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Chimica: sicurezza al...lavoro
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Buoni risultati per la sicurezza sul lavoro nelle aziende chimiche. Lo sostengono gli autori del “12° Rapporto annuale Responsible Care - 2005”, curato da Federchimica.
Responsible Care è il Programma volontario dell’Industria Chimica mondiale, con il quale le imprese, attraverso le loro Federazioni nazionali, si impegnano a migliorare prodotti, processi e comportamenti, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente.
Nel 2005 in italia hanno aderito al programma 172 Imprese, con 447 Unità Produttive, 57.849 Dipendenti e un fatturato aggregato di 29,7 Mld di € (pari al 58,3% di quello complessivamente generato dall’Industria Chimica).
La Sicurezza dei dipendenti e degli addetti che svolgono attività all’interno dell'azienda costituisce “un impegno primario per le imprese aderenti a Responsible Care.”
L’Indice di Frequenza (IF) degli Infortuni delle Imprese aderenti al Programma (calcolato come N° di Infortuni per Milione di Ore Lavorate) ha raggiunto il valore di 9,3 nel 2005, costante rispetto al 2004. e in miglioramento rispetto al 2003 (-10,6%).
L’Indice di Gravità degli Infortuni (IG) per le Imprese aderenti a Responsible Care rimane costante nel 2005 rispetto al 2004 stabilizzandosi a 0,24 giorni persi per Mille ore lavorate, mentre registra un miglioramento rispetto al 2003 (0,27).
“L’Industria Chimica nel suo complesso - affermano gli autori del Rapporto – è caratterizzata da un’elevata Sicurezza nei luoghi di lavoro: l’Indice di Frequenza degli Infortuni elaborato su dati INAIL per tutti i settori manifatturieri, dimostra come l’Industria Chimica sia, con una performance di 10,3 Infortuni per Milione di ore lavorate, la migliore dopo l’Industria del Petrolio”.
Riguardo alle malattie professionali, per le imprese che aderiscono al Programma nel 2005 sono state definite dall’INAIL 0,07 Malattie Professionali per Milione di ore lavorate (0,08 nel 2004) mentre l’Industria Chimica nel suo complesso fa registrare, per il medesimo Indice, "il valore più basso rispetto a tutti i settori economici (0,46).”
Dal punto di vista dell’ambiente, le Imprese aderenti al Programma Responsible Care hanno ridotto alcune delle emissioni in acqua e in atmosfera nel corso del 2005, pur a fronte di un aumento dell’Indice delle Attività Produttive del 3,1% rispetto al 2004.
Ad esempio in acqua le emissioni di N (Azoto) si sono ridotte del 17,2% nel 2005, mentre si registra un aumento dei Metalli Pesanti (+8,7%).
In aria si verifica una diminuzione delle emissioni di SO2 (Anidride Solforosa) dello 0,3%; quelle di NOx (Ossidi di Azoto) del 2,1%; mentre le Polveri sono state abbattute del 10,6%.
Le spese che le imprese aderenti a Responsible Care hanno sostenuto, nel 2005, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente, ammontano a 770,6 Milioni di € (il 2,8% del fatturato complessivamente generato).
Queste imprese hanno inoltre dedicato alla formazione dei propri Dipendenti 393.000 ore lavorative.
Il testo integrale del Rapporto è disponibile qui.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Buoni risultati per la sicurezza sul lavoro nelle aziende chimiche. Lo sostengono gli autori del “12° Rapporto annuale Responsible Care - 2005”, curato da Federchimica.
Responsible Care è il Programma volontario dell’Industria Chimica mondiale, con il quale le imprese, attraverso le loro Federazioni nazionali, si impegnano a migliorare prodotti, processi e comportamenti, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente.
Nel 2005 in italia hanno aderito al programma 172 Imprese, con 447 Unità Produttive, 57.849 Dipendenti e un fatturato aggregato di 29,7 Mld di € (pari al 58,3% di quello complessivamente generato dall’Industria Chimica).
La Sicurezza dei dipendenti e degli addetti che svolgono attività all’interno dell'azienda costituisce “un impegno primario per le imprese aderenti a Responsible Care.”
L’Indice di Frequenza (IF) degli Infortuni delle Imprese aderenti al Programma (calcolato come N° di Infortuni per Milione di Ore Lavorate) ha raggiunto il valore di 9,3 nel 2005, costante rispetto al 2004. e in miglioramento rispetto al 2003 (-10,6%).
L’Indice di Gravità degli Infortuni (IG) per le Imprese aderenti a Responsible Care rimane costante nel 2005 rispetto al 2004 stabilizzandosi a 0,24 giorni persi per Mille ore lavorate, mentre registra un miglioramento rispetto al 2003 (0,27).
“L’Industria Chimica nel suo complesso - affermano gli autori del Rapporto – è caratterizzata da un’elevata Sicurezza nei luoghi di lavoro: l’Indice di Frequenza degli Infortuni elaborato su dati INAIL per tutti i settori manifatturieri, dimostra come l’Industria Chimica sia, con una performance di 10,3 Infortuni per Milione di ore lavorate, la migliore dopo l’Industria del Petrolio”.
Riguardo alle malattie professionali, per le imprese che aderiscono al Programma nel 2005 sono state definite dall’INAIL 0,07 Malattie Professionali per Milione di ore lavorate (0,08 nel 2004) mentre l’Industria Chimica nel suo complesso fa registrare, per il medesimo Indice, "il valore più basso rispetto a tutti i settori economici (0,46).”
Dal punto di vista dell’ambiente, le Imprese aderenti al Programma Responsible Care hanno ridotto alcune delle emissioni in acqua e in atmosfera nel corso del 2005, pur a fronte di un aumento dell’Indice delle Attività Produttive del 3,1% rispetto al 2004.
Ad esempio in acqua le emissioni di N (Azoto) si sono ridotte del 17,2% nel 2005, mentre si registra un aumento dei Metalli Pesanti (+8,7%).
In aria si verifica una diminuzione delle emissioni di SO2 (Anidride Solforosa) dello 0,3%; quelle di NOx (Ossidi di Azoto) del 2,1%; mentre le Polveri sono state abbattute del 10,6%.
Le spese che le imprese aderenti a Responsible Care hanno sostenuto, nel 2005, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente, ammontano a 770,6 Milioni di € (il 2,8% del fatturato complessivamente generato).
Queste imprese hanno inoltre dedicato alla formazione dei propri Dipendenti 393.000 ore lavorative.
Il testo integrale del Rapporto è disponibile qui.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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