Formazione PS in caso di unico lavoratore in sede operativa

Categoria: Informazione, formazione, addestramento. Aperta il 13/12/2018 da V_ gmb. Messaggi postati: 2.

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AutoreMessaggio
Immagine di profilo di V_ gmb (V-gmb)

V_ gmb
(V-gmb)

Voto utente:
4,5 

Buongiorno,
in un ufficio, collocato all'interno di contesto condominiale, opera un'unica impiegata.
L'azienda ha più sedi operative sul territorio ma in questa specifica ha un'unica lavoratrice.
Per l'attività svolta non è previsto accesso di pubblico nei locali di lavoro.

Fermo restando che la formazione antincendio ha sicuramente un'ipotetica valenza di applicazione (apprendimento procedure di emergenza, utilizzo estintori ecc.), la formazione come addetto primo soccorso resta comunque obbligatoria?

Ovvero unitamente alla nomina per addetto antincendio (e relativa formazione) per la lavoratrice in questione, il datore di lavoro dovrà provvedere anche alla nomina per la stessa quale addetto primo soccorso e conseguente formazione?

Grazie anticipatamente a chi risponderà

Postato il 13/12/2018 alle 15:20

Immagine di profilo di Moreno Rapo (Moreno Rapo)

Moreno Rapo
(Moreno Rapo)

Voto utente:
4,0 

Gli infortuni si evitano, ma non tutti sanno farlo
In risposta al messaggio di V_ gmb:
Buongiorno,
in un ufficio, collocato all'interno di contesto condominiale, opera un'unica impiegata.
L'azienda ha più sedi operative sul territorio ma in questa specifica ha un'unica lavoratrice.
Per l'attività svolta non è previsto accesso di pubblico nei locali di lavoro.

Fermo restando che la formazione antincendio ha sicuramente un'ipotetica valenza di applicazione (apprendimento procedure di emergenza, utilizzo estintori ecc.), la formazione come addetto primo soccorso resta comunque obbligatoria?

Ovvero unitamente alla nomina per addetto antincendio (e relativa formazione) per la lavoratrice in questione, il datore di lavoro dovrà provvedere anche alla nomina per la stessa quale addetto primo soccorso e conseguente formazione?

Grazie anticipatamente a chi risponderà
Buongiorno,

Chiaramente il dubbio è lecito in quanto in caso di emergenza sanitaria il lavoratore isolato difficilmente sarebbe in grado di intervenire su se stesso.

Tuttavia la formazione può essere utile per formare il lavoratore sulle procedure di emergenza, su come intervenire in caso di piccoli traumi e per la conoscenza delle dotazioni minime da tenere, che comunque vanno verificare dall'addetto per essere mantenute in efficienza.

Tuttavia rimane comunque il rischio per i lavoratori isolati, che deve essere ridotto dal datore con alcuni accorgimenti.

Gli accorgimenti che suggerisco in casi simili, sono la formazione aggiuntiva, tramite il medico competente o altro medico abilitato, del lavoratore volta a fargli riconoscere i sintomi di alcune patologie più comuni (ischemie, ictus, infarto ecc..).

Unitamente a quanto detto si deve attivare una procedura semplificata per allertare in caso di necessità i come un messaggio registrato che viene inviato automaticamente al 118, attivato da un tasto del centralino, oppure un tasto di chiamata rapida o procedure simili.

Rimane obbligo del datore di lavoro fare il possibile per eliminare o ridurre un rischio prevedibile.

Postato il 13/12/2018 alle 15:45


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