In arrivo a Milano i ''fari antiaggressione''

Il Comune di Milano ha messo a punto un'operazione per favorire la sicurezza nelle aree intorno alla Stazione Centrale.
In una riunione a Palazzo Marino alla presenza del vicesindaco Riccardo De Corato, degli assessori alla Sicurezza, allo Sport e Giovani, al Commercio e al Turismo, e dei rappresentanti di Prefettura, Questura e Carabinieri, è stato dato il via alla fase operativa del piano del Comune, che intende eliminare il degrado in alcuni punti critici della città.

In piazza Duca d'Aosta, piazza Luigi di Savoia, piazza Quattro Novembre e via Ferrante Aporti, entro novembre, entrerà in funzione un impianto costituito da 27 telecamere digitali, con 48 ore di memoria, e da delicati sensori che, al recepimento di urla e spari oltre un certo livello sonoro, attiveranno potenti fari antiaggressione.

L'accensione di questi riflettori migliorerà la qualità delle immagini inviate alla telecamera presidio in piazza Duca d'Aosta e alla telecamera regia installata in piazza Beccaria, nel Comando dei vigili urbani , per controllare la situazione in presa diretta e intervenire tempestivamente in caso di segnalazione.
Le immagini registrate serviranno anche per eventuali azioni investigative di prevenzione o contro colpevoli di aggressioni.

Le prime sperimentazioni del progetto, che costerà al Comune circa 15 miliardi, partiranno nel prossimo mese di agosto al Parco delle Cave, per continuare al parco Sempione e nell'area esterna alla Stazione Centrale.

Il piano messo a punto dal Comune non ha trascurato nemmeno la tutela della privacy.
Il vicesindaco De Corato ha, infatti, trasmesso all'Ufficio del Garante le bozze del progetto di videosorveglianza per la Stazione Centrale.
L'entrata in funzione degli "occhi elettronici" non dovrebbe creare, però, particolari problemi a residenti, operatori commerciali e i viaggiatori in transito nelle zone interessate, dal momento che le riprese saranno seguite unicamente da vigili urbani, che sono pubblici ufficiali.