altro datore di lavoro e utilizzata in prova finalizzata all'acquisto”.

 

I fattori causali rilevati nella scheda:

  • “mezzo cingolato non idoneo all'attività svolta”;
  • “mezzo cingolato non dotato di telaio antiribaltamento e di cinture di contenzione del conducente”.

 

Nel secondo caso l'infortunato è un pensionato che raccoglie le olive sul suo terreno.

Il corpo dell'infortunato “è stato trovato ai piedi di un muro a retta di un terreno più alto (di circa 1,5 metri) dove sopra era presente un olivo con l'attrezzatura posizionata per raccogliere le olive, compreso telo e scala in alluminio. Rispetto alla dinamica si possono fare 2 ipotesi: l'infortunato era sopra l'olivo ed è caduto fino alla base del muro a retta, l'infortunato era alla base dell'olivo ed è comunque caduto dal muro a retta. Il decesso è avvenuto per frattura cranica”.

 

Il fattore causale è l’attività dell’infortunato che “raccoglieva le olive stando in una posizione sopraelevata, senza utilizzare misure di protezione contro la caduta dall'alto”.

 

Anche il terzo caso riguarda una caduta.

Mentre un lavoratore sta raccogliendo le olive, un ramo dell'albero, su cui era salito, si spezza, facendolo precipitare al suolo da un’altezza di circa tre o quattro metri. La conseguenza è una frattura della colonna vertebrale.

 

Il fattore causale è l’attività dell’infortunato che “sale su un ramo per raccogliere le olive, invece di utilizzare attrezzatura idonea”.

 

La raccolta delle olive e i rischi meccanici e di caduta

Per raccogliere indicazioni e suggerimenti per la prevenzione facciamo riferimento al già citato documento Inail “ Oleare la sicurezza. I rischi per i lavoratori nella coltivazione dell’olivo e la produzione delle olive”, a cura di Michele Del Gaudio (Inail, Direzione regionale Campania), Pino Mauriello e Aniello Troiano (I.R.Fo.M.).

 

In relazione ad un progetto di indagine sul campo nella Regione Campania il documento si sofferma sulla sicurezza nella raccolta delle olive, raccolta che può realizzarsi direttamente dalla pianta oppure da terra.

 

Si indica che i rischi derivanti da questa fase lavorativa “sono in buona parte caratterizzati dalla movimentazione manuale dei carichi, dall’ uso delle scale e dall’uso di mezzi meccanici, nonché dal microclima legato alla stagione della raccolta”.

 

Riprendiamo alcune indicazioni sulla prevenzione, contenute nella scheda dal titolo “Raccolta”, dei rischi meccanici, anche con riferimento all’ uso del trattore e degli attrezzi collegati per la raccolta:

  • “adeguata protezione degli organi di trasmissione del moto (giunto cardanico);
  • verificare l'integrità delle protezioni del giunto;
  • evitare abiti svolazzanti durante l'attacco ed il distacco dell'attrezzatura;
  • segregare tutte le parti in movimento della trattrice e del compressore;
  • assicurarsi che non vi siano altre persone nel raggio di azione della macchina;
  • posizionare la trattrice in condizioni di buona stabilità;
  • assicurarsi di aver inserito il freno di stazionamento;
  • mantenere adeguate distanze dai cigli e scarpate;
  • effettuare pause di riposo;
  • posizionare la trattrice il più lontano possibile dagli operatori con abbacchiatore” (agevolatore per la raccolta). 

 

Riprendiamo anche alcune indicazioni connesse al rischio di caduta dall’alto:

  • “verificare la consistenza del terreno per un buon appoggio della scala;
  • verificare preventivamente le condizioni strutturali della scala;
  • ancorare la scala alla pianta;
  • in caso di appoggi non sicuri utilizzare un asse stabilizzante su cui poggiare i montanti;
  • non salire sulla pianta in condizioni non sicure;
  • preferire l'uso di scale con marcatura CE”.

E si indica che come dispositivi di protezione, per ridurre il rischio di caduta, è bene utilizzare calzature con suole antiscivolo.

 

Rimandiamo, infine, alla lettura integrale del documento che riguardo alla raccolta delle olive riporta anche indicazioni su:

  • rischio fisico
  • rischio di urto
  • rischio rumore e vibrazioni
  • rischio di taglio
  • rischio chimico.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 4236, 7211 e 11236 (archivio incidenti 2002/2018).

 

 

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori - Quando ci si infortuna nella raccolta delle olive – le schede di Infor.mo. 4236, 7211 e 11236.

 



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