Quando la mancata predisposizione di corrette misure di sicurezza e' causa di infortuni...

Sono stati avviati dall'Ausl competente i primi accertamenti riguardo alla morte di un artigiano, avvenuta presso una ditta di Roteglia (RE), precipitato da un'altezza di 10 metri a causa del cedimento del tetto del capannone sul quale stava lavorando.

Il cantiere, allestito sul tetto dell'edificio nel quale e' avvenuto l'infortunio mortale, e' stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica.

Dal primo sopralluogo effettuato dai tecnici del servizio prevenzione e sicurezza dell'Ausl, effettuato mediante una piattaforma, e' emerso che la copertura dell'edificio non era calpestabile.
Tale copertura, realizzata nagli anni '70, era costituita esternamente da pannelli ondulati di Eternit, al centro da una coibentazione in lana di vetro e nella parte inferiore da una pannellatura liscia.

I lavori di riparazione della copertura dovevano essere pertanto svolti utilizzando appositi camminamenti protetti; questa misura di sicurezza passiva avrebbe cosi' evitato il cedimento della struttura.