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Telecamere a circuito chiuso in un pronto soccorso
All'ospedale Umberto I di Mestre, dopo l'ennesimo episodio di violenza in cui un ubriaco aveva rotto con un pugno il vetro dell'accettazione del pronto soccorso, le rappresentanze sindacali hanno presentato alla direzione della struttura la proposta di installare telecamere a circuito chiuso.
La necessità di una sorveglianza 24 ore al giorno e l'impossibilità di affidarne l'esecuzione a una società di guardie giurate, perché troppo costoso, hanno suggerito questa soluzione agli infermieri e agli operatori ausiliari, nell'incontro sulla sicurezza con il direttore del personale.
I monitor delle nuove telecamere dovrebbero essere installati nella portineria interna dell'ospedale, dove già sono in funzione i video, che tengono sotto controllo i sotterranei.
La necessità di una sorveglianza 24 ore al giorno e l'impossibilità di affidarne l'esecuzione a una società di guardie giurate, perché troppo costoso, hanno suggerito questa soluzione agli infermieri e agli operatori ausiliari, nell'incontro sulla sicurezza con il direttore del personale.
I monitor delle nuove telecamere dovrebbero essere installati nella portineria interna dell'ospedale, dove già sono in funzione i video, che tengono sotto controllo i sotterranei.
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