Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.
05/10/2018: L’eccesso di lavoro può uccidere. Ma anche la mancanza
Karoshi: un fenomeno sociale in crescita
Ha suscitato grande impressione la recente notizia di nuovi casi di 'karoshi' in Giappone, una piaga con cui il Paese del Sol Levante si trova da tempo a fare i conti. Quattro impiegati della Mitsubishi Electric, tra il 2014 e il 2017, hanno sofferto di un profondo stato di stress psicofisico che ha portato due di loro a togliersi la vita.
“Karoshi” è il termine giapponese che descrive la morte per eccesso di lavoro, un fenomeno sociale tanto inquietante quanto diffuso di cui vengono riconosciute due tipologie: le morti causate da problemi cardiovascolari per eccessivo stress e i suicidi in seguito a depressione.
In base ai dati ufficiali del ministero del Lavoro giapponese, sono 190 i casi di 'karoshi' certificati nell'anno 2017. Nel 90% dei casi le persone avevano accumulato oltre 80 ore di straordinario mensile, mentre per il 50% le ore di extra lavoro superavano quota 100. Gli esperti giudicano questi dati solo come la punta dell'iceberg perché, per svariati motivi, molti casi non vengono segnalati.
È presumibile, infatti, che il numero reale sia molto più alto (si parla perfino di 9.000 casi l’anno) e il fenomeno pare interessare soprattutto quei settori, come la sanità e le costruzioni, che oggi soffrono di una grave carenza di manodopera. Una situazione talmente grave che il “karoshi” è ufficialmente riconosciuto, nelle statistiche demografiche nazionali, come una causa di morte, alla pari di malattie come il cancro o degli incidenti stradali.
In Giappone, lavorare fino allo sfinimento è considerato un gesto ammirevole, che dimostra la propria dedizione e il proprio rispetto nei confronti dell’azienda e dei superiori. Anche quando non richiesto esplicitamente, sono gli stessi dipendenti a scegliere volontariamente di trattenersi in ufficio ben oltre l’orario previsto, fino a tarda sera. È un fenomeno così profondamente radicato nella cultura giapponese e nella mentalità dei lavoratori che le campagne di sensibilizzazione e le iniziative intraprese per tentare di migliorare la situazione hanno finora dato scarsissimi risultati.
Fortunatamente, nel nostro Paese non si ha notizia di situazioni estreme di questo genere. Con questo non si vuole certo dire che in Italia non si soffra di stress nei posti di lavoro. Anzi: secondo i risultati di uno studio condotto per quasi quattro anni dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie Ospedaliere (FIASO) su un campione di circa 65 mila lavoratori che ha coinvolto 19 tra Asl e Ospedali, lo stress lavoro-correlato in Italia colpisce un lavoratore su quattro.
Si tratta di una patologia che si va espandendo sempre più nei ritmi vorticosi della nostra società ma che, purtroppo, per una serie di fattori legati principalmente alle difficoltà di accertamento della causa lavorativa (spesso di natura multifattoriale), risulta sottostimata nelle statistiche ufficiali.
Sulla base dei dati INAIL relativi all’ultimo quinquennio disponibile (2013-2017), su una media annua di circa 420 patologie da stress lavoro-correlate segnalate ne vengono riconosciute soltanto 30 su tutto il territorio nazionale, pari a poco più del 7 % delle denunce. Numeri assolutamente inaccettabili, soprattutto in considerazione di quanto previsto dal Testo unico per la salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. n. 81/2008) sull’obbligo della valutazione e gestione di questa particolare tipologia di rischio lavorativo.
Ma, quasi come per un tragico paradosso, nel nostro Paese si muore per mancanza di lavoro.
La recente, grave e lunga crisi economica ha, come noto, prodotto conseguenze devastanti su occupazione, produzione, reddito, consumi e risparmi delle famiglie. Aspetti socioeconomici dei quali molto si è parlato e in svariate sedi; non molto spazio, invece, è stato riservato agli effetti negativi della crisi sul benessere psicologico delle persone.
La letteratura scientifica è concorde nel dimostrare che maggiore è la disponibilità di risorse economiche, migliori sono i valori di tutti gli indicatori di salute. D’altronde, che la stabilità economica e una condizione lavorativa soddisfacente si associno al benessere psicologico e abbia effetti positivi sulla vita degli individui in termini di autostima e prospettiva per il futuro, è un dato non solo assodato dal senso comune ma anche confermato da una serie di studi scientifici.
Dai risultati di un recente studio condotto nella provincia di Modena, emerge come nel periodo della crisi economica si sia registrato un incremento degli accessi di persone ai Centri di Igiene Mentale, pari al 25% per gli uomini e al 13% per le donne e un aumento consistente e diffuso dell’uso di farmaci antidepressivi.
Ma c’è un altro aspetto, certamente il più tragico, delle conseguenze derivate dalla crisi: i suicidi. Secondo una ricerca della Linkus Campus University, dall’inizio della crisi economica ad oggi più di 700 persone hanno deciso di togliersi la vita per motivi economici. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di maschi (80% circa), di età compresa generalmente tra i 45 e i 64 anni. Il 44% è costituito da imprenditori, in genere di piccole aziende andate fallite, ma è molto alto anche il numero dei lavoratori che la crisi ha reso disoccupati, che raggiunge il 40% del totale.
Dott. Franco D'Amico
Coordinatore dei Servizi Statisco-Informatici ANMIL
Fonte: ANMIL
16/10/2025: Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Dal 20 al 24 ottobre 2025 la Direzione regionale e le sedi territoriali dell’Istituto aderiscono al calendario di EU Osha per la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri - Salute e sicurezza sul lavoro nell'era digitale”
16/10/2025: Asti si’cura: una settimana di eventi dedicati alla SSL
Torna la manifestazione nata nel 2024, con oltre venti appuntamenti da lunedì 20 ottobre fino a sabato 25
15/10/2025: Near miss: esperienze e strumenti per la prevenzione in Brianza
In occasione della Settimana europea per la sicurezza, ATS Brianza organizza il 23 ottobre a Monza, un convegno gratuito, valido come 4 ore di aggiornamento RSPP/ASPP
14/10/2025: Settimane della Sicurezza 2025
Si svolgeranno nei giorni 11, 18 e 25 novembre i seminari gratuiti su lavorare in estate, il nuovo Accordo Stato-Regioni e sicurezza in agricoltura.
10/10/2025: Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro
La seconda domenica di ottobre ANMIL sarà a Parma per le celebrazioni della 75ª Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro
08/10/2025: L'ambiente in Europa nel 2025
Un rapporto che fornisce una valutazione completa e trasversale su ambiente, clima e sostenibilità in Europa
06/10/2025: Reinserimento e integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro
Realizzati dall'INAIL due opuscoli informativi e due brochure, dedicati rispettivamente ai lavoratori e ai datori di lavoro
01/10/2025: Premio per le buone pratiche 2023-2025
Un opuscolo con esempi di interventi e iniziative encomiati e premiati nell’ambito del 16º Premio per le buone pratiche della campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri».
30/09/2025: OspedaleSicuroDuemila25
Si svolgerà il 7 e 8 ottobre 2025 a Napoli il XXII Congresso Nazionale gratuito "OspedaleSicuroDuemila25. Safety and Security in Sanità"
25/09/2025: #NoBirdFlu: una nuova campagna dell'UE promuove una migliore biosicurezza
23/09/2025: Tavolo sicurezza, ultimi interventi sulla bozza di decreto legge
Ultimi interventi sul testo del decreto legge che il tavolo di confronto permanente tra governo e parti sociali sta preparando in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
23/09/2025: Videoconferenza: Il Rischio RUMORE
Si svolgerà il 29 ottobre in modalità FaD sincrona il seminario gratuito dedicato alla Sezione Rumore del Portale Agenti Fisici.
17/09/2025: Inail Lombardia e Patronati firmano un nuovo protocollo d’intesa per la tutela dei lavoratori
L’accordo prevede servizi più rapidi e accessibili per i lavoratori, uniformità su tutto il territorio, potenziamento del reinserimento lavorativo, maggiore sicurezza sul lavoro e una migliore formazione e informazione per gli Istituti di patronato
16/09/2025: Trattato globale sulla plastica: nessun accordo dopo i negoziati a Ginevra
I Paesi produttori di petrolio ostacolano l’azione contro l’inquinamento da plastica, una minaccia crescente per ambiente e salute umana. La rivista Lancet stima costi sanitari per 1500 miliardi di dollari all’anno.
11/09/2025: Convegno gratuito "L'innovazione che protegge"
Si svolgerà il 22 settembre l'evento congiunto Inail-Artes 4.0 su tecnologie e progetti innovativi che riducono il rischio nei luoghi di lavoro
10/09/2025: Global Policy Review 2025
Uno studio internazionale sulla legislazione sui rischi psicosociali legati al lavoro.
03/09/2025: Una proposta aggiornata di restrizione sui PFAS
ECHA ha pubblicato la proposta aggiornata per limitare le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) ai sensi del regolamento UE sulle sostanze chimiche, REACH.
27/08/2025: ISPRA: Rapporto Rifiuti Speciali 2025
Il rapporto fornisce i dati sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export.
25/08/2025: Bando Bric: 14,4 milioni di euro per ricerche su salute e sicurezza sul lavoro
Con il bando Bric 2025 si valorizza la cooperazione multidisciplinare con il mondo accademico e scientifico attraverso il finanziamento di progetti biennali. Le domande devono essere presentate tra il 4 agosto e il 6 ottobre.
01/08/2025: Soggetti abilitati alle verifiche periodiche: il 64° elenco
Pubblicato il 64° elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11