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Gli italiani e la sicurezza
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9 italiani su 10 si sentono insicuri. Lo afferma ricerca "I cittadini e la sicurezza", presentata in occasione Siemens Security Day e condotta da Renato Mannheimer su un campione rappresentativo della popolazione adulta di oltre 3.000 casi.
L’evento, svoltosi nei giorni scorsi a Milano, ha voluto portare all’attenzione di rappresentanti delle istituzioni e delle imprese pubbliche e private su un tema che, oltre a coinvolgere direttamente la vita dei cittadini, rappresenta un elemento indispensabile per l’esistenza stessa delle aziende.
La ricerca ha evidenziato che quasi il 90% degli italiani si sente insicuro. “Motivo principale dell’insicurezza è la crisi economica, mentre assai minore è l’incidenza del timore di conflitti internazionali. Stazioni ferroviarie (53%) ed aeroporti (47%) sono gli ambienti nei quali i cittadini percepiscono maggiore insicurezza.”
La maggioranza degli italiani (55%) vede con grande favore la presenza di telecamere o personale di vigilanza nei contesti ritenuti meno sicuri. Secondo l'indagine, sulla tanto discussa conciliazione tra sicurezza e privacy, la maggioranza assoluta della popolazione (84%) preferisce sacrificare, in una certa misura, quest’ultima pur di ottenere la maggiore tranquillità offerta dal controllo elettronico.
Da una seconda indagine, condotta da Sirmi per NetIQ nei mesi di marzo e aprile, emerge che il 93% delle grandi aziende - pubbliche e private ritengono fondamentale definire le regole per la gestione della sicurezza.
Eppure le aziende sono ancora impreparate al riguardo: “appena il 29% ha segnalato la normativa del proprio settore d’appartenenza, solo il 3% ha citato la legge 231, che si occupa della responsabilità dei dipendenti per frode, e addirittura non è stato fatto alcun riferimento a Basilea II, normativa di primaria importanza nel settore della finanza.”
L’attenzione di cittadini e imprese nei confronti della security è in costante crescita. In Italia il valore del mercato della sicurezza supera i 3 miliardi di Euro con una crescita attesa compresa tra l’8 e il 10% fino al 2008.
“La parte più importante è costituita dalla sicurezza fisica con 1.650 milioni di Euro, che fa riferimento a beni e persone con soluzioni di safety, controllo accessi, sorveglianza e sistemi anti-intrusione.
Segue, in termini di importanza, il segmento della sicurezza operativa, che comprende sicurezza dei processi di business, come la protezione del know how e della proprietà intellettuale, la gestione delle frodi e che vale in Italia 800 milioni di Euro. Il terzo segmento del mercato è quello della sicurezza ICT, che include la gestione della riservatezza e dell’integrità delle informazioni, quali la sicurezza applicativa e dei dati, la sicurezza delle reti e la business continuity che ha un valore di 560 milioni di Euro.
Per quest’ultimo è attesa la crescita maggiore nel prossimo triennio: il 19% fino al 2008. Previsioni di crescite anche per la sicurezza operativa, del 10%, e per la sicurezza fisica, del 4%.”
9 italiani su 10 si sentono insicuri. Lo afferma ricerca "I cittadini e la sicurezza", presentata in occasione Siemens Security Day e condotta da Renato Mannheimer su un campione rappresentativo della popolazione adulta di oltre 3.000 casi.
L’evento, svoltosi nei giorni scorsi a Milano, ha voluto portare all’attenzione di rappresentanti delle istituzioni e delle imprese pubbliche e private su un tema che, oltre a coinvolgere direttamente la vita dei cittadini, rappresenta un elemento indispensabile per l’esistenza stessa delle aziende.
La ricerca ha evidenziato che quasi il 90% degli italiani si sente insicuro. “Motivo principale dell’insicurezza è la crisi economica, mentre assai minore è l’incidenza del timore di conflitti internazionali. Stazioni ferroviarie (53%) ed aeroporti (47%) sono gli ambienti nei quali i cittadini percepiscono maggiore insicurezza.”
La maggioranza degli italiani (55%) vede con grande favore la presenza di telecamere o personale di vigilanza nei contesti ritenuti meno sicuri. Secondo l'indagine, sulla tanto discussa conciliazione tra sicurezza e privacy, la maggioranza assoluta della popolazione (84%) preferisce sacrificare, in una certa misura, quest’ultima pur di ottenere la maggiore tranquillità offerta dal controllo elettronico.
Da una seconda indagine, condotta da Sirmi per NetIQ nei mesi di marzo e aprile, emerge che il 93% delle grandi aziende - pubbliche e private ritengono fondamentale definire le regole per la gestione della sicurezza.
Eppure le aziende sono ancora impreparate al riguardo: “appena il 29% ha segnalato la normativa del proprio settore d’appartenenza, solo il 3% ha citato la legge 231, che si occupa della responsabilità dei dipendenti per frode, e addirittura non è stato fatto alcun riferimento a Basilea II, normativa di primaria importanza nel settore della finanza.”
L’attenzione di cittadini e imprese nei confronti della security è in costante crescita. In Italia il valore del mercato della sicurezza supera i 3 miliardi di Euro con una crescita attesa compresa tra l’8 e il 10% fino al 2008.
“La parte più importante è costituita dalla sicurezza fisica con 1.650 milioni di Euro, che fa riferimento a beni e persone con soluzioni di safety, controllo accessi, sorveglianza e sistemi anti-intrusione.
Segue, in termini di importanza, il segmento della sicurezza operativa, che comprende sicurezza dei processi di business, come la protezione del know how e della proprietà intellettuale, la gestione delle frodi e che vale in Italia 800 milioni di Euro. Il terzo segmento del mercato è quello della sicurezza ICT, che include la gestione della riservatezza e dell’integrità delle informazioni, quali la sicurezza applicativa e dei dati, la sicurezza delle reti e la business continuity che ha un valore di 560 milioni di Euro.
Per quest’ultimo è attesa la crescita maggiore nel prossimo triennio: il 19% fino al 2008. Previsioni di crescite anche per la sicurezza operativa, del 10%, e per la sicurezza fisica, del 4%.”
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