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Le immagini dell'insicurezza: i commenti dei lettori

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

12/05/2008

L’immagine “dell’insicurezza” relativa alla fresa per lo scavo il Brennero ha stimolato una risposta critica da parte di un attento lettore. La riportiamo come ulteriore contributo al dibattito.

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L’immagine “dell’insicurezza” relativa alla fresa per lo scavo il Brennero pubblicata nel numero di PuntoSicuro di venerdì 9 maggio 2008 ha stimolato una risposta critica da parte di un attento lettore. La riportiamo come contributo al dibattito lasciando la parola ai lettori per ulteriori commenti.
 
Il commento, scritto da Claudio D'Aguanno il 09/05/2008, è stato inserito nell’apposita sezione “commenti all’articolo” disponibile in alto a destra sopra il titolo dell’articolo in questione.
 

 
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Il commento del lettore.
 
Buongiorno,
premetto che sono un consulente che opera nel settore da più di 20 anni ed ho seguito come RSPP granparte dei lavori di scavo della metro di Torino, effettuato con una macchina (TBM) analoga a quella della foto e che conosco piuttosto approfonditamente le problematiche di sicurezza nel montaggio e nella gestione di tali complesse attrezzature.
 
Detto ciò vorrei precisare alcune cose:
1) in quella particolare fase del cantiere non occorre il giubbino ad alta visibilità perchè il rischio di investimento non c'è in quell'area di lavoro; è da precisare, inoltre, che la maggior parte dei giubbini è in materiale che potrebbe danneggiarsi se non addirittura incendiarsi, in presenza di pesanti operazioni di saldatura, come sono quelle per il montaggio di una TBM.
2) Stessa cosa vale per l'elmetto, è evidente che gli addetti indossano i copricapi specifici previsti per le operazioni di saldatura.
3) il presunto trabattello è, molto più probabilmente, parte di ponte di accesso alla parte alta della macchina, che, per le sue caratteristiche dimensionali, non può essere avvicinata diversamente.
4) Se per qualcuno quello che si vede è "disordine" allora probabilmente non ha mai visto un cantiere serio ed una "vera" situazione di disordine e di pericolo!
La mia modesta riflessione, è che diventa molto difficile dare delle valutazioni seria dalla visione di una semplice foto, che non è sicuramente rappresentativa ed esaustiva e,nel caso specifico, non permette neppure una visione di insieme. Prima di parlare occorre conoscere e poter valutare con completezza!!!
Mi stupisco che Punto Sicuro, sempre serio ed attento alle cose, faccia del "terrorismo" a mio modesto avviso inutile e dannoso.
Volevo infine precisare, che, nei cantieri da me seguiti, cercando di applicare la sicurezza in modi fattibili, accettabili e condivisi, su tre anni di lavori complessivi di cui due di scavo per svariati chilometri di galleria, il n. degli infortuni è sempre stato contenutissimo e, soprattutto con indici di gravità fra i più bassi in assoluto.
 
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
 
Claudio D'Aguanno

Pur rispettando l’esperienza e l’impegno per il proprio lavoro che il lettore dimostra nel suo commento, e ovviamente non disponendo delle informazioni necessarie per giudicare nel suo complesso il cantiere, la redazione di PuntoSicuro ribadisce comunque la segnalazione di alcune situazioni “migliorabili” ritratte nell'immagine della fresa, nello spirito di contribuire alla crescita di una cultura della sicurezza.
 
Lasciamo ora la parola ai lettori per eventuali altre precisazioni.
 

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Rispondi Autore: Gerry Di Masi - likes: 0
12/05/2008 (15:22)
E' proprio vero che il bel tacer non fu mai scritto...
Vorrei rispondere al consulente (?) che si è risentito per le osservazioni mosse alla foto da Voi pubblicata.
Venir tacciati di "terrorismo" è un classico di alcuni consulenti quando li pungi nel vivo. Il nostro asserisce di essersi occupato per lungo tempo della sicurezza, nientepopò di meno che, come RSPP durante i lavori per gli scavi della metro di Torino, ove era allestita una macchina TBM come quella della foto
Il nostro mostra di ignorare che la c.d. "TALPA" che operò a Torino, non avrebbe potuto essere impiegata negli scavi in quanto progettata e costruita in CANADA paese notoriamente fuori della CE. Chi è addentro alle segrete cose, sa cosa questo significhi. Si rizela il nostro, perchè è stato espresso un parere osservando una foto, almeno a Suo dire, ciò non sarebbe possibile. Bene! Il sottoscritto tempo addietro (Agosto 2002) osservando la foto di un cantiere della metro che ritraeva la stazione della metro di Via Principi d'Acaia, probabilmente non quello dove si adoperava "professionalmente" il nostro, ebbe modo di d'informare il dr. GUARINIELLO di una serie di violazioni alle norme di sicurezza. Segnalazione che provocò ispezioni a tappeto nei cantieri della metro portando alla luce un'organizzazione cantieristica non proprio ottimale. Tant'è che seguirono da parte dei funzionari ispettivi dello S.Pre.S.A.L.e della DPL, verbali a gogò. Fatti ampiamente riportati dalla stampa (conservo le copie).
E prosegue il nostro, in circa tre anni di lavoro gli infortuni, senza peraltro precisaree se gravi o meno, sono stati contenuti, forse c'è un numero di infortuni accettabile a seconda della gradiosità dell'opera? Occorre dire che, purtoppo nel nostro campo operano consulenti e consigliori. I primi cercano per quanto possibile di far capire l'importanza della prevenzione, i secondi illustrano come eludere le norme. Con una differenza che i secondi... sono retribuiti molto meglio. Diciamocela tutta, in Italia dei morti sul lavoro non gli ne frega niente a nessuno e i risultati, purtoppo si vedono. Quando muore un lavoratore, tutti si stracciano le vesti, i giornali fanno l'articolo strappa lacrime, i sindacalisti dicono la loro (con le dovute eccezioni), i deputati fanno sentire la loro voce, così appaiono in TV, e se proprio i lavoratori esagerano e muoiono in tredici in un colpo solo (Ravenna docet) o in sette come a Torino, allora tuonano dall'alto. All'accaduto, segue immancabilmente il silenzio assoluto, che parafrasando un noto slogan pubblicitario di una marca di detersivo "più assoluto non si può.Meditate gente, meditate...
Rispondi Autore: Per. Ind. Pietro Coradeschi - likes: 0
12/05/2008 (21:42)
Credo che il collega Claudio D'Aguanno abbia dato voce alle mie stesse perplessità.
Sono d'accordo con le Sue osservazioni, per quanto la foto permetta di capire.
Credo invece che una foto possa essere rappresentativa ed esaustiva se scattata al momento giusto e con la migliore angolazione, anche se meglio sarebbe scattarne una serie (questo lo dico sia come appassionato di foto che per la mia esperienza nella sicurezza sul lavoro).
Io stesso spesso ne ho scattate per situazioni che casualmente ho trovato, ma non sempre sono riuscito ad evidenziare bene le mancanze, che invece mi erano ben visibili di persona
Non era questa forse una delle foto meglio riuscite.

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