Violenza contro le donne: cosa fare nei luoghi di lavoro?
Un invito all’azione è stato il fulcro della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si è celebrata il 25 novembre, osservato annualmente come motore globale verso l’eliminazione della violenza di genere, che è considerevolmente aumentata con l’impatto allarmante della pandemia.
Sulla base dei dati raccolti prima della pandemia di COVID-19, una donna su tre in Europa ha subito violenza fisica e/o sessuale. Nel frattempo, stiamo assistendo a un incremento nella violenza domestica a livello globale nel contesto dell’attuale crisi sanitaria. Soltanto di recente questa forma di violenza è stata riconosciuta come un problema da affrontare per contribuire a prevenire la violenza e le molestie sul lavoro. Inoltre, la pandemia può aggravare altre forme di violenza contro le donne, quali la violenza contro le operatrici sanitarie, le migranti o le lavoratrici domestiche.
L’EU-OSHA si è unita all’invito per un’azione globale finalizzata a incrementare la consapevolezza e condividere le conoscenze per sostenere lo sviluppo di misure pratiche volte a combattere la violenza di genere, con la pubblicazione dell'articolo " Domestic violence and the workplace" e con un infografica sulle molestie sessuali sul lavoro.
E' inoltre disponibile una sezione web su donne e sicurezza e salute sul lavoro che può aiutare a sensibilizzare sulla prospettiva di genere, necessaria sul luogo di lavoro.
Le donne e la sicurezza sul lavoro
Gli uomini e le donne non sono biologicamente uguali (differenze di sesso) e anche le rispettive professioni, condizioni lavorative e modalità di trattamento sono diverse (differenze di genere).
Vi sono differenze che possono incidere sui pericoli cui uomini e donne sono esposti sul luogo di lavoro e sul modo di valutarli e tenerli sotto controllo; per questo l'EU-OSHA conduce ricerche e accresce la conoscenza sulle problematiche della SSL che le donne affrontano al lavoro.
Differenze che possono incidere sulla SSL
Ci sono differenze che influiscono sui rischi cui sono esposti gli uomini e le donne. Le donne:
- lavorano in settori specifici e svolgono tipi specifici di lavoro;
- coniugano una duplice responsabilità, sul luogo di lavoro e a casa;
- sono sottorappresentate a livello di supervisione e di gestione;
- sono fisicamente diverse rispetto agli uomini, anche se spesso vi sono differenze maggiori tra donne e donne che non tra uomini e donne, per esempio in termini di forza fisica;
- svolgono mansioni che sono spesso erroneamente considerate sicure e semplici.
Spesso queste differenze non vengono riconosciute nella prassi in materia di salute e sicurezza e, per di più, i rischi correlati ai carichi di lavoro e allo stress per le donne al lavoro sono spesso sottovalutati. L'EU-OSHA intende evidenziare queste differenze e contribuire al miglioramento della SSL nei settori che riguardano maggiormente le donne.
Cosa possono fare i datori di lavoro
Un approccio di genere alla SSL si traduce nel riconoscimento e nella considerazione delle differenze tra lavoratori e lavoratrici.
I datori di lavoro possono:
- puntare a rendere il lavoro più sicuro e più facile per tutti;
- inserire le problematiche legate al genere nella valutazione dei rischi;
- considerare il lavoro effettivamente svolto ed evitare di stabilire a priori quali sono le persone a rischio e perché;
- essere flessibili per quanto riguarda gli orari lavorativi;
- coinvolgere le donne nel processo decisionale in materia di SSL.
Questo approccio è vantaggioso per tutti i dipendenti, non solo per le donne.
Leggi le schede informative dell'EU-OSHA per i datori di lavoro sulle problematiche legate al genere e sulla valutazione dei rischi.
Leggi una proposta di decisione del Consiglio che autorizza gli Stati membri a ratificare la convenzione dell’OIL sulla violenza e le molestie (190) .
Fonte: Eu-Osha
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