Le forze dell’ordine hanno preso due piccioni con una fava!
La polizia di Creta aveva ricevuto notizia che alcuni trafficanti di armi stavano per portare una grande quantità di armi automatiche nell’isola, sbarcando la merce sulla costa a sud dell’isola. I trafficanti sono stati tenuti sotto attento controllo e, durante questa stretta osservazione, la polizia ha potuto scoprire un traffico di reperti archeologici, di eccezionale valore.
Tra i soggetti coinvolti nel traffico vi era un archeologo, ormai in pensione, un addetto alla autorità portuale ed un trafficante italiano, che era arrivato sull’isola nella domenica di Pasqua, per valutare l’autenticità ed il valore commerciale dei reperti.
I reperti risalgono al tardo periodo Minoico (1400- 1300 Avanti Cristo) e sono composti da 8 cofani funerari e ben 88 vasi in terracotta, in parte anche di epoca neolitica. Gli esperti ritengono che il valore complessivo di questi reperti possa superare agevolmente l’importo di mezzo milione di euro.
L’operazione di sequestro, che ha comportato anche delle ispezioni presso private abitazioni, si è verificata nell’area di Krousonas, nella municipalità di Malevizi.
Purtroppo, già da qualche tempo l’isola di Creta è entrata nel bersaglio dei trafficanti di reperti e sono sempre più frequenti le scoperte di scavi abusivi, con asportazione di reperti, che talvolta vengono ritrovati, a distanza di tempo, presso le case d’aste o addirittura presso dei musei, che li hanno acquistati senza effettuare controlli sufficientemente approfonditi sugli oggetti stessi.
A proposito: non solo sono stati arrestati trafficanti di opere d’arte, ma anche i trafficanti di armi!
Adalberto Biasiotti
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