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Test rapido per diagnosticare l'infarto
Il test rapido per diagnosticare l'infarto, già in uso negli Stati Uniti, sarà presentato anche in Italia in questi giorni in occasione del congresso della Società italiana di cardiologia.
Più di tremila esperti e ospiti provenienti da tutto il mondo avranno l'opportunità di valutare questo dispositivo, che permette di stabilire se il malore accusato dagli infortunati è infarto nel giro di tre-cinque minuti.
Dopo aver infilato una cartina inumidita con una goccia di sangue dell'infortunato è sufficiente attendere qualche minuto per avere l'esito relativo all'esame di due enzimi la troponina e la mioglobina.
Fino ad oggi un paziente infartuato che arrivava in ospedale doveva attendere circa un'ora per avere questo risultato.
''L'esame permette di controllare se i due enzimi, la troponina e la mioglobina, sono usciti fuori dalle cellule cardiache. Questo è il segno che il cuore ha subito un danno. Prima si fa la verifica, prima si può intervenire con la terapia e limitare ulteriori guai. Il test ha una sensibilità che sfiora il 98%'' ha sottolineato il professor James Mc Cord dell'Henry Ford Hospital di Detroit, dove il test si effettua da tempo.
Le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte nei paesi occidentali. In Italia in particolare 242.000 sono i casi registrati, 70.000 dei quali relativi a decessi per infarto e 150000 sono gli infartuati.
Per limitare questi casi fondamentale è intervenire tempestivamente anche nella diagnosi.
Uno studio condotto da nove ricercatori dei dipartimenti di Cardiologia dell'ospedale di Gussago (Brescia), di Crema e di Esine (Brescia) dal titolo ''La cardiologia nell'era di Internet'' ha evidenziato che sono sufficienti un medico e un elettrocardiografo portatile collegato ad un telefono per evitare ai pazienti il ricovero in ospedale.
A duecento medici di famiglia operanti nelle provincie di Brescia e Crema sono stati consegnati apparecchi portatili in collegamento con l'ospedale via teleconsultazione.
Le persone con forti dolori al petto sono state visitate e sottoposte ad elettrocardiogramma e su cento pazienti, esaminati grazie alla teleconsultazione, soltanto otto hanno necessitato di ricovero.
Negli altri casi i dolori al petto erano dovuti a cause diverse dall'infarto quali gastrite ed ansia.
Più di tremila esperti e ospiti provenienti da tutto il mondo avranno l'opportunità di valutare questo dispositivo, che permette di stabilire se il malore accusato dagli infortunati è infarto nel giro di tre-cinque minuti.
Dopo aver infilato una cartina inumidita con una goccia di sangue dell'infortunato è sufficiente attendere qualche minuto per avere l'esito relativo all'esame di due enzimi la troponina e la mioglobina.
Fino ad oggi un paziente infartuato che arrivava in ospedale doveva attendere circa un'ora per avere questo risultato.
''L'esame permette di controllare se i due enzimi, la troponina e la mioglobina, sono usciti fuori dalle cellule cardiache. Questo è il segno che il cuore ha subito un danno. Prima si fa la verifica, prima si può intervenire con la terapia e limitare ulteriori guai. Il test ha una sensibilità che sfiora il 98%'' ha sottolineato il professor James Mc Cord dell'Henry Ford Hospital di Detroit, dove il test si effettua da tempo.
Le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte nei paesi occidentali. In Italia in particolare 242.000 sono i casi registrati, 70.000 dei quali relativi a decessi per infarto e 150000 sono gli infartuati.
Per limitare questi casi fondamentale è intervenire tempestivamente anche nella diagnosi.
Uno studio condotto da nove ricercatori dei dipartimenti di Cardiologia dell'ospedale di Gussago (Brescia), di Crema e di Esine (Brescia) dal titolo ''La cardiologia nell'era di Internet'' ha evidenziato che sono sufficienti un medico e un elettrocardiografo portatile collegato ad un telefono per evitare ai pazienti il ricovero in ospedale.
A duecento medici di famiglia operanti nelle provincie di Brescia e Crema sono stati consegnati apparecchi portatili in collegamento con l'ospedale via teleconsultazione.
Le persone con forti dolori al petto sono state visitate e sottoposte ad elettrocardiogramma e su cento pazienti, esaminati grazie alla teleconsultazione, soltanto otto hanno necessitato di ricovero.
Negli altri casi i dolori al petto erano dovuti a cause diverse dall'infarto quali gastrite ed ansia.
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Rispondi Autore: Walter Ghiotti - likes: 0 | 24/03/2014 (06:41:54) |
Mi domandavo se già esiste, come per la glicemia ed il colesterolo, uno strumento da poter tenere in casa e diagnosticare in fretta se il dolore al petto è o non è il killer. Io ci son già passato ora ho due angioplastiche ma potrebbe tornare... tutte le volte che ho male al petto ho una certa preoccupazione, potessi testare a casa senza l'ospedale sarebbe una gran cosa. C'è lo strumento casalingo? Se esiste, dove lo posso comprare? Quali costi ha? Grazie a chi mi vorrà rispondere. |