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Le immagini dell’insicurezza

 
   
Trento,  13 Giu - Ambientazione: strada urbana a due corsie con unico senso di marcia, la corsia a destra è riservata ad autobus e taxi;
Orario: 7:30 del mattino (orario di punta con un discreto flusso di traffico in quanto la strada risulta essere uno dei principali accessi verso la stazione dei treni, la stazione delle autocorriere, capolinea linee urbane di bus);
Lavorazione: posa striscione pubblicitario;
Attrezzature: una piattaforma di lavoro elevabile (PLE);
Soggetti: due operatori a bordo PLE, due operatori a terra, un moviere (non visibile nella foto) che disciplina il traffico sulla corsia autobus/taxi sulla quale la PLE è posizionata.
 

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Piattaforme di Lavoro Mobili Elavabili (PLE)
Piattaforme di Lavoro Mobili Elavabili (PLE) - Macchine e Attrezzature: Abilitazione e formazione degli operatori (art. 73, c.5 D. Lgs. 81/2008, Accordo Stato Regioni 22/02/2012)
 
 
Più volte, su queste pagine, abbiamo affrontato gli aspetti legati alla mancata valutazione del rischio interferenza nell’utilizzo di PLE posizionate su strade aperte al traffico.
 
Generalmente si evidenziava la mancanza di segnaletica, lo scorretto posizionamento della PLE, la mancanza di personale a terra che effettua le segnalazioni e/o gestisce il traffico ed inoltre molte volte i lavoratori presenti erano privi dei necessari DPI.
 
Questa volta, mentre transitavamo sulla strada in questione, sembrava tutto a posto:
-          era presente la segnaletica,
-          era presente personale a terra,
-          i lavoratori erano dotati dei DPI (anche se la presenza degli elmetti di protezione del capo non avrebbe certamente “stonato”.
 
Tutto a posto. Sembrava di si.
 
Sembrava di si, ma invece qualcosa non ha funzionato, ovvero nessuno dei soggetti presenti ha pensato di fermare il traffico veicolare e la prima vettura che transitava partendo dal precedente semaforo rosso si è trovata a passare sotto alla piattaforma che sbracciava sulla corsia di marcia.
 
 
 
Ed è per questo motivo che, mentre l’autista della vettura cercava di capire che fare (passare o non passare), il passeggero ha avuto il tempo di scattare la foto.
 
Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
 




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Rispondi Autore: Camillo Bensi - likes: 0
16/06/2014 (14:20:04)
Ma se si è accorto del pericolo e ha scattato la foto, perchè poi è passato (come si evince dal vostro testo)? Così con questa presa di coscienza diventa responsabile anche lui di un eventuale incidente

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