Storie di infortunio: la seconda notte
Pubblichiamo la storia “La seconda notte” (a cura di Maurizio Bosi, Servizio Pre.S.A.L della ASL VCO) tratta dal repertorio delle “Storie d'infortunio” rielaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, e raccolte nel sito del Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte (Dors).
La seconda notte
Esito: una lavoratrice ha subito l’amputazione traumatica del quarto dito della mano destra
Dove è avvenuto
Nel reparto lavorazioni meccaniche di tornitura e fresatura di un’azienda dedita a tali lavorazioni
Cosa si stava facendo
La notte dell’infortunio, Maria che era addetta alla sbavatura di particolari in acciaio per fucili subacquei chiamati “fiocine”, stava eseguendo il suo lavoro per il quale usava due spazzole di cui una lamellare e l’altra in fili di acciaio, montate su un’unica barra filettata e innestate sul mandrino di un tornio parallelo. L’operazione di sbavatura avveniva tenendo un’asta con entrambe le mani poste sui due estremi. L’asta, lunga circa 80 cm, era appoggiata alternativamente alla spazzola lamellare e alla spazzola di fili d’acciaio.
Descrizione infortunio
Improvvisamente il guanto che calzava nella mano destra si è impigliato durante la rotazione della barra filettata di supporto delle due spazzole. Nel trascinamento il guanto si è strappato e come conseguenza Maria ha subito l’amputazione del IV° dito della mano destra.
Come prevenire
Era necessario adeguare il tornio ai requisiti generali previsti dalla normativa più recente;
adottare misure tecniche ed organizzative per usarlo in modo corretto;
formare ciascun lavoratore sull’uso delle attrezzature in particolare nel caso specifico del tornio;
fornire ai lavoratori i DPI specifici così come identificati nel documento di valutazione del rischio.
Fonte: Dors
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