Intesa contro il lavoro sommerso negli appalti pubblici
Un nuovo Protocollo contro il lavoro nero e l'evasione contributiva negli appalti di opere e lavori pubblici, è stato firmato da tutti i Comuni di Reggio Emilia, dalla Provincia, dall’INPS, dall’INAIL, dall’ISPESL e dalle associazioni sindacali e datoriali.
Nel Protocollo d’intesa, le parti “intendono contribuire all’intensificazione delle iniziative per prevenire e contrastare il lavoro nero, l’evasione contributiva e la presenza d’imprese irregolari negli appalti d’opere o lavori pubblici che si realizzano nel territorio della provincia di Reggio Emilia, nello spirito della legge n. 55/90 e successive modificazioni.”
Sono state perciò identificate procedure che, fermo restando quanto stabilito dalle normative di legge vigenti, hanno la finalità di introdurre un reale controllo sull’attività delle imprese che seguono i lavori e sui requisiti delle imprese subappaltatrici, coordinando e rendendo omogenee le procedure di appalto pubblico di lavori da parte di tutti i committenti pubblici del territorio provinciale.
Tra le indicazioni sono previsti sopralluoghi preliminari in cui l’Impresa concorrente dovrà effettuare obbligatoriamente, a pena di esclusione, la visita al luogo dove devono svolgersi i lavori e visionare gli elaborati tecnici alla presenza di un funzionario o incaricato della Stazione Appaltante.
Inoltre, “tutti i lavoratori presenti nel cantiere e che opereranno all’interno di luoghi di lavoro della Stazione Appaltante per ogni tipo di intervento, indipendentemente dal loro numero complessivo e compresi i lavoratori autonomi, saranno dotati di una tessera di riconoscimento, rilasciata dall’impresa di appartenenza e che riporti:
- nome e cognome,
- fotografia,
- impresa di appartenenza e Codice Fiscale dell'impresa,
- numero di iscrizione al libro matricola aziendale,
- numero di iscrizione dell’impresa al R.E.A. della CCIAA.
Ulteriori indicazioni di sicurezza sono previste per i casi di subappalto e lavori in economia o a cottimo.
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