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In Abruzzo aumentano gli infortuni sul lavoro.

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Aumentano seppur lievemente gli infortuni sul lavoro in Abruzzo, diminuisce, invece, il numero degli incidenti mortali. È quanto emerge dal Rapporto Annuale Regionale 2005 dell’INAIL. Secondo il direttore regionale dell’INAIL “I dati dell’andamento infortunistico, non sono confortanti e purtroppo non mancano i possibili segni di una conferma di tendenza.”

Lo scorso anno gli infortuni nel territorio abruzzese sono stai 23.543 con un incremento rispetto all’anno 2004 dello 0,36%. Gli incidenti mortali, nel 2005, segnano una diminuzione, ma tra questi aumenta in maniera esponenziale l’incidenza degli infortuni stradali: quasi il 60% (18 dei 31 complessivi).

Settore industria/servizi.L’incremento del fenomeno infortunistico in questo settore è pari all’1,53 dell’anno precedente, mentre gli addetti sono aumentati del 3,18%. Disomogeneo l’andamento delle province: a Chieti e Teramo gli infortuni sono diminuiti rispettivamente del 2,19% e dello 0,66%, mentre a Pescara e l’Aquila si assiste ad un peggioramento della situazione, pari al 4,84% nella cittadina adriatica e all’8,40% nel capoluogo montano. Per quel che riguarda gli infortuni occorsi ai lavoratori extracomunitari, mentre a livello nazionale si assiste ad un incremento che tocca il 12,5%, in Abruzzo - seppur in crescita - gli incidenti registrano un andamento leggermente più basso rispetto alle stime nazionali, attestandosi all’8,37%

Agricoltura.Scendono le cifre degli infortuni in agricoltura. La percentuale di decremento è pari al 7,5%, ampiamente assorbita, però, dalla contrazione degli addetti del settore che segna un calo del 9%. La diminuzione degli incidenti presenta una condizione uniforme su tutto il territorio, sia pure con differenze in ordine di percentuale: si passa dal 10,23% di Teramo al 2,59% dell’Aquila. Il 42,39% dei casi sono avvenuti nella provincia di Chieti, territorio che impegna oltre il 40% degli addetti del settore. Anche in agricoltura l’incidenza degli infortuni occorsi ad extracomunitari è di gran lunga più bassa della media nazionale: 4,29% a fronte del 6,87%.

Malattie sul lavoro.In aumento anche il numero delle malattie professionali denunciate (+7%), che per il settore dell’industria passano dalle 1.765 del 2004 alle 1.878 del 2005, e per l’agricoltura da 129 a 150. La patologia più frequentemente denunciata da chi lavora nel settore dell’industria e dei servizi è stata l’ipoacusia (39,62% della categoria), seguita dalle silicosi (10,3%). In agricoltura il maggior numero di malattie denunciate si riferiscono all’asma bronchiale e alveolite allergica.

L’Inail ha reso disponibili anche i rapporti di Campania, Friuli, Marche e Toscana.

 

 

 

 

 

 

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