Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Progetti europei per contrastare i crimini informatici

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Associazioni

07/12/2000

All'esame del Consiglio d'Europa un piano contro il cyber-crimine, ma il provvedimento non piace ad alcune associazioni in difesa delle liberta' civili. Riservatezza a rischio?

La criminalita' si muove sempre piu' frequentemente sulla Rete per mettere in atto i propri piani; una situazione che fino ad oggi gli Stati dell'Unione Europea hanno affrontato singolarmente inserendo nuove norme nella propria legislazione, ad esempio per sanzionare l'accesso abusivo a sistemi informativi, ed istituendo forze di polizia addestrate per scovare gli autori di cybercrimini.

Tuttavia, considerate le caratteristiche della Rete, un'azione efficace di contrasto al cybercrimine richiede anche la collaborazione tra Stati.
Proprio in questa direzione si e' mossa l'Unione Europea nel maggio scorso con il documento programmatico ''Prevenzione e controllo della criminalita' organizzata'' e con il ''Trattato internazionale sulla criminalita' nel cyberspazio'' del Consiglio d'Europa.

Tali documenti hanno sollevato proteste da parte di alcune associazioni in quanto prevedeva l'obbligo per tutti i provider di conservare, per un determinato tempo, informazioni inerenti alle transazioni effettuate dai ''navigatori'' tramite internet.
Una posizione poi rivista nel ''Draft Convention on Cyber-crime'' che e' ora in attesa di approvazione dal consiglio d'Europa.
Questo documento, ancora in forma di bozza, prevede che la conservazione dei dati da parte dei provider sia necessaria solo per gli utenti sui quali gli inquirenti stanno indagando.

Ma neppure questa formulazione sembra piacere a 28 associazioni in difesa delle liberta' civili che hanno presentato una lettera di dissenso e hanno invitato ad una analisi piu' approfondita dei meccanismi della Rete.

Le associazioni ritengono a rischio la tutela del diritto alla riservatezza, temono infatti che le informazione raccolte in molti Stati possano essere utilizzate non correttamente, ad esempio per individuare i dissidenti politici.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!