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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Circolazione di veicoli e pedoni in azienda. Come garantire la sicurezza?
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24 anni, operaio in una ditta di prefabbricati di Calcinate, in provincia di Bergamo. E' solo una delle ultime vittime del lavoro, morto ieri dopo essere stato travolto all'interno di un capannone da un "dumper", un mezzo utilizzato per il trasporto di cemento dai serbatoi fino alle zone dove sono realizzati i prefabbricati in calcestruzzo.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri e dai tecnici dell'Asl di Bergamo, l'operaio è stato urtato frontalmente dal mezzo e trascinato per qualche metro. Il guidatore del mezzo ha dichiarato di non essersi accorto di niente. Lo stabilimento è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri.
L'infortunio riporta in primo piano un aspetto poco considerato delle norme di sicurezza: le norme di circolazione interna di veicoli e pedoni in azienda.
"Bisogna tenere conto che più della metà dei 115 infortuni mortali che si sono verificati lo scorso anno in Lombardia - spiega Bruno Pesenti, responsabile del settore prevenzione dell'Asl di Bergamo in una intervista al quotidiano Eco di Bergamo - sono stati provocati dalla movimentazione di mezzi, attrezzi o materiali. Purtroppo incidenti di questo tipo sono dunque molto frequenti e sono spesso causati dalla mancanza di visibilità da parte di chi si trova alla guida del mezzo. Per questo è necessario che ciascuna azienda adotti specifiche procedure che prevedono dei percorsi segnalati per terra e destinati esclusivamente al transito dei mezzi. Delle zone non accessibili, dunque, ai pedoni. Molta importanza è rivestita inoltre dalla formazione degli operai. Ad esempio per guidare un muletto non è attualmente necessaria alcuna patente e questa non è certo una garanzia di sicurezza".
L'infortunio riporta in primo piano un aspetto poco considerato delle norme di sicurezza: le norme di circolazione interna di veicoli e pedoni in azienda.
"Bisogna tenere conto che più della metà dei 115 infortuni mortali che si sono verificati lo scorso anno in Lombardia - spiega Bruno Pesenti, responsabile del settore prevenzione dell'Asl di Bergamo in una intervista al quotidiano Eco di Bergamo - sono stati provocati dalla movimentazione di mezzi, attrezzi o materiali. Purtroppo incidenti di questo tipo sono dunque molto frequenti e sono spesso causati dalla mancanza di visibilità da parte di chi si trova alla guida del mezzo. Per questo è necessario che ciascuna azienda adotti specifiche procedure che prevedono dei percorsi segnalati per terra e destinati esclusivamente al transito dei mezzi. Delle zone non accessibili, dunque, ai pedoni. Molta importanza è rivestita inoltre dalla formazione degli operai. Ad esempio per guidare un muletto non è attualmente necessaria alcuna patente e questa non è certo una garanzia di sicurezza".
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