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Proroga per la sicurezza degli impianti
Il Decreto Legge 24 dicembre 2003, n.355 "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative", oltre a prorogare l’entrata in vigore dei giubbotti retro-riflettenti previsti dal codice della strada, ha tra l’altro differito al 1° gennaio 2005 il termine dell'entrata in vigore del Capo V "Norme per la sicurezza degli impianti" del DPR 380/01 riguardante il Testo Unico dell'edilizia.
Tale proroga, prevista all’art. 14 del D.Lgs. 355/2003, non si applica però agli edifici scolastici.
In un comunicato stampa il CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, ha guardato con favore lo slittamento del termine, in quanto consentirebbe a Prosiel, associazione “Promozione Sicurezza Elettrica” della quale il CEI fa parte, “di proseguire nell’intento di intervenire legislativamente per eliminare gli errori del DPR 380/01 e incidere maggiormente nel disposto legislativo al fine di rendere più applicata la Legge 46/90 nei suoi punti più controversi.”
Tra le carenze a detta del Cei si rileva in particolare che “all’interno del DPR 380/01 non è menzionata l’attività di verifica degli impianti, da parte degli Enti delegati, per i Comuni con più di diecimila abitanti, prevista dal DPR 392/94. E’ noto che per la mancata attuazione delle verifiche la Legge sugli impianti tecnici degli edifici è risultata carente e quindi di fatto non rispettata.
Nell’ottica del miglioramento del DPR 380/01 il CEI, in accordo con Prosiel, […], sta operando per pervenire ad un sistema che, da un lato aiuti gli operatori ad operare, ma dall’altro facendo in modo che si abbiano impianti elettrici realmente sicuri per la tutela degli utilizzatori e dei consumatori."
Tale proroga, prevista all’art. 14 del D.Lgs. 355/2003, non si applica però agli edifici scolastici.
In un comunicato stampa il CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, ha guardato con favore lo slittamento del termine, in quanto consentirebbe a Prosiel, associazione “Promozione Sicurezza Elettrica” della quale il CEI fa parte, “di proseguire nell’intento di intervenire legislativamente per eliminare gli errori del DPR 380/01 e incidere maggiormente nel disposto legislativo al fine di rendere più applicata la Legge 46/90 nei suoi punti più controversi.”
Tra le carenze a detta del Cei si rileva in particolare che “all’interno del DPR 380/01 non è menzionata l’attività di verifica degli impianti, da parte degli Enti delegati, per i Comuni con più di diecimila abitanti, prevista dal DPR 392/94. E’ noto che per la mancata attuazione delle verifiche la Legge sugli impianti tecnici degli edifici è risultata carente e quindi di fatto non rispettata.
Nell’ottica del miglioramento del DPR 380/01 il CEI, in accordo con Prosiel, […], sta operando per pervenire ad un sistema che, da un lato aiuti gli operatori ad operare, ma dall’altro facendo in modo che si abbiano impianti elettrici realmente sicuri per la tutela degli utilizzatori e dei consumatori."
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