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Buone pratiche per la sicurezza in edilizia
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La documentazione, anche fotografica, di buone pratiche utilizzate realmente in cantiere nella realizzazione dei solai è stata raccolta dallo SPISAL dell’ULSS 22 del Veneto per la realizzazione di un documento tecnico per la posa in sicurezza dei solai.
Obiettivo del documento è quello di presentare degli esempi di come sia possibile progettare, programmare e realizzare in sicurezza una fase del processo edile particolarmente complessa e difficile, fornendo un contributo per la prevenzione del rischio di caduta dall’alto, sia esso verso l’esterno che verso l’interno della costruzione, nella fase di realizzazione dei solai.
Alla realizzazione del documento hanno dato il loro contributo anche imprese, coordinatori per la sicurezza, tecnici impegnati nella prevenzione e la Scuola edile di Modena.
Quest’ultima, nel corso del 2006 è stata impegnata nella produzione, ad uso didattico, di schemi grafici delle soluzioni operative più significative per la realizzazione in sicurezza delle varie tipologie di solaio.
I due documenti possono costituire un utile supporto per le Imprese e per i Coordinatori per la Sicurezza, per le Scuole Edili e per i CPT, ma anche per gli SPISAL sia in fase di assistenza che di prescrizione in cantiere.
Il documento è stato presentato nel corso di un convegno svoltosi il 16 marzo 2007 a Villafranca (VR) “Nuove tecnologie per la sicurezza nei cantieri: posa in sicurezza dei solai. Georeferenziazione. Modello predittivo di rischio” ed è stato inserito negli atti del convegno disponibili on line.
[Altri argomenti affrontati nel corso del convegno sono rivolti agli organi di Vigilanza: Vigilanza per obiettivi, Presentazione del sistema di georeferenziazione delle notifiche]
La documentazione, anche fotografica, di buone pratiche utilizzate realmente in cantiere nella realizzazione dei solai è stata raccolta dallo SPISAL dell’ULSS 22 del Veneto per la realizzazione di un documento tecnico per la posa in sicurezza dei solai.
Obiettivo del documento è quello di presentare degli esempi di come sia possibile progettare, programmare e realizzare in sicurezza una fase del processo edile particolarmente complessa e difficile, fornendo un contributo per la prevenzione del rischio di caduta dall’alto, sia esso verso l’esterno che verso l’interno della costruzione, nella fase di realizzazione dei solai.
Alla realizzazione del documento hanno dato il loro contributo anche imprese, coordinatori per la sicurezza, tecnici impegnati nella prevenzione e la Scuola edile di Modena.
Quest’ultima, nel corso del 2006 è stata impegnata nella produzione, ad uso didattico, di schemi grafici delle soluzioni operative più significative per la realizzazione in sicurezza delle varie tipologie di solaio.
I due documenti possono costituire un utile supporto per le Imprese e per i Coordinatori per la Sicurezza, per le Scuole Edili e per i CPT, ma anche per gli SPISAL sia in fase di assistenza che di prescrizione in cantiere.
Il documento è stato presentato nel corso di un convegno svoltosi il 16 marzo 2007 a Villafranca (VR) “Nuove tecnologie per la sicurezza nei cantieri: posa in sicurezza dei solai. Georeferenziazione. Modello predittivo di rischio” ed è stato inserito negli atti del convegno disponibili on line.
[Altri argomenti affrontati nel corso del convegno sono rivolti agli organi di Vigilanza: Vigilanza per obiettivi, Presentazione del sistema di georeferenziazione delle notifiche]
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