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Sicurezza nelle scuole: i Comuni chiedono una proroga
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La storia dell’adeguamento degli edifici scolastici alle misure di sicurezza è stata costellata, purtroppo, da una serie di proroghe, la prima che indicava come termine ultimo il 31 dicembre 1999, l’altra che ha deferito il termine di ulteriori 5 anni, fissandolo al 31 dicembre 2004.
A poco più di due mesi da tale termine, i Comuni auspicano (ancora!) una proroga. Proroga già bocciata nel luglio scorso (si veda PuntoSicuro del 28.7.2004), quando non fu approvato un articolo collegato al D.Lgs.196/2004.
L’Anci, associazione dei Comuni italiani, si sta muovendo per ottenere una proroga; una lettera è stata inviata, per avere un incontro, alle Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato, prospettando gravi disagi per gli studenti nel caso la proroga non fosse approvata.
“Le oggettive difficoltà in cui le amministrazioni locali si sono trovate ad operare a causa dell’esiguità del sostegno economico da parte dello Stato, - questo il parere dell’Anci - hanno determinato, in alcune regioni, un comprensibile ritardo sulla messa a norma degli edifici (molti dei quali non saranno completati alla scadenza prevista) il che, come è facile prevedere, comporterà la chiusura di molti edifici scolastici appena le attività didattiche riprenderanno immediatamente dopo le festività natalizie.
Il crearsi di una simile situazione, comporterebbe non solo disagi di natura logistica (dove andranno nel frattempo gli studenti?) ma soprattutto un parziale blocco delle attività didattiche a tutto discapito delle scolaresche.”
L’Anci prospetta gravi disagi; ma, ci chiediamo, quali difficoltà, pericoli e disagi affrontano quotidianamente gli studenti in ambienti che non rispettano le misure di sicurezza?
La storia dell’adeguamento degli edifici scolastici alle misure di sicurezza è stata costellata, purtroppo, da una serie di proroghe, la prima che indicava come termine ultimo il 31 dicembre 1999, l’altra che ha deferito il termine di ulteriori 5 anni, fissandolo al 31 dicembre 2004.
A poco più di due mesi da tale termine, i Comuni auspicano (ancora!) una proroga. Proroga già bocciata nel luglio scorso (si veda PuntoSicuro del 28.7.2004), quando non fu approvato un articolo collegato al D.Lgs.196/2004.
L’Anci, associazione dei Comuni italiani, si sta muovendo per ottenere una proroga; una lettera è stata inviata, per avere un incontro, alle Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato, prospettando gravi disagi per gli studenti nel caso la proroga non fosse approvata.
“Le oggettive difficoltà in cui le amministrazioni locali si sono trovate ad operare a causa dell’esiguità del sostegno economico da parte dello Stato, - questo il parere dell’Anci - hanno determinato, in alcune regioni, un comprensibile ritardo sulla messa a norma degli edifici (molti dei quali non saranno completati alla scadenza prevista) il che, come è facile prevedere, comporterà la chiusura di molti edifici scolastici appena le attività didattiche riprenderanno immediatamente dopo le festività natalizie.
Il crearsi di una simile situazione, comporterebbe non solo disagi di natura logistica (dove andranno nel frattempo gli studenti?) ma soprattutto un parziale blocco delle attività didattiche a tutto discapito delle scolaresche.”
L’Anci prospetta gravi disagi; ma, ci chiediamo, quali difficoltà, pericoli e disagi affrontano quotidianamente gli studenti in ambienti che non rispettano le misure di sicurezza?
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