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"Negozio sicuro" contro la criminalità

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Commercio

05/05/2004

Un vademecum rivolto a tutti i commercianti nell’ambito del progetto sostenuto da Ministero dell’Interno e Confcommercio.

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E’ rivolto a tutti i commercianti il vademecum “Negozio sicuro", realizzato da Confcommercio e ministero dell’Interno nell’ambito del progetto “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”.

Il vademecum ha un duplice obiettivo: fare il punto sulle normative oggi esistenti in materia di sicurezza e trasmettere a chi opera soprattutto nelle strutture commerciali di piccole dimensioni consigli per combattere i fenomeni di micro-criminalità.

L’opuscolo, di circa settanta pagine, contiene informazioni utili per l’operatore commerciale quali, ad esempio, le norme in tema di difesa personale, le opportunità tecnologiche di protezione per le aziende offerte dal mercato, nonché alcune indicazioni per le vittime di estorsione ed usura.

Alcune indicazioni riguardano l’organizzazione del negozio. Ad esempio è bene organizzare la vetrina del negozio in modo che non precluda la visuale, tenere chiuso il retrobottega, utilizzare mobilio e arredi i più semplici possibili e sistemati in modo che, anche dall’esterno, commessi e clienti siano ben visibili di giorno come di notte. “La cosa migliore – puntualizza il vademecum - è avere, quando è possibile, il bancone di vendita e il registratore di cassa di fronte alla vetrina in modo che tutte le operazioni, compresi i pagamenti, possano essere viste anche da eventuali passanti.”

Riguardo ai pagamenti è preferibile l’uso di sistemi di pagamento elettronico, per ridurre il contante in cassa. Ai commercianti è consigliato di non versare mai nella cassa continua l'incasso della giornata alla stessa ora e presso lo stesso sportello. Conviene, inoltre, percorrere ogni volta itinerari diversi. Portare l'incasso nella propria abitazione è ritenuto invece rischioso.

L’opuscolo si sofferma sull’adozione di misure di difesa passiva (allarme,
videosorveglianza, porte blindate ed altro) che oltre ad offrire maggiore sicurezza può costituire un parametro di valutazione nella determinazione dell’ammontare del premio assicurativo.

Nell’opuscolo è affrontato anche il delicato tema della detenzione di armi da parte dei commercianti. Il vademecum non prende una posizione al riguardo, ma illustra alcuni fatti che devono essere tenuti in considerazione dai commercianti.
Secondo quanto riferito nel vademecum, nei paesi in cui, ad esempio gli Stati Uniti d’America, la detenzione di armi di difesa è liberalizzata, non sono diminuiti i furti e le rapine nelle strutture commerciali che, anzi, hanno avuto epiloghi più sanguinosi, spesso addirittura controproducenti per le stesse vittime.
Valutando l’opportunità di tenere un’arma in negozio, devono essere presi in estrema considerazione anche i seguenti fattori. L’uso delle armi richiede una notevole pratica e dimestichezza, soprattutto nei momenti di tensione.
Possedere armi da tenere in casa o nel negozio comporta ulteriori rischi specie se, in famiglia, vi sono bambini o comunque minorenni.
Possedere un arma può costituire uno specifico obiettivo del malvivente: potrebbe essere nell’immediato o successivamente usata contro. Anche le armi sono “merci” assai appetibili per ladri e rapinatori.
Il vademecum sintetizza poi i numerosi obblighi di legge ai quali è soggetto che detiene un’arma.

La pubblicazione.
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