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Nella seduta del 16 febbraio 2007, il Consiglio dei ministri ha approvato le nuove “Linee Guida per l’informazione alla popolazione” che si trovi a vario titolo nelle zone ove sono ubicati stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante.
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Ai cittadinini devono essere infatti fornite informazioni sia sulla natura del rischio e sui danni sanitari ed ambientali che esso può indurre sia sulle pertinenti misure di autoprotezione per mitigare gli effetti di un evento incidentale nonché sui sistemi di allarme da attivare in caso di emergenza al fine di favorire una tempestiva adozione di corrette norme comportamentali.
Le Linee Guida sono state predisposte dal Dipartimento della protezione civile in collaborazione con i Ministeri interessati e gli enti territoriali ai sensi del D.Lgs. 334/99 (recepimento della direttiva comunitaria 96/82 "direttiva Seveso" sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose) e sostituiscono le precedenti emanate nel 1995.
Scopo del documento è fornire ai Comuni nel cui territorio insistono stabilimenti industriali che trattano sostanze considerate pericolose sulla base di criteri definiti dalla direttiva, suggerimenti utili a organizzare la campagna informativa, a elaborare i messaggi informativi e a promuovere iniziative informative sul rischio di incidente rilevante.
Sarà compito del Comune sviluppare e adattare al proprio territorio queste indicazioni, che vanno considerate come uno “strumento tecnico-operativo di supporto alla gestione dell’informazione alla popolazione sia per gli aspetti preventivi che per quelli in emergenza.”
Rispetto alla precedente edizione, queste nuove Linee Guida superano la passata impostazione dello schema di progettazione dell’informazione “in quanto, oggi, è la norma stessa ad individuare i soggetti ai quali è destinata l’informazione e, tramite la […] Scheda di informazione, ad offrire le conoscenze utili e le indicazioni necessarie a rispondere all’interrogativo di “cosa comunicare”.
“Come comunicare” è il passo successivo, che richiede lo sviluppo di specifiche tecniche, modalità e strumenti, anche innovativi, così come proposto dalle nuove Linee Guida.”
Al fine di raggiungere i destinatari dell’informazione in modo ampio e maggiormente efficace, le Linee Guida propongono di utilizzare differenti canali di comunicazione, “con particolare attenzione a quelli più innovativi le cui potenzialità sono ormai ampiamente riconosciute, senza per altro trascurare quelli più tradizionali.” Per la divulgazione di informazioni sul rischio di incidente, il primo canale di comunicazione proposto dalle Linee Guida è proprio il web, che si affianca ad iniziative tradizionali quali assemblee pubbliche, sportello informativo, esercitazioni, diffusione opuscoli e gadget.
“Il messaggio informativo - precisano le Linee Guida - dovrà raggiungere tutti i soggetti interessati dal rischio attraverso un sistema di diffusione capillare e dovrà essere integrato dalla promozione di adeguate azioni finalizzate a stimolare la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dei cittadini, in modo da assicurare una efficiente gestione del territorio da parte delle Autorità pubbliche preposte, nei casi di emergenze di natura industriale.”
L’indice delle Linee Guida:
1. PREMESSA
2. SCOPO E UTILITA’ DELL’INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE
3. IL PIANO D’EMERGENZA ESTERNO AGLI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (ART.20 D.Lgs.334/99 e s.m.i.)
4. LA SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (All.V del D.Lgs.334/99 e s.m.i.)
4.1 come leggerla e utilizzarla
5. LA DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE
6. COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI DELL’INFORMAZIONE
6.1 pagina web
6.2 assemblee pubbliche e sportello informativo
6.3 esercitazioni
6.4 iniziative per la popolazione
7. SUGGERIMENTI PER FAVORIRE L’INFORMAZIONE
7.1 il processo comunicativo
7.2 attività di formazione
7.3 individuazione dei referenti
7.4 periodicità delle campagne informative
8. L’INFORMAZIONE NELLA FASE DELL’EMERGENZA
8.1 allarme
8.2 cessato allarme
8.3 comportamenti da seguire
8.4 evacuazione, rifugio al chiuso, aree di raccolta e vie di fuga
9. COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NELL’EMERGENZA 10. RIEPILOGO DELLE AZIONI DA INTRAPRENDERE PER REALIZZARE LA CAMPAGNA INFORMATIVA
ALLEGATI:
1) scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i
lavoratori (All.V del D.Lgs.334/99 e s.m.i.)
2) classificazione di pericolo, frasi di rischio e consigli di prudenza
3) informazioni sulle sostanze pericolose e sui parametri adottati
4) questionario per la verifica dei risultati della campagna informativa
5) un’esperienza: il progetto “Scuola Sicura”
6) il rischio industriale: estratto dal “Vademecum di protezione civile per le famiglie”
Il testo completo delle Linee Guida per l’informazione alla popolazione sul rischio industriale.
Le Linee Guida sono state predisposte dal Dipartimento della protezione civile in collaborazione con i Ministeri interessati e gli enti territoriali ai sensi del D.Lgs. 334/99 (recepimento della direttiva comunitaria 96/82 "direttiva Seveso" sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose) e sostituiscono le precedenti emanate nel 1995.
Scopo del documento è fornire ai Comuni nel cui territorio insistono stabilimenti industriali che trattano sostanze considerate pericolose sulla base di criteri definiti dalla direttiva, suggerimenti utili a organizzare la campagna informativa, a elaborare i messaggi informativi e a promuovere iniziative informative sul rischio di incidente rilevante.
Sarà compito del Comune sviluppare e adattare al proprio territorio queste indicazioni, che vanno considerate come uno “strumento tecnico-operativo di supporto alla gestione dell’informazione alla popolazione sia per gli aspetti preventivi che per quelli in emergenza.”
Rispetto alla precedente edizione, queste nuove Linee Guida superano la passata impostazione dello schema di progettazione dell’informazione “in quanto, oggi, è la norma stessa ad individuare i soggetti ai quali è destinata l’informazione e, tramite la […] Scheda di informazione, ad offrire le conoscenze utili e le indicazioni necessarie a rispondere all’interrogativo di “cosa comunicare”.
“Come comunicare” è il passo successivo, che richiede lo sviluppo di specifiche tecniche, modalità e strumenti, anche innovativi, così come proposto dalle nuove Linee Guida.”
Al fine di raggiungere i destinatari dell’informazione in modo ampio e maggiormente efficace, le Linee Guida propongono di utilizzare differenti canali di comunicazione, “con particolare attenzione a quelli più innovativi le cui potenzialità sono ormai ampiamente riconosciute, senza per altro trascurare quelli più tradizionali.” Per la divulgazione di informazioni sul rischio di incidente, il primo canale di comunicazione proposto dalle Linee Guida è proprio il web, che si affianca ad iniziative tradizionali quali assemblee pubbliche, sportello informativo, esercitazioni, diffusione opuscoli e gadget.
“Il messaggio informativo - precisano le Linee Guida - dovrà raggiungere tutti i soggetti interessati dal rischio attraverso un sistema di diffusione capillare e dovrà essere integrato dalla promozione di adeguate azioni finalizzate a stimolare la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dei cittadini, in modo da assicurare una efficiente gestione del territorio da parte delle Autorità pubbliche preposte, nei casi di emergenze di natura industriale.”
L’indice delle Linee Guida:
1. PREMESSA
2. SCOPO E UTILITA’ DELL’INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE
3. IL PIANO D’EMERGENZA ESTERNO AGLI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (ART.20 D.Lgs.334/99 e s.m.i.)
4. LA SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (All.V del D.Lgs.334/99 e s.m.i.)
4.1 come leggerla e utilizzarla
5. LA DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE
6. COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI DELL’INFORMAZIONE
6.1 pagina web
6.2 assemblee pubbliche e sportello informativo
6.3 esercitazioni
6.4 iniziative per la popolazione
7. SUGGERIMENTI PER FAVORIRE L’INFORMAZIONE
7.1 il processo comunicativo
7.2 attività di formazione
7.3 individuazione dei referenti
7.4 periodicità delle campagne informative
8. L’INFORMAZIONE NELLA FASE DELL’EMERGENZA
8.1 allarme
8.2 cessato allarme
8.3 comportamenti da seguire
8.4 evacuazione, rifugio al chiuso, aree di raccolta e vie di fuga
9. COMPORTAMENTI DA ADOTTARE NELL’EMERGENZA 10. RIEPILOGO DELLE AZIONI DA INTRAPRENDERE PER REALIZZARE LA CAMPAGNA INFORMATIVA
ALLEGATI:
1) scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i
lavoratori (All.V del D.Lgs.334/99 e s.m.i.)
2) classificazione di pericolo, frasi di rischio e consigli di prudenza
3) informazioni sulle sostanze pericolose e sui parametri adottati
4) questionario per la verifica dei risultati della campagna informativa
5) un’esperienza: il progetto “Scuola Sicura”
6) il rischio industriale: estratto dal “Vademecum di protezione civile per le famiglie”
Il testo completo delle Linee Guida per l’informazione alla popolazione sul rischio industriale.
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