La gestione formale dei dispositivi di protezione individuale
In considerazione dell’importanza, per aziende e operatori, della disponibilità di strumenti pratici che possano aiutare a migliorare e gestire i vari aspetti connessi alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, riprendiamo a pubblicare alcuni documenti elaborati e inviati al nostro giornale da Antonio Zannini (QEHS-ISM, formatore e consulente).
In questo caso il tema riguarda i dispositivi di protezione individuale, con riferimento anche a quanto disposto dal D.Lgs. 81/2008 che, ad esempio, all’articolo 18 (Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) indica che è necessario fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente.
Gli strumenti forniti da Antonio Zannini e che troverete in allegato sono due:
- PLAN INVENTARIO DPI
- VERBALE DI CONSEGNA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
L’articolo di presentazione di questi strumenti si sofferma sui seguenti argomenti:
- La gestione formale dei DPI: la normativa e gli obblighi
- La gestione formale dei DPI: l’inventario e le durate
- La gestione formale dei DPI: il verbale di consegna
La gestione formale dei DPI: la normativa e gli obblighi
Riprendiamo innanzitutto la presentazione fornita dallo stesso Antonio Zannini.
Si ricorda che il dispositivo di protezione individuale (in acronimo DPI) “è definito dal D.lgs. 81/2008 e smi come ‘qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo’”.
Il tutto è poi regolato “agli articoli 74 ss del D.lgs. 81/2008 e smi, in particolare, ai sensi dell'art. 79, l'elemento di riferimento per l'applicazione dell'obbligo dell'uso dei DPI è l'allegato VIII del medesimo testo normativo”.
La normativa “pone degli obblighi in materia di uso dei DPI sia in capo al datore di lavoro che ai lavoratori, prevedendo, all'art. 75, che i DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro, e che, ai sensi dell'art. 76, comma 2 lettere c) e d), gli stessi devono tener conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore e poter essere utilizzati dall'utilizzatore secondo le sue necessità. Ai sensi dell'art. 78, e dell'art. 20, il corretto uso dei DPI nei casi in cui questo sia previsto costituisce un obbligo per i lavoratori, la cui violazione è sanzionata”.
Sulla base del D.Lgs. 81/2008, è poi “obbligo del Datore di Lavoro o del Dirigente, anche in base ad eventuale Delega, scegliere in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e Medico Competente i DPI sulla base del risultato della Valutazione dei Rischi. La consegna DPI ai lavoratori pertanto è atto vitale che protegge i lavoratori migliorando le condizioni di sicurezza durante le attività, dall’altra contribuisce a creare un ambiente lavorativo più sicuro e responsabile”.
E la consegna dei DPI è “importante che venga documentata mediante atti ad hoc: come evidenza probandi che il datore di lavoro ha ottemperato all’obbligo di fornirli così come per rendere consapevole il lavoratore il quale, tra i suoi obblighi, ha quello di utilizzo in modo appropriato degli stessi”.
Senza dimenticare che per assicurare “che il lavoratore usi in modo adeguato il DPI, il datore di lavoro deve prevedere adeguata formazione sul corretto utilizzo DPI, sull’eventuale manutenzione e sulle obbligazioni normative in auge”.
La gestione formale dei DPI: l’inventario e le durate
Il primo strumento su cui ci soffermiamo è il “PLAN INVENTARIO DPI” dove si indica che “ogni DPI ha una durata massima”.
E “indicativamente, la durata massima dei DPI è da calcolare a partire dalla data di produzione impressa sull’etichetta, in condizioni di normale utilizzo e in stretta osservanza delle prescrizioni relative alla manutenzione periodica specificate nel manuale d’uso”.
Il documento, oltre a riportare leggi, norme e regolamenti ( Regolamento UE 2016/425) di pertinenza, riporta per ogni possibile DPI e protezione:
- Area del corpo
- Dpi
- Norme rif.
- Durata max del Dpi (durata max immagazzinamento)
- Controllo predittivo Dpi a garanzia standard cogenti S.S.
- Durata max del Dpi dalla messa in servizio
- Tipo di rischio
- Periodicità pulizia
Ad esempio, per APVR-mascherine antipolvere (facciale filtrante) monouso FFP1-P2-P3 è indicata una durata max immagazzinamento di “10 anni/Informativa costruttore”.
La gestione formale dei DPI: il verbale di consegna
Veniamo, infine, al verbale di consegna dei dispositivi di protezione individuale.
Lo stesso Antonio Zannini indica, nella sua presentazione, quali siano le informazioni da riportare sull’ atto di consegna:
- “Generalità lavoratore
- Sito/area lavoro nonché Gruppo Omogeno/Attività (ndr in ossequio alla VR ante eseguita ed annesso DVR)
- Data di consegna
- Dpi consegnato (meglio se in riferimento ad un patrimoniale ante istituito) ed elenco caratteristiche (a titolo non esaustivo quantità/ taglia/ durata prevista/ norma tecnica di riferimento)
- Evidenza di avvenuta informazione, formazione e addestramento sui DPI consegnati per proteggersi con particolare riferimento alle III CAT / dispositivi di protezione dell’udito
- Evidenza dell’avvenuta informazione del lavoratore sui vari obblighi in merito all’uso ed alla tenuta degli stessi”.
Rimandiamo, infine, alla lettura integrale dei due strumenti inviati da Antonio Zannini in materia di DPI.
RTM
Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:
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Rispondi Autore: PASCUCCI CASSIO - likes: 0 | 04/09/2024 (09:21:43) |
Un buono spunto di riflessione soprattutto per società di contenute dimensioni... Dell' autore che stimo soprattutto per la competenza nonchè volontà di trovare soluzione pratiche nel mondo SSL richiedo/invito alla pubblicazioni di soluzioni friendly anche per le tematiche ESG rapportate in mondo coadiuvante al mondo SSL aziendale per società di piccole dimensioni .. |