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Teste "in pericolo"
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Il livello di sicurezza di alcuni caschi integrali per moto omologati in Italia è stato oggetto di una indagine realizzata da Altroconsumo, associazione per la tutela dei consumatori; venti i prodotti presi in esame, acquistati in normali punti vendita.
Benchè si trattasse in tutti i casi di prodotti omologati secondo la più recente versione del regolamento europeo (ECE/ONU-22/05), e quindi dichiarati rispondenti alle norme di sicurezza, ben due modelli non hanno superato i test di sicurezza realizzati da Altroconsumo.
“Questi i due modelli dello stesso marchio che non hanno superato le prove di assorbimento degli urti e tenuta del cinturino: NZI Astron 600 e NZI Trend R 600.” - ha fatto sapere Altroconsumo, presentando i risultati del test comparativo che sarà pubblicato in una rivista dell’associazione.
Il problema della presenza sul mercato di prodotti etichettati come “omologati”, ma che in realtà non possiedono i requisiti dichiarati, era stato già denunciato nel febbraio scorso da una trasmissione televisiva; denuncia alla quale è seguita una operazione della GDF. (Si veda PuntoSicuro del 26.2.2004).
“In Italia l’omologazione è realizzata dal ministero dei Trasporti che mette alla prova, in laboratori specializzati, i prototipi forniti dai produttori. – rileva Altroconsumo - Negli altri paesi europei il processo di omologazione è eseguito anche da altre autorità. I test sono ripetuti su caschi prelevati dalla prima produzione, direttamente in fabbrica. Nessun controllo è realizzato prelevando il prodotto dal punto vendita.”
Altroconsumo ha segnalato ai ministeri Attività produttive e Trasporti i due modelli pericolosi, chiedendo di rivedere il processo di omologazione.
Questi alcuni consigli, tratti dal dossier di Altroconsumo, per poter scegliere il casco più adatto alle proprie esigenze:
-Non acquistate il casco di seconda mano perché non conoscete la storia del prodotto e gli eventuali danni non sarebbero visibili all’esterno.
-Il casco di scorta che si tiene per l’amico non deve essere considerato un copricapo: fatelo indossare!
-Occhio al prezzo, perché i caschi più sicuri non necessariamente costano di più: per ogni modello esistono diverse versioni dal punto di vista estetico, ma uguali in tutto il resto, tranne che per il prezzo; la differenza tra il monocolore e quello con la grafica elaborata apporta una maggiorazione di prezzo che va dal 3% al 26%.
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Il livello di sicurezza di alcuni caschi integrali per moto omologati in Italia è stato oggetto di una indagine realizzata da Altroconsumo, associazione per la tutela dei consumatori; venti i prodotti presi in esame, acquistati in normali punti vendita.
Benchè si trattasse in tutti i casi di prodotti omologati secondo la più recente versione del regolamento europeo (ECE/ONU-22/05), e quindi dichiarati rispondenti alle norme di sicurezza, ben due modelli non hanno superato i test di sicurezza realizzati da Altroconsumo.
“Questi i due modelli dello stesso marchio che non hanno superato le prove di assorbimento degli urti e tenuta del cinturino: NZI Astron 600 e NZI Trend R 600.” - ha fatto sapere Altroconsumo, presentando i risultati del test comparativo che sarà pubblicato in una rivista dell’associazione.
Il problema della presenza sul mercato di prodotti etichettati come “omologati”, ma che in realtà non possiedono i requisiti dichiarati, era stato già denunciato nel febbraio scorso da una trasmissione televisiva; denuncia alla quale è seguita una operazione della GDF. (Si veda PuntoSicuro del 26.2.2004).
“In Italia l’omologazione è realizzata dal ministero dei Trasporti che mette alla prova, in laboratori specializzati, i prototipi forniti dai produttori. – rileva Altroconsumo - Negli altri paesi europei il processo di omologazione è eseguito anche da altre autorità. I test sono ripetuti su caschi prelevati dalla prima produzione, direttamente in fabbrica. Nessun controllo è realizzato prelevando il prodotto dal punto vendita.”
Altroconsumo ha segnalato ai ministeri Attività produttive e Trasporti i due modelli pericolosi, chiedendo di rivedere il processo di omologazione.
Questi alcuni consigli, tratti dal dossier di Altroconsumo, per poter scegliere il casco più adatto alle proprie esigenze:
-Non acquistate il casco di seconda mano perché non conoscete la storia del prodotto e gli eventuali danni non sarebbero visibili all’esterno.
-Il casco di scorta che si tiene per l’amico non deve essere considerato un copricapo: fatelo indossare!
-Occhio al prezzo, perché i caschi più sicuri non necessariamente costano di più: per ogni modello esistono diverse versioni dal punto di vista estetico, ma uguali in tutto il resto, tranne che per il prezzo; la differenza tra il monocolore e quello con la grafica elaborata apporta una maggiorazione di prezzo che va dal 3% al 26%.
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