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Il futuro della B-BS: certificazione di risultato e accesso a sconti INAIL
Verona, 27 Mag – “Un professionista in ogni suo intervento deve adottare il metodo scientifico: questo prevede che io identifichi e misuri la variabile dipendente, come per esempio i comportamenti di sicurezza e gli infortuni. Poi intervenga nell’organizzazione andando a introdurre un nuovo elemento, come può essere l’avvio di un processo di feedback e premi per aumentare la motivazione dei lavoratori. E infine io vada vedere se quella variabile si è modificata a seguito di quello ho fatto”. Queste parole del prof. Fabio Tosolin - chair del congresso e presidente di AARBA, società Scientifica Italiana di Analisi del Comportamento - sono state il filo rosso del 7° Congresso Europeo di Behavior-Based Safety, la 2 giorni congressuale di Verona che ha avuto più di 600 partecipanti dal 9 al 10 maggio presso il Palazzo della Guardia.
Nell’evento, che ha ricevuto il patrocinio di ANMIL, INAIL e Confindustria Verona, gli interventi di apertura hanno delineato il percorso che la Sicurezza comportamentale dovrà seguire per diffondersi e ridurre il numero di infortuni nelle aziende italiane ed europee.“Da direttore dell’INAIL dell’Emilia Romagna, col prof. Tosolin, abbiamo sviluppato delle iniziative di B-BS e credo che sia una disciplina che dovrebbe affermarsi di più”, ha esordito Alessandro Crisci, oggi direttore regionale dell’INAIL per il Veneto, che ha ringraziato l’organizzazione del congresso a nome del Presidente INAIL, Massimo De Felice.
“La B-BS avrebbe diritto a una maggior diffusione e successo: AARBA e INAIL lavorano su un terreno comune, anche se in modo diverso. La B-BS, così come il d.lgs. 81/08, vede l’azienda come un corpo unico, in cui tutti partecipano alla gestione della sicurezza così come alla produzione. La sicurezza non può essere appaltata all’RSPP, al medico competente, al datore di lavoro”, ha continuato Crisci, che ha dato una lettura delle cause del comportamento a rischio in linea con le evidenze della ricerca scientifica: “I comportamenti non sono fatti privati, ma sono una conseguenza di una cultura aziendale”, spiega Crisci, “noi in Italia siamo abituati a parlare di colpa e quando si parla di un comportamento a rischio si dà per scontato che ci sia un colpevole, nel caso specifico il lavoratore, ma non è così: dobbiamo capire che quel comportamento scorretto è messo sì in atto da un lavoratore, ma è frutto di un’organizzazione la quale quel comportamento lo subisce e lo tollera e non fa tutto il necessario perché non si verifichi più”.
“Il sistema sanzionatorio è valido, ma preso da solo non funziona: i comportamenti a rischio li possiamo anche stroncare, ma poi dobbiamo costruire quelli positivi”, continua Crisci invocando il ruolo della B-BS in questa funzione. Crisci ha spiegato che oggi l’istituto elargisce molti finanziamenti anche per il miglioramento degli aspetti organizzativi e che INAIL concede sconti dal 7% al 30% a seconda delle attività avviate, tra cui deve farsi strada anche la B-BS. “Gli sconti INAIL oggi privilegiano molto i sistemi di gestione che affrontano ogni aspetto della sicurezza”, spiega Crisci “oggi la B-BS non ha ancora questo tipo di riconoscimento, ma ritengo che un’azienda che adotta davvero la B-BS, avvii molte azioni utili a ottenere gli sconti. Oggi sui moduli INAIL non troviamo la casella B-BS, così come quella dell’OHSAS 18000 o SGSL, ma su quel modulo si possono descrivere le azioni di B-BS e darne evidenza documentale”.
Il direttore ci ha tenuto a specificare che la richiesta di evidenze non è finalizzata a una burocratizzazione delle B-BS, ma a fare capire a chi verifica se è stato avviato un vero processo B-BS oppure no. “L’istituto guarda con attenzione a questa disciplina che porterà grandi frutti”, ha chiuso Crisci.
Oggi la B-BS è oggetto di sperimentazione e finanziamento dell’INAIL che, in collaborazione con AARBA, sta avviando un processo di sicurezza comportamentale presso la clinica odontoiatrica dell’Ospedale Galeazzi di Milano, diretto dal prof. Weinstein.
“Per quanto riguarda la verifica dell’attività in campo di sicurezza comportamentale”, ha commentato Fabio Tosolin a seguito dell’intervento di Crisci, “quest’anno possiamo annoverare tra gli sponsor e patrocinatori del Congresso anche gli enti di certificazione, Rina e TüV, che hanno accettato di avviare una certificazione per la B-BS non solo di processo ma anche di risultato”. “Una certificazione”, continua Tosolin, “nella quale si assevera che, a seguito dell‘avvio di un processo di B-BS, si è ottenuto una significativa riduzione degli infortuni e delle medicazioni, portando l’azienda ad avere indici migliori rispetto alla media del comparto industriale”.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un lieve miglioramento del fenomeno infortunistico, ma gli oltre 700.000 infortuni sul lavoro e oltre 40.000 invalidi nel 2011 in Italia, dimostrano che c’è ancora margine di miglioramento”, ha detto Franco Bettoni, presidente ANMIL – Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro, che da due anni sostiene il Congresso Europeo di B-BS: “ANMIL crede fortemente nell’idea della prevenzione e negli ultimi 70 anni si è impegnata nella diffusione della sicurezza come valore, prima ancora della sicurezza come obbligo di legge”. “Un incidente sul lavoro”, continua Bettoni, “non è mai frutto di casualità: il nostro compito è allora affrontare con lucidità ogni aspetto della prevenzione, tra cui la formazione e la motivazione ai comportamenti sicuri”.
“Mi piace il paradigma che sta alla base della sicurezza comportamentale, ossia il fatto di mettere a fondamento della gestione della sicurezza il premio, l’esempio, una leadership costruita attraverso un coinvolgimento diretto da parte della direzione aziendale nella sicurezza che dimostri al lavoratore che egli è al centro della visione aziendale”, dice il vicepresidente di Confindustria Verona, Franco Zanardi, che ha assicurato l’impegno dell‘associazione datoriale per la diffusione e la divulgazione dell’approccio comportamentale. “Per la mia esperienza nell’industria siderurgica”, continua Zanardi “vi posso testimoniare che non c’è nulla di più motivante per un lavoratore di dimostrare nei fatti e negli investimenti, e non con le parole, l’attenzione dell’azienda per la sua sicurezza”. “L’identificazione dei lavoratori nei valori delle imprese è diventato il maggiore fattore competitivo nelle aziende italiane. E questo lo dicono anche i top manager delle imprese nei paesi in via di sviluppo, che lamentano la difficoltà dovute al turn-over dello stesso management e dei lavoratori. Le macchine possono essere comprate da qualsiasi azienda in qualsiasi parte del mondo, ma i valori e i processi aziendali si fondano sulla partecipazione e il consenso delle persone, che sono un asset difficile da sostituire”.
Sul sito di AARBA, saranno pubblicati gli atti del congresso che riportano in modo completo gli interventi dei relatori, i case study delle aziende che hanno avviato un processo di sicurezza basato sul comportamento e i risultati ottenuti.
Informazioni sul 7° Congresso Europeo di Behavior-Based Safety
Fonte: AARBA
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