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Rischio infortuni nei cantieri Alta velocità in Emilia-Romagna
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Gli ultimi infortuni mortali nei cantieri della linea ferroviaria in provincia di Modena hanno portato ad una riunione urgente del Tavolo di coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro, tavolo che si è riunito lunedì a Modena per fare il punto sulle strategie di miglioramento della sicurezza e su come potenziare l´opera di prevenzione e vigilanza in tutti i cantieri delle grandi opere pubbliche.
Tav, Autostrade, Regione Emilia- Romagna e sindacati si sono confrontati sul problema della sicurezza nei cantieri delle grandi opere in costruzione. I dati segnalano infatti un preoccupante aumento degli infortuni mortali nei cantieri dell´Alta velocità ferroviaria (7 dall’inizio dei lavori nel 2001, di cui ben 3 nel 2004). L’ultimo il 10 maggio nel cantiere T.A.V. attivato in provincia di Modena in località Manzolino di Castelfranco Emilia è morto folgorato un operaio che lavorava vicino alla linea elettrica in tensione delle linea ferroviaria.
L’assessorato alla sanità dell’ Emilia-Romagna ha espresso preoccupazione «per la drammatica sequenza degli infortuni mortali”.
“La procedura di conferimento di numerosi appalti per i vari tratti dell´opera, rende più difficile la gestione complessiva della sicurezza e più complessa l´attività di controllo”.
Queste le richieste della regione: “In particolare TAV e Autostrade dovranno rafforzare il loro impegno al fine di: assicurare la piena coerenza possibile tra i Piani di sicurezza e i Piani operativi di cantiere; valorizzare i coordinatori della sicurezza e i preposti, figure chiave nella gestione della sicurezza, anche attraverso apposite iniziative formative, definendone il ruolo e sostenendone l´autorevolezza; definire procedure e standard di sicurezza valide per tutti i cantieri, assicurandone poi il pieno rispetto da parte delle ditte appaltatrici; promuovere l´attuazione di interventi di prevenzione e formazione omogenei da parte tutte le ditte impegnate nella realizzazione delle grandi opere”.
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Gli ultimi infortuni mortali nei cantieri della linea ferroviaria in provincia di Modena hanno portato ad una riunione urgente del Tavolo di coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro, tavolo che si è riunito lunedì a Modena per fare il punto sulle strategie di miglioramento della sicurezza e su come potenziare l´opera di prevenzione e vigilanza in tutti i cantieri delle grandi opere pubbliche.
Tav, Autostrade, Regione Emilia- Romagna e sindacati si sono confrontati sul problema della sicurezza nei cantieri delle grandi opere in costruzione. I dati segnalano infatti un preoccupante aumento degli infortuni mortali nei cantieri dell´Alta velocità ferroviaria (7 dall’inizio dei lavori nel 2001, di cui ben 3 nel 2004). L’ultimo il 10 maggio nel cantiere T.A.V. attivato in provincia di Modena in località Manzolino di Castelfranco Emilia è morto folgorato un operaio che lavorava vicino alla linea elettrica in tensione delle linea ferroviaria.
L’assessorato alla sanità dell’ Emilia-Romagna ha espresso preoccupazione «per la drammatica sequenza degli infortuni mortali”.
“La procedura di conferimento di numerosi appalti per i vari tratti dell´opera, rende più difficile la gestione complessiva della sicurezza e più complessa l´attività di controllo”.
Queste le richieste della regione: “In particolare TAV e Autostrade dovranno rafforzare il loro impegno al fine di: assicurare la piena coerenza possibile tra i Piani di sicurezza e i Piani operativi di cantiere; valorizzare i coordinatori della sicurezza e i preposti, figure chiave nella gestione della sicurezza, anche attraverso apposite iniziative formative, definendone il ruolo e sostenendone l´autorevolezza; definire procedure e standard di sicurezza valide per tutti i cantieri, assicurandone poi il pieno rispetto da parte delle ditte appaltatrici; promuovere l´attuazione di interventi di prevenzione e formazione omogenei da parte tutte le ditte impegnate nella realizzazione delle grandi opere”.
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