Soluzioni pratiche per la sicureza comportamentale

Superiamo le conversazioni teoriche e culturali sulle BBS e sulla sicurezza comportamentale con indicazioni pratiche?

Categoria: Informazione, formazione, addestramento. Aperta il 11/01/2022 da Federica Marini. Messaggi postati: 4.

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AutoreMessaggio
Immagine di profilo di Federica Marini (FedericaLi)

Federica Marini
(FedericaLi)

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n.d. 
Qualcuno può/vuole proporre qualche strumento pratico e di applicazione rapida per migliorare la sicurezza comportamentale in azienda?
Nei settori edile e estrattivo per esempio e di installazione impianti..
Grazie

Postato il 11/01/2022 alle 14:23

Immagine di profilo di giovanni ravasio (giova)

giovanni ravasio
(giova)

Voto utente:
2,2 

In risposta al messaggio di Federica Marini:
Qualcuno può/vuole proporre qualche strumento pratico e di applicazione rapida per migliorare la sicurezza comportamentale in azienda?
Nei settori edile e estrattivo per esempio e di installazione impianti..
Grazie
Il coinvolgere concretamente le persone in azioni, progetti e iniziative legati ai temi della sicurezza nella propria azienda, ne facilita la responsabilizzazione e contribuisce notevolmente a non percepire la sicurezza solo come obbligo normativo. Come esempio pratico, mi viene in mente quanto già sperimentato ed applicato negli anni '70 dalla multinazionale 3M con il programma 3P (Pollution Prevention Pays), programma basato sui dipendenti che incoraggiava e riconosceva progetti interni innovativi finalizzati alla eliminazione/riduzione delle emissioni in atmosfera per i siti della 3M. La filosofia e gli scopi concreti del 3P potrebbe essere ripresa e replicata sul campo della salute e sicurezza sul lavoro (Safety Prevention Pays).

Postato il 11/01/2022 alle 15:30

In risposta al messaggio di giovanni ravasio:
Il coinvolgere concretamente le persone in azioni, progetti e iniziative legati ai temi della sicurezza nella propria azienda, ne facilita la responsabilizzazione e contribuisce notevolmente a non percepire la sicurezza solo come obbligo normativo. Come esempio pratico, mi viene in mente quanto già sperimentato ed applicato negli anni '70 dalla multinazionale 3M con il programma 3P (Pollution Prevention Pays), programma basato sui dipendenti che incoraggiava e riconosceva progetti interni innovativi finalizzati alla eliminazione/riduzione delle emissioni in atmosfera per i siti della 3M. La filosofia e gli scopi concreti del 3P potrebbe essere ripresa e replicata sul campo della salute e sicurezza sul lavoro (Safety Prevention Pays).
Il tema della sicurezza non è mai stato così attuale in questi giorni e posso capire perché. Virus, quarantena, crimine, cambiamento climatico. Ci sono diversi modi per garantire la sicurezza in un'azienda, ma tutto è molto individuale. Se siete interessati al tema delle installazioni di sicurezza, controllate il sistema di sicurezza di ajax, hanno molti dispositivi che possono aiutare nella vostra questione. Il resto dipende molto da quale azienda si sta parlando.

Postato il 28/01/2022 alle 20:14

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Sergio Misuri
(TPrisma)

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n.d. 
più sicurezza senza carta
LA CASSAZIONE CHIEDE AZIONI DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI OLTRE I LIMITI DI LEGGE NEI CASI DI INCIDENTI DOVUTI A COMPORTAMENTI IMPRUDENTI
Art. 2087 C.c. Tutelare le condizioni di lavoro (SEMPRE E COMUNQUE), anche oltre le prescrizioni delle Leggi vigenti
Le Sentenze sono note da molti anni e ribadite anche in recenti Webinar da prestigiosi Giuslavoristi.

Le Norme e i Regolamenti vigenti sono lacunosi riguardo ai rischi di natura comportamentale.
L’Art. 2087 e le Sentenze di Cassazione sopperiscono (sulle spalle del Datore di Lavoro), ma non chiariscono del tutto.
Nei casi di infortunio, per comportamenti imprudenti, si ha quasi certezza di essere condannati in riferimento ad “altre” misure (efficaci) non nominate esplicitamente da Norme o Regolamenti italiani.

Le Norme e i Regolamenti vigenti ci dicono tutto per la prevenzione dei RISCHI PALESI sui luoghi di lavoro e non ci dicono nulla sulle misure necessarie per la prevenzione dei RISCHI RESIDUI (non palesi) di natura COMPORTAMENTALE, causa o concausa del 90% degli incidenti.

In caso di infortunio di natura comportamentale, il rigoroso rispetto di tutti gli obblighi di legge non tutela il Datore di Lavoro dalle sue responsabilità penali.

La Cassazione, infatti, sanziona la mancata attuazione di altre necessarie misure (oltre gli obblighi di Legge) idonee per prevenire gli infortuni dovuti a distrazioni, negligenze, imprudenze degli stessi Lavoratori.
MA, né la Magistratura, né la Legge indicano quali siano queste “fantomatiche” altre idonee misure (che rimangono oggetti misteriosi), basate su “innominate” migliori esperienze e conoscenze, efficaci e quindi necessarie a tutelare l’incolumità anche dei Lavoratori distratti e negligenti.
Quindi il Datore di Lavoro è bendato e non è guidato da nessuno per individuare le necessarie soluzioni di prevenzione (oltre i limiti di Legge).
Quindi risulterà sempre colpevole per gli infortuni causati dai comportamenti imprudenti (90% dei casi).
Credo che l’imprenditore si domandi spesso: “ma esistono, e dove sono, queste SOLUZIONI EFFICACI nei confronti dei RISCHI di natura comportamentale?
La risposta è: SÌ esistono (in Italia e in campo internazionale) molte Buone Prassi e Linee Guida, arcinote, documentate, talvolta validate.
Di alcune di esse ne conosciamo i risultati dichiarati ufficialmente.
Ne abbiamo pubblicato un elenco su diversi POST, che ripeteremo nel prossimo

Postato il 21/10/2023 alle 21:36 - Modificato da un moderatore


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