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Sotto lo sguardo delle telecamere: cosa ne pensano i cittadini?
Sono sempre piu' numerosi i Comuni italiani, grandi e piccoli, che hanno scelto sistemi di videosorveglianza per monitorare zone particolarmente a rischio criminalita' o per il controllo delle zone a traffico limitato.
Le soluzioni adottate trovano consenso nei cittadini? Hanno risvolti positivi sul livello di percezione della sicurezza? Se lo è chiesto l'amministrazione Comunale di Bergamo, citta' nella quale da tre mesi e' attivo un sistema di videosorveglianza che monitora 43 zone a rischio.
Con un sondaggio sulla sicurezza ha voluto ''tastare il posto della situazione'' per valutare il gradimento di queste misure di sicurezza; anche in considerazione del fatto che la loro l'adozione aveva generato alcune polemiche in merito alla tutela della riservatezza dei cittadini.
Il sondaggio, realizzato da Datamedia nel mese di maggio, ha coinvolto 800 bergamaschi ed ha spaziato su vari aspetti della sicurezza.
A creare paura sono soprattutto i furti in casa (67%), il 5,6% degli intervistati ne è stato vittima. Il 49% del campione ritiene che i reati piu' visibili siano invece quelli legati alla droga (spaccio e consumo).
Il 45,9% degli intervistati si sente protetto dalle Forze dell'Ordine e dalla polizia municipale.
Riguardo alle nuove misure di sicurezza, il 52,5% è a conoscenza dell'esistenza del sistema di videosorveglianza e l'82, 4% ritiene che l'adozione del sistema incrementi il livello di sicurezza. Meno conosciuta è l'introduzione del vigile di quartiere, ne sono infatti a conoscenza solo il 22,6% degli intervistati. Tuttavia l'iniziativa riscuote gradimento, lo ritiene utile infatti il 87,6% del campione.
Le soluzioni adottate trovano consenso nei cittadini? Hanno risvolti positivi sul livello di percezione della sicurezza? Se lo è chiesto l'amministrazione Comunale di Bergamo, citta' nella quale da tre mesi e' attivo un sistema di videosorveglianza che monitora 43 zone a rischio.
Con un sondaggio sulla sicurezza ha voluto ''tastare il posto della situazione'' per valutare il gradimento di queste misure di sicurezza; anche in considerazione del fatto che la loro l'adozione aveva generato alcune polemiche in merito alla tutela della riservatezza dei cittadini.
Il sondaggio, realizzato da Datamedia nel mese di maggio, ha coinvolto 800 bergamaschi ed ha spaziato su vari aspetti della sicurezza.
A creare paura sono soprattutto i furti in casa (67%), il 5,6% degli intervistati ne è stato vittima. Il 49% del campione ritiene che i reati piu' visibili siano invece quelli legati alla droga (spaccio e consumo).
Il 45,9% degli intervistati si sente protetto dalle Forze dell'Ordine e dalla polizia municipale.
Riguardo alle nuove misure di sicurezza, il 52,5% è a conoscenza dell'esistenza del sistema di videosorveglianza e l'82, 4% ritiene che l'adozione del sistema incrementi il livello di sicurezza. Meno conosciuta è l'introduzione del vigile di quartiere, ne sono infatti a conoscenza solo il 22,6% degli intervistati. Tuttavia l'iniziativa riscuote gradimento, lo ritiene utile infatti il 87,6% del campione.
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