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“Bambini non abbiate paura”: il cerchio sicuro

La gestione delle emergenze e il problema della prova di evacuazione a misura di bambino nei centri dell’Infanzia. Racconto di un progetto svolto in un centro per l’Infanzia del veneziano con bambini da 1 a 6 anni. A cura di G. Favaretto.

 
La gestione delle emergenze è quanto ogni RSPP è chiamato a gestire, organizzare e coordinare in qualsiasi scuola di qualsiasi grado, anche in Centri dell’Infanzia, previa valutazione dei rischi.
L’art. 15, comma 1, lettera u) del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.  impone infatti, a ciascun datore di lavoro, di organizzare tra le proprie misure generali di tutela, le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato. La mancata organizzazione è infatti da ritenersi tra le gravi violazioni secondo l’allegato 1 del Testo Unico ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Effettuare una prova di evacuazione non è di semplice attuazione  in strutture che ospitano bambini molto piccoli da 1 a 6 anni che magari sanno a malapena stare in piedi e camminare e parlano e capiscono relativamente poco.
Inoltre dovranno essere analizzate tutte le tipologie di emergenze che si possono verificare e si dovranno prevederne la corretta procedura da adottare per ciascuna tipologia di emergenza.
 
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Per emergenza si intende tutto ciò che appare come condizione insolita o pericolosa che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.
L’emergenza è un fenomeno non interamente codificabile, che può evolversi con rischi a persone e cose e che richiede un intervento tempestivo ed efficace, razionale ed adeguato da parte del personale che deve adottare delle misure di tutela immediate nei confronti dei minori.
 
L’emergenza può verificarsi in seguito ad accadimenti causati da attività interna all’ambiente di lavoro come infortunio, ingestione corpo estraneo, soffocamento, caduta, incendio, esplosione, esposizione prolungata ad agenti biologici, malfunzionamenti tecnici di impianti generali (acqua, gas, distribuzione di energia elettrica, ….), rilasci di componenti o prodotti tossici, infortuni, e quanto possa succedere nella scuola.
 
Soprattutto con bambini molto piccoli dovrà essere fatto un controllo accurato giornaliero degli ambienti, dell’aula, dei servizi igienici, del refettorio e l’ordine, la pulizia, la fruibilità delle vie di esodo e i numeri telefonici utili saranno fondamentali per la corretta gestione delle emergenze.
 
Oppure l’emergenza può verificarsi in seguito ad accadimenti causati da attività esterna all’ambiente di lavoro quali terremoti, crolli, frane, smottamenti, condizioni metereologiche estreme come tromba d’aria, neve, alluvioni, inquinamenti ambientali, incidenti aerei, ferroviari, altre catastrofe naturali o provocate quali attentati, sommosse, minaccia armata.
L’RSPP dovrà pertanto prevedere per una corretta gestione delle emergenze, il coordinamento con i numerosi organismi Pubblici preposti alla Protezione civile, alla prevenzione incendi (VVF), al Pronto soccorso (118) e alla Pubblica sicurezza dislocati sul territorio cui rivolgersi in caso di emergenza secondo i casi e le località cui si manifesta.
Si dovranno tenere a disposizione i numeri telefonici utili che dovranno essere aggiornati  periodicamente, lo schema di chiamata da effettuare a tutti i servizi esterni dando chiara indicazione del contenuto in maniera tale da dare la giusta e tempestiva segnalazione dell’emergenza in modo tale che i soccorsi arrivino tempestivamente e in forze sufficienti per fronteggiare l’emergenza in atto.
 
Considerando i tempi di attesa degli interventi esterni, l’evoluzione positiva dell’emergenza dipenderà in gran parte dal corretto e tempestivo intervento e dall’organizzazione interna organizzata da ciascun datore di lavoro per la propria scuola/struttura dovendo trattare il coinvolgimento di numerosi bambini molto piccoli.
 
Nei Centri per l’infanzia effettuare e preparare “a misura di bambino” le prove di evacuazione (sono 2 le prove annuali da effettuarsi) non è semplice ma sicuramente può essere molto entusiasmante per un RSPP. Questo comunque richiede sicuramente una lunga preparazione preventiva per poterle eseguire correttamente.
 
Ho dovuto pensare molto, essendo la RSPP del Centro e sfogliare molti libri per bambini, ricordare cosa alle mie figlie piaceva molto ascoltare e vedere da piccole e analizzare come altri facevano a far uscire i più piccini magari di un solo anno d’età. La più grande difficoltà che ho incontrato è stata quella di come organizzare l’uscita ovvero l’evacuazione  dalla scuola dei piccoli da 1 a 3 anni in piena sicurezza. Ho visto che molti della protezione civile utilizzano un’arca, ovvero un carrello su ruote morbido dove i piccoli vengono messi all’interno ma questo richiede molto tempo per le insegnanti. Ho così sperimentato con successo una nuova metodica chiamata del “cerchio sicuro” dagli effetti sorprendenti. I Bambini vengono fatti posizionare dentro ad uno speciale elastico morbidissimo chiamato “cerchio sicuro”, a norma e davvero sicuro in tutti i sensi nonché colorato. In questo i lattanti si attaccano allo stesso con le due manine e vengono “trainati” dalle maestre verso l’uscita, verso il punto di raccolta. Questo li sorregge e in fila indiana con il sostegno i lattanti abbandonano velocemente i locali. Mi ha dato spunto lo skilift laterale a corda che prendevo quando ero piccola sulle prime piste da sci e che mi aiutava ad arrivare in cima trainandomi.
 
La formazione e preparazione dei bambini preventiva alla prova è stata svolta dalla RSPP e distinta per i lattanti del nido e per i bambini della materna. La preparazione all’evacuazione e l’evacuazione si è svolta in due fasi distinte.
 
Formazione e prova di evacuazione per i bambini della materna (dai 3 anni ai 6 anni)
Sulle note delle musiche della Disney la RSPP si è presentata vestita da vigilessa del Fuoco e ha cercato di spiegare  il significato di pericolo, rischio, emergenza ai bambini. Trattandosi di bambini molto piccoli sono state utilizzate delle metafore come ad esempio la fiaba del “Lupo e dei tre porcellini” dove il Lupo si è spiegato che rappresenta ed impersona tutti i pericoli esterni e che potrebbero succedere.
 
 
 
È stata anche scritta una speciale filastrocca dell’emergenza, che è stata incisa con una voce da nonnina del tipo “albero azzurro” che è stata  fatta ripetere e imparare ai bambini.
 
 
 
Filastrocca delll’Emergenza
 
Se un’emergenza si verificherà
e la nostra scuola noi dobbiamo  lasciar
Senza correre e gridar,
in fila indiana noi cammineremo e andremo fino al punto di raccolta e li stazioneremo
Finchè la nostra Mestra verificherà, che sia tutto OK e sicuro per me e gli amici miei!
La sicurezza è molto importante a scuola, a casa e in ogni istante.
Devo ricordarmi di fare molta attenzione sia a casa sia in ogni dove.
ATTENZIONE!
 ATTENZIONE!
 se in pericolo mi troverò il 118 chiamerò.
 
Si è preparato poi uno speciale “libretto” con delle immagini da colorare e una paginetta e a fine emergenza da far disegnare e consegnato a ciascun bambino.
I disegni dei bambini sono stati bellissimi: e ne vengono riportati alcuni tra i più belli. Pensate i bambini hanno anche disegnato il cartello del punto di raccolta e addirittura la RSPP!
 
 
Formazione e prova di evacuazione per i bambini del nido (dai 1 anni ai 3 anni)
Per comunicare ai piccoli si è fatta ascoltare e con le braccia la RSPP assieme alle insegnanti hanno cantato e ballato e ballato e mimato con i piccoli che guardavano stupiti la canzone di  Phil Collins “Se vuoi” la colonna sonora del Film della Walt Disney “Tarzan” dove ci sono suoni di tamburi,  e bellissime le parole e che i bambini hanno molto gradito. Inoltre è stato mostrato un cartone animato del lupo e dei tre porcellini della Walt Disney.
Infine abbiamo fatto entrare dentro ciascuno dei tre “cerchio sicuro” i bambini (circa 5 a cerchio) e li abbiamo trainati fino al punto di raccolta in brevissimo tempo e senza nessuna difficoltà e in piena sicurezza come è possibile vedere dalle fotografie riportate qui sotto:
 
 
Testo “SE VUOI” _  Phil Collins
 
Apri le tue braccia a chi ti cerca    Se vuoi ti troverà     Anche se       Non sai perché        E' un figlio come te          Un paradiso intatto che      Vive di pace e vivrà Per sempre con semplicità Senti come è calda questa sabbia          Se vuoi, ti scalderà Fidati Del sole che Vedrai ti guiderà      Una famiglia dove c'è        Sole, vento e umanità      E' semplice, ma basterà     E al momento          Che servirà Lotta per la libertà          Difendi te      E chi non può          Se semini amore     L'amore ti tornerà    E chi potrà asciugare mai          Il pianto di una madre che Nel suo dolore continuerà   E' il tuo cuore che ti sta parlando Se vuoi, lo sentirai         Lascialo Decidere     Non ti deluderà.
 
 
L’esperienza è stata positiva ed entusiasmante poiché lavorare con i bambini è meraviglioso e sempre ma soprattutto è stato interessante  sperimentare come applicare il D.Lgs.81/2008 con i bambini.
 
 
Dott.ssa Arch. Gloriana Favaretto
  
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

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Rispondi Autore: alessandro claudio orefice - likes: 0
21/06/2012 (07:10:00)
mirabile!, complimenti. Quando un RSPP entra nelle logiche dell'altro e si avvale dell'agogein, e della riflessione interiore sul linguaggio utile per mettere in comune, si fanno sucedere le cose della sicurezza; eppure l'approccio tecnico prevale e la gabbia mentale dell'approccio one-up one down la fa ancora da padrone! passando all'approccio andragogico, ancora troppi RSPP ancora su queste stesse pagine non fanno che appellarsi alla resistenza dei 'testoni'[etichetta che viene volentieri estesa alla magistratura] per attribuire la colpa delle resistenze, recalcitranze e riottosità organizzative varie. Il cambiamento è un processo e non è un endovena che si fa con istruzioni [anche se, come dice il maestro Michel Croizier, le rivoluzioni se non solo con decreti, hanno aiuto anche dai decreti], ma con paziente lavoro di riordino dei significati assieme all'atro e con l'altro protagonista e rilevatore dell'equità procedurale e della simmetria informativa adeguata al suo livello di comprensione e, in definitiva, di tutta la sua passione e della sua gestaltica. Complimenti davvero.
Rispondi Autore: MASSIMO ZUCCHIATTI - likes: 0
21/06/2012 (08:51:55)
Porto anche il mio contributo.
Sono un RSPP di circa 200 scuole di cui molte dell'infanzia (ex materne dai 3 ai 6 anni) e di molti NIDI (dai 3 mesi ai 36 mesi).
Le età sono diverse e a quell'età anche pochi mesi fanno la differenza.
UNA delle mie "INVENZIONI" (a parte il BOLLINO VERDE ZUCCHIATTI" che ha interessato anche il famoso geom. Farina di "SICURELLO" (meraviglioso sito dove dalle immagini si impara moltissimo !) era il "CARRETTO EMERGENZA ZUCCHIATTI" che si può utilizzare solo per i bimbi piccoli piccoli (NIDO) dove in effetti l'evacuazione può essere fatta solo prendendoli in braccio (...sperando che in caso di terremoto le maestre siano ancora lì...probabilità da valutare o meglio considerare in quanto tutti noi siamo "EROI" nei corsi di formazione pacificamente seduti, ma poi durante un terremoto ognuno pensa o può pensare solo a sè stesso ...non siamo tutti "Comandanti di una nave che ...affondano con la nave stessa ...".
Il carretto in legno senza spigoli può caricare 3...4...5 bimbi che non camminano e portato fuori ma forse è pratico anche prenderli in braccio se molto piccoli 2 a 2.
Per le scuole materne ho proposto una RISCOPERTA...la corda semplice che i bimbi dai 3...6 anni afferrano.
La "BARCHETTA" proposta mi sembra di capire è formata da 2 corde o da corda chiusa...fare attenzione che in caso di emergenza e quindi di premura la doppia corda non si attorcigli...poi "chiudendo" 4...5...6 bimbi dentro un cerchio c'è una probabilità che in caso di inciampo di un bimbo gli altri non possano schivarlo e ci sarebbe una caduta a catena...
In belgio adottano la corda con delle sbarrette ogni 80 cm. circa per bimbi a coppie...anche lì c'è un problema per il mantenimento della presa.
La corda semplice è ...più semplice
Poi la corda (anche quella proposta su questa pagina da FAVARETTO ha un'importanza interiore nel bimbo (come avevo già scritto...LEGGETE "IL CONIGLIO DI ALICE" FLORENCE EDIZIONI) e come già provato i bimbi non la lasciano.
Per concludere le modalità di evacuazione dei bimbi piccoli devono essere diverse a seconda dell'età e se camminano o meno.
Inoltre le prove di evacuazione nei nidi (1-3 anni) ed anche nelle sc. infanzia (3-6 anni) o sezioni primavera (2-3 anni) devono essere diversificate.
Le prove devono essere fatte in momenti diversi in luoghi diversi (in mensa , dal bagno, dal salone giochi , dall'aula...) anche in stagioni diverse (altrimenti i bimbi ricorderanno che si "scappa" solo d'estate o con il sole)...saranno un gioco ma che loro prenderanno SERIAMENTE.
Il problema rimane la stanza NANNA ..in caso di terremoto diversi bimbi continueranno a dormire...forse la maestra che li vigila...scapperà (NON SCANDALIZZATEVI E' UMANO per questo è meglio provare più volte non solo per i bimbi ma anche per le maestre - dico maestre perchè credo che il 99,9% del personale dei nidi e sc.infanzia sia donna ) anche perchè se madri penseranno alla loro famiglia ai loro bimbi a scuola nello stesso momento e non sapranno cosa fare se restare con i figli di altri o scappare dal lavoro e andare a salvare la loro famiglia !!!! Prendiamolo in considerazione.
Quindi ecco i consigli :
1 sperare che la maestra non scappi
2 eliminare se possibile le plafoniere a soffitto o lampadari che possono cadere e sostituirli con appliques che difficilmente si staccano e rendono migliore l'illuminazione;
eliminare assolutamente soprammobili e televisori nelle stanze nanna;
fare in modo che le brandine siano del tipo basso leggero antiribaltamento (le più economiche ) escludendo quelle in metallo con piedi larghi o in legno pesantissime;
disporre le brandine in modo che per prendere mario non debba camminare sopra la brandina di Luisa...lasciare quindi dei corridoi per camminare;
3 se si riesce farsi fare dal comune o dal proprietario una uscita di emergenza dal dormitorio verso l'esterno senza tenda davanti che impedisca l'uso ma con tendine oscuranti filo vetro;
provare le evacuazioni anche dalla stanza nanna facendo fare ai bimbi gli "attori" facendo finta che dormano e provare a portarli fuori;
4 sperare che non succeda mai niente !!!

Buon lavoro a tutti
Massimo Zucchiatti
Rispondi Autore: Matteo Meroni - likes: 0
21/06/2012 (10:31:06)
Complimenti all'unica donna consigliere di AIAS! Veramente un articolo interessante e stimolante
Rispondi Autore: maria antonietta gusella - likes: 0
21/06/2012 (14:58:03)
Brava Gloriana, come sempre.
Rispondi Autore: Marco Salemi - likes: 0
21/06/2012 (20:47:03)
Una sola considerazione, mi chiedo chiedo solo ma come si fa ad essere RSPP di 200 scuole e pensare di poter svolgere bene la propria funzione (sopralluoghi, controllo della documentazione, attività di back office, formazione (il RSPP ricordiamoci deve partecipare alla formazione), prove di evacuazione, riunioni periodiche etc...) ma ??
Io sono RSPP di una decine di aziende forse un po più grosse con ASPP ma veramente per me è più che sufficiente sono veramente al limite.
Ai posteri ardua sentenza !!
Rispondi Autore: MORANDO SERGIO - likes: 0
22/06/2012 (15:24:19)
Bambini non abbiate paura..MA abbiate invece paura dei grandi "adulti" se:
Negli Asili
Nelle Piscine Comunali
Nelle scuole
Palestre etc.etc.
Abbiate paura se vi è in questi ambienti in particolare pubblici, ma dati in gestione come spesso accade per le piscine Comunali a: Società Sportive, Cooperative e a privati dove NON tutti i Lavoratori hanno i corsi di legge D.Lgs 81/2008 pertanto niente corsi anti incendio, niente corsi anti panico, niente corsi evacuazione, niente visite mediche e a volte non di rado niente corsi differenti per potere insegnare non solo il nuoto ma le varie differenti discipline acquatiche, niente visite mediche..Etc. !!
E le piscine Comunali sono più frequentate da bambini più che le stesse scuole pubbliche ! anzi nelle piscine in caso di qualsiasi evento geologico o di calamità naturali terremoti compresi i pericoli aumentano con i Lavoratori senza nessun corso 81/2008!
Senza poi contare che molte Piscine Comunali, Asili, Palestre, Ospedali ,Scuole etc. sono coperti da capannoni tipo industriali di ferro e cemento e non tutti hanno la:
Certificazione di Collaudo Statico !
E come le scuole devono le piscine pubbliche Comunali devono rispettare tutte le leggi della Pubblica Incolumità compresi i Lavoratori! Ma che molte Società,Cooperative; Privati invece gestiscono senza quasi nulla avere! Infatti nelle varie piscine pubbliche Italiane vi è presente molti Lavoratori in nero o parzialmente assunti in nero a mezza giornata.. ma sono anche presenti maestri istruttori pensionati..o che provengono da altri impieghi sia del privato ma anche..dal pubblico impiego facendo nelle varie piscine Comunali..il secondo lavoro ed in molti..non pagano neppure le tasse dovute!Portando però via lavoro ad i tanti disoccupati!
Ma ripeto molte di codeste Persone sono senza corsi D.L.gs 81/2208 - 626/94 etc.etc. neppure con le visite mediche psico fisiche !
Ed i Comuni Italiani coinvolti ben sapendo di codesto pessimo fare ne sono sempre compartecipi!
Pertanto quando vi sono gestioni e affidamenti sia delle piscine che asili etc. a privati, a cooperative, a società sportive le Ispezioni devono essere maggiori e più controllate da differenti Ispettori come: da Ispettori dei Vigili del Fuoco, Ispettori ASL, Ispettori del Lavoro e Ispettori della Guardia di Finanza !
Gli illeciti i raggiri di legge non sono per nulla pochi! E sono pure in vista ad i vari Ispettori non da oggi ma da anni!
Ed i rischi in questi ambienti di grande affluenza sono enormi..e non solo naturalmente per le piscine Comunali ma si deve subito iniziare le Ispezioni dalle strutture pubbliche ed Ispezionare per bene i Lavoratori se hanno o non hanno tutti i vari requisiti di legge !E poi di conseguenza Ispezionare le cooperative ,Società Sportive,Privati che gestiscono i beni pubblici e naturalmente ..anche gli stessi Comuni non esenti sapendo..dei rischi che fanno correre a bambini, famiglie, lavoratori insomma a tutte le persone!
Morando
Autore: Alessio Meuti, Formatore e tecnico della sicurezza
10/11/2021 (20:17:37)
Sono davvero stupefatto nell'apprendere che un RSPP segue 200 scuole!! Inutile girarci attorno: assolutamente impossibile riuscire a fare il lavoro. Senza aggettivi.
Rispondi Autore: Gerardo Ciccone - likes: 0
02/12/2016 (15:55:05)
Salve, ma il cerchio sicuro dell'articolo... ove è possibile reperirlo? DAvvero lo trovo interessante ed in alcune prove (alla buona" funziona davvero. VOrrei acquistarne alcuni a norma, come recita l'articolo. Grazie
Rispondi Autore: Marco Bressani - likes: 0
26/09/2018 (15:39:35)
Salve, ma il cerchio sicuro dell'articolo... ove è possibile reperirlo? Lo trovo interessante e vorrei sottoporre l'acquisto alle strutture che seguiamo. Grazie

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