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Ispezioni per un lavoro sicuro e regolare
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
In crescita i lavoratori irregolari, i lavoratori in nero e le aziende irregolari. In diminuzione i contributi evasi recuperati.
Questo il quadro dell’attività ispettiva attuata nel corso degli ultimi 12 mesi che è stato tracciato dal Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi: 150.766 le aziende ispezionate, 69.225 quelle irregolari (45,9%), 85218 i lavoratori risultati completamente irregolari e 37736 quelli totalmente in nero; oltre 258 milioni di euro di contributi evasi sono stati recuperati.
Rispetto all’anno precedente, a fronte del decremento (-1, 59%) delle aziende ispezionate, è stato sottolineato “un incremento delle aziende irregolari (+ 5,63%), dei lavoratori irregolari (+33,55%) e dei lavoratori in nero (+ 45,26%) trovati intenti al lavoro nel corso degli accessi ispettivi.” I contributi evasi recuperati sono invece il 14,2% in meno rispetto all’anno precedente. [Confronto Dati 2005-2006].
Per quanto concerne le giornate dedicate alle ispezioni, è stato evidenziato che nel quarto trimestre è stato registrato un ulteriore incremento rispetto agli altri; infatti, si è passati dal 38,92% del 1° trim. al 42,39% del 2° trim., al 43,05% del 3° trim. ed al 44,66% del 4° trim.
Dopo la legge Bersani, nel settore dell’edilizia, i dati Inail indicano che i nuovi assunti da settembre a dicembre 2006 sono 283 mila; di questi 45.583 sono sconosciuti all’Inail, “45 mila persone - ha affermato il Ministro Damiano - sono la città dove sono nato io, Cuneo, che ha circa 50 mila abitanti. Quindi è come se una città emergesse dalla nebbia ed apparisse improvvisamente.”
Riguardo ai cantieri edili dal12 agosto al 31 dicembre 2006, sono stati sospesi 518 cantieri e sono state revocate 199 sospensioni.
“La curva dei provvedimenti revocati - ha rilevato il Ministro - è più lenta di quella delle sospensioni, ma c’è una spiegazione: che in molti casi nell’edilizia c’è una catena di appalti e sub appalti, quindi la chiusura può portare – a causa delle sanzioni – alla riapertura ed alla revoca delle imprese di maggiori dimensioni, le quali provvedono ad assorbire i lavoratori delle piccole imprese che scompaiono per non pagare dazio, quindi statisticamente si rileva uno scostamento, però devo dire che questo testimonia, come vedete, dalla partenza all’arrivo un’attività che ha una crescita esponenziale molto importante.”
Nella risposta ad una domanda riguardo al problema delle piccole imprese edili che spariscono dopo la maxi sanzione, il ministro Damiano ha sottolineato: “Questo è un problema che riguarda il sistema delle imprese e non basta presentarsi con un badile alla Camera di Commercio per diventare imprenditori dell’edilizia, soprattutto quando determinati settori, come l’edilizia hanno a che fare con norme, tutele che riguardano la sicurezza, la salute dei lavoratori e gli infortuni assai delicate.
Credo che sia interesse delle parti sociali, imprese e Sindacati dei lavoratori avere – così come si pretende una certificazione del lavoratore impiegato in determinate attività, si pensi ai lunghi periodi di apprendistato – una certificazione per l’imprenditore che svolge attività particolarmente esposte, […]. In fondo, parliamoci chiaro, la proliferazione di microimprese che nuotano ai confini della realtà forse non è utile al sistema produttivo, alla sua qualità ed ai lavoratori.”
Questo il quadro dell’attività ispettiva attuata nel corso degli ultimi 12 mesi che è stato tracciato dal Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi: 150.766 le aziende ispezionate, 69.225 quelle irregolari (45,9%), 85218 i lavoratori risultati completamente irregolari e 37736 quelli totalmente in nero; oltre 258 milioni di euro di contributi evasi sono stati recuperati.
Rispetto all’anno precedente, a fronte del decremento (-1, 59%) delle aziende ispezionate, è stato sottolineato “un incremento delle aziende irregolari (+ 5,63%), dei lavoratori irregolari (+33,55%) e dei lavoratori in nero (+ 45,26%) trovati intenti al lavoro nel corso degli accessi ispettivi.” I contributi evasi recuperati sono invece il 14,2% in meno rispetto all’anno precedente. [Confronto Dati 2005-2006].
Per quanto concerne le giornate dedicate alle ispezioni, è stato evidenziato che nel quarto trimestre è stato registrato un ulteriore incremento rispetto agli altri; infatti, si è passati dal 38,92% del 1° trim. al 42,39% del 2° trim., al 43,05% del 3° trim. ed al 44,66% del 4° trim.
Dopo la legge Bersani, nel settore dell’edilizia, i dati Inail indicano che i nuovi assunti da settembre a dicembre 2006 sono 283 mila; di questi 45.583 sono sconosciuti all’Inail, “45 mila persone - ha affermato il Ministro Damiano - sono la città dove sono nato io, Cuneo, che ha circa 50 mila abitanti. Quindi è come se una città emergesse dalla nebbia ed apparisse improvvisamente.”
Riguardo ai cantieri edili dal12 agosto al 31 dicembre 2006, sono stati sospesi 518 cantieri e sono state revocate 199 sospensioni.
“La curva dei provvedimenti revocati - ha rilevato il Ministro - è più lenta di quella delle sospensioni, ma c’è una spiegazione: che in molti casi nell’edilizia c’è una catena di appalti e sub appalti, quindi la chiusura può portare – a causa delle sanzioni – alla riapertura ed alla revoca delle imprese di maggiori dimensioni, le quali provvedono ad assorbire i lavoratori delle piccole imprese che scompaiono per non pagare dazio, quindi statisticamente si rileva uno scostamento, però devo dire che questo testimonia, come vedete, dalla partenza all’arrivo un’attività che ha una crescita esponenziale molto importante.”
Nella risposta ad una domanda riguardo al problema delle piccole imprese edili che spariscono dopo la maxi sanzione, il ministro Damiano ha sottolineato: “Questo è un problema che riguarda il sistema delle imprese e non basta presentarsi con un badile alla Camera di Commercio per diventare imprenditori dell’edilizia, soprattutto quando determinati settori, come l’edilizia hanno a che fare con norme, tutele che riguardano la sicurezza, la salute dei lavoratori e gli infortuni assai delicate.
Credo che sia interesse delle parti sociali, imprese e Sindacati dei lavoratori avere – così come si pretende una certificazione del lavoratore impiegato in determinate attività, si pensi ai lunghi periodi di apprendistato – una certificazione per l’imprenditore che svolge attività particolarmente esposte, […]. In fondo, parliamoci chiaro, la proliferazione di microimprese che nuotano ai confini della realtà forse non è utile al sistema produttivo, alla sua qualità ed ai lavoratori.”
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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