Imparare dagli errori: gli incidenti con le macchine negli oliveti
Brescia, 23 Giu – Nel comparto agricolo uno dei principali rischi di infortuni per gli operatori del comparto è connesso all’utilizzo di macchine agricole, tanto che – come ricordato nell’articolo “ Linee guida e buone prassi: l'adeguamento delle macchine agricole” con riferimento alle banche dati relativi agli infortuni – spesso nei campi agricoli si muore molto di più che in autostrada.
Per parlarne e fornire alcuni esempi di infortuni e di cause possibili degli incidenti, torniamo a parlare del settore olivicolo che nel nostro Paese rappresenta un comparto produttivo molto importante correlato spesso all’attività di micro e piccole aziende.
Se in un precedente “ Imparare dagli errori” abbiamo parlato principalmente dei rischi di caduta durante la raccolta delle olive, oggi ci soffermiamo sugli incidenti nell’utilizzo di macchine e con riferimento al contenuto delle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Questi gli argomenti trattati nell’articolo:
Esempi di infortuni durante le attività negli oliveti
Il primo caso riguarda un infortunio in un oliveto in uso ad un coltivatore diretto.
Un lavoratore e un collega sono incaricati dal coltivatore, in assenza di alcun tipo di contratto di lavoro, della raccolta delle olive.
Per la raccolta delle olive viene utilizzato un trattore cingolato alla cui presa di forza è collegato un compressore che alimenta un abbacchiatore per olive. I due operai si occupano delle operazioni di raccolta, mentre il coltivatore diretto provvede alla manovra del trattore che viene spostato di pianta in pianta lungo i terrazzamenti dell’oliveto.
Terminata la raccolta da un olivo il trattore a cingoli deve essere spostato a quello successivo; dalle dichiarazioni raccolte, successive all’incidente, “è risultato che il titolare si era assentato un attimo per andare nella propria abitazione e che l’infortunato è salito sul mezzo cingolato per spostarlo in avanti vicino alla pianta successiva; mentre stava effettuando questa manovra improvvisamente il mezzo si è spostato tutto sulla sinistra rispetto alla direzione di avanzamento, ribaltandosi sulla scarpata e precipitando sul terrazzamento più in basso, schiacciando l’infortunato”.
Gli accertamenti effettuati “hanno messo in evidenza che la trattrice in questione era priva di struttura di protezione del posto di guida e del sistema di ritenzione. Inoltre l’infortunato non era formato per la guida delle trattrici agricole”.
I fattori causali rilevati nella scheda:
- “l'infortunato è salito sul mezzo cingolato per spostarlo senza essere formato per la guida”;
- “la trattrice era priva di struttura di protezione del posto di guida e del sistema di ritenzione”.
Anche nel secondo caso l’incidente è connesso all’uso di un trattore cingolato.
L’operatore ha un contratto di lavoro a tempo determinato per la potatura degli olivi e la raccolta delle olive. Il giorno dell'infortunio si trova in un altro terreno dell'azienda, che non riguarda il suo contratto di lavoro, ed è a bordo di un trattore cingolato. Il trattore è di proprietà dell'azienda di suo figlio, che ha ricevuto verbalmente l'incarico di tagliare l'erba in quel campo.
L’operatore viene trovato schiacciato dal trattore, col roll bar abbassato e senza cinture. “Il trattore era dotato di cinture di sicurezza che l'infortunato non indossava. Il campo vicino al trattore presentava un dislivello di cm 60-100, e si presume che l'infortunato si sia avvicinato troppo al ciglio e questo abbia ceduto provocando il ribaltamento del trattore”.
I fattori causali:
- l'infortunato “non indossava le cinture di sicurezza del mezzo”;
- l'infortunato “alla guida del trattore e con il roll bar abbassato, si è avvicinato troppo al dislivello ed il ciglio è franato”.
Concludiamo con un breve terzo caso.
Un pensionato lavora con un trattore nel proprio appezzamento di terreno, un oliveto. Per cause imprecisate, forse un errore di manovra, il trattore si ribalta schiacciando il corpo del lavoratore che riporta fratture multiple.
Il trattore “era privo di telaio antiribaltamento e di cinture di sicurezza”.
I fattori causali:
- “probabile errore di manovra del trattore”;
- “trattore privo di telaio e cintura”.
Gli oliveti e le lavorazioni con le macchine
Per raccogliere qualche suggerimento per migliorare la prevenzione nel comparto olivicolo facciamo riferimento al documento Inail “ Oleare la sicurezza. I rischi per i lavoratori nella coltivazione dell’olivo e la produzione delle olive”, un documento a cura di Michele Del Gaudio (Inail, Direzione regionale Campania), Pino Mauriello e Aniello Troiano (I.R.Fo.M.).
Nel documento i rischi sono presentati in relazione alle varie possibili lavorazioni e in tutti i casi sono riportate indicazioni anche per i rischi meccanici connessi all’uso delle attrezzature di lavoro.
Dopo aver già accennato, in un precedente articolo, alla prevenzione nell’attività di raccolta, riprendiamo ora indicazioni sui rischi nell’ uso della trattrice e delle macchine con specifico riferimento all’impianto degli oliveti.
Si indica che i rischi con le macchine connessi a questa fase lavorativa sono quelli generati per:
- “l’accoppiamento alla motrice;
- l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata);
- il ribaltamento e l’impennamento;
- l’instabilità a riposo delle operatrici;
- scarsa manutenzione;
- l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici;
- gli impianti oleoidraulici o pneumatici;
- inalazione dei gas di scarico prodotti dalle motrici;
- esposizione a rumore e vibrazioni;
- esposizione all’inalazione di polveri;
- esposizione ad agenti biologici”.
In particolare, nella scheda “Lavorazione mediante trattrice con attrezzi”, con particolare attenzione alla lavorazione che consiste nello “scasso” e che ha lo scopo di preparare adeguatamente il terreno, sono riportate le misure di prevenzione per i rischi di ribaltamento, meccanici, di caduta, fisici, di movimentazione manuale e chimici.
Queste le misure di prevenzione indicate per il rischio di ribaltamento:
- “valutare la natura e le condizioni del terreno;
- operare in situazioni di stabilità della trattrice;
- evitare le manovre brusche e le curve strette;
- evitare, per quanto possibile, la marcia in pendenza trasversale;
- mantenere adeguate distanze da cigli e scarpate;
- effettuare la manutenzione periodica dell'intero macchinario;
- effettuare pause di riposo;
- formazione specifica per la conduzione del mezzo”.
Rimandiamo in conclusione alla lettura integrale del documento che si sofferma anche sui dispositivi di protezione e sulla sicurezza e i rischi in varie altre fasi di lavoro:
- raccolta delle olive;
- messa a dimora delle piante;
- concimazione di fondo;
- gestione del terreno e lavorazioni ordinarie.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 2588, 11235 e 11889 (archivio incidenti 2002/2018).
Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:
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