Progetto regionale per la sicurezza nei cantieri
La Giunta regionale del Piemonte ha approvato un piano di prevenzione in edilizia per il biennio 2007 - 2008 con DGR n. 35-5323 del 19 febbraio 2007.
Nelle note iniziali del piano, la Regione sottolinea che a fronte di un comparto, che notoriamente è associato ad indici infortunistici elevati, è necessario “garantire una progettualità di sistema capace di affiancare l’attività di vigilanza e controllo sull’applicazione della legislazione, con attività di prevenzione basate sull’informazione, la formazione, l’assistenza e la comunicazione sociale, sviluppati anche attraverso la collaborazione dei diversi attori del sistema pubblico di prevenzione e delle Parti Sociali”.
Gli obiettivi di prevenzione prefissati prevedono la prosecuzione o l’evoluzione di una serie di strategie volte ad incrementare l’efficacia delle azioni di prevenzione e a migliorare le condizioni di lavoro:
1. l’attività di formazione degli operatori;
2. la comunicazione sociale;
3. la condivisione delle strategie intraprese dal coordinamento delle regioni;
4. la cooperazione tra Enti e Istituzioni impegnati nella prevenzione;
5. la definizione di criteri per aumentare l’attenzione al tema della sicurezza negli appalti pubblici;
6. l’offerta di prestazioni di sorveglianza sanitaria a piccole imprese e lavoratori autonomi;
7. la condivisione di metodologie volte allo scambio di dati sulla regolarità del lavoro per favorire strategie che possono avere ricadute positive anche in ambito infortunistico;
8. l’analisi dell’efficacia dell’intervento di prevenzione;
9. la definizione di programmi di auto-formazione ai sensi del D. Lgs. 235/2003 e del D. Lgs. 195/2003 (modulo B) inerenti il comparto edile;
10. la definizione di programmi per dare omogeneità gli interventi di vigilanza.
Questo l’indice del documento del piano di prevenzione.
- Incidenti ed infortuni nel comparto dell’edilizia
- Il quadro normativo di riferimento per la sicurezza nei cantieri edili
- Le linee di indirizzo regionali sul comparto edilizia
- Attività di formazione degli operatori
- La comunicazione sociale
- La condivisione delle strategie intraprese dal coordinamento delle regioni
- La cooperazione tra enti e istituzioni impegnati nella prevenzione
- La definizione di criteri per aumentare l’attenzione al tema della sicurezza negli appalti pubblici
- L’offerta di prestazioni di sorveglianza sanitaria a piccole imprese e lavoratori autonomi
- La condivisione di metodologie volte allo scambio di dati sulla regolarità del lavoro per favorire strategie che possono avere ricadute positive anche in ambito infortunistico
- L’analisi dell’efficacia dell’intervento di prevenzione
- La definizione di programmi di auto-formazione ai sensi del d. Lgs. 235/2003 e del d. Lgs. 195/2003 (modulo b) inerenti il comparto edile
- La definizione di programmi per dare omogeneità agli interventi di vigilanza.
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