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Muletti e infortuni, l’elenco non si ferma
Ancora un infortunio mortale con un carrello elevatore: imprudenza e assenza di regole di buona condotta all’origine dell’incidente? Quali i consigli corretti?
Muletti e infortuni, l’elenco non si ferma
Ancora un infortunio mortale con un carrello elevatore: imprudenza e assenza di regole di buona condotta all’origine dell’incidente? Quali i consigli corretti?
Uno dei più diffusi ma anche dei più sottovalutati mezzi di lavoro ha causato ancora un infortunio mortale: a Eboli, nell’impianto di caricamento delle cosiddette “ecoballe” di rifiuti raccolte nel salernitano per essere smaltite in Germania, un carrello elevatore si è ribaltatato schiacciando l’operaio alla guida.
Il carrello elevatore stava manovrando per trasferire le “ecoballe” dagli autocarri all'interno di alcuni carri merci ferroviari destinati a trasportare i rifiuti agli inceneritori tedeschi.
Nel tentativo di sollevare con le forche una balla caduta da un carro, a causa di una buca nel terreno il carrello si è ribaltato.
Qui la prima grave mancanza di sicurezza: uno dei requisiti necessari per garantire la stabilità del mezzo sollevatore è proprio la pavimentazione o il suolo
Ma quello che poteva risolversi in un infortunio dalle lievi conseguenze si è invece trasformato in un incidente mortale per altre due gravi mancanze: secondo le prime ricostruzioni, intuendo il pericolo, l’operaio alla guida ha tentato di saltare fuori dalla cabina rimanendo invece schiacciato tra il suolo e la gabbia di protezione del carrello.
Le gabbie di protezione sono costruite proprio per difendere l’addetto alla guida da oggetti che possano colpirlo ma anche per evitare lo schiacciamento sotto il mezzo, a patto però di essere saldamente ancorati al sedile con una cintura di sicurezza o altri strumenti idonei*.
Mancanza di requisiti di sicurezza e mancanza di formazione: queste sembrano essere le cause dell’incidente, entrambe cause rimediabili ad un costo “sicuramente” inferiore a quello di una vita umana.
* Per evitare il rischio di schiacciamento sono possibili anche altre forme di protezione, come le cabine chiuse (vedi linee guida pubblicate dall’Ispesl e gli articoli disponibili nella banca dati di PuntoSicuro: inserisci le parole “carrelli elevatori” ed effettua una ricerca avanzata per frase).
Il carrello elevatore stava manovrando per trasferire le “ecoballe” dagli autocarri all'interno di alcuni carri merci ferroviari destinati a trasportare i rifiuti agli inceneritori tedeschi.
Nel tentativo di sollevare con le forche una balla caduta da un carro, a causa di una buca nel terreno il carrello si è ribaltato.
Qui la prima grave mancanza di sicurezza: uno dei requisiti necessari per garantire la stabilità del mezzo sollevatore è proprio la pavimentazione o il suolo
Ma quello che poteva risolversi in un infortunio dalle lievi conseguenze si è invece trasformato in un incidente mortale per altre due gravi mancanze: secondo le prime ricostruzioni, intuendo il pericolo, l’operaio alla guida ha tentato di saltare fuori dalla cabina rimanendo invece schiacciato tra il suolo e la gabbia di protezione del carrello.
Le gabbie di protezione sono costruite proprio per difendere l’addetto alla guida da oggetti che possano colpirlo ma anche per evitare lo schiacciamento sotto il mezzo, a patto però di essere saldamente ancorati al sedile con una cintura di sicurezza o altri strumenti idonei*.
Mancanza di requisiti di sicurezza e mancanza di formazione: queste sembrano essere le cause dell’incidente, entrambe cause rimediabili ad un costo “sicuramente” inferiore a quello di una vita umana.
* Per evitare il rischio di schiacciamento sono possibili anche altre forme di protezione, come le cabine chiuse (vedi linee guida pubblicate dall’Ispesl e gli articoli disponibili nella banca dati di PuntoSicuro: inserisci le parole “carrelli elevatori” ed effettua una ricerca avanzata per frase).
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