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L’obiettivo principale della relazione era di fornire una panoramica fattuale delle questioni ambientali legate al settore del trasporto marittimo e indicare dove risiedono le principali sfide e opportunità. La relazione EMTER costituisce la prima analisi europea sul settore marittimo, che rappresenta una parte fondamentale del commercio globale, della nostra economia e che risponde ai bisogni delle persone quotidianamente. Il lavoro congiunto con l’EMSA e la relazione rappresentano un passo fondamentale per colmare le lacune in termini di conoscenze in questo settore.
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Stéphane Isoard
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Relazione sull’Impatto Ambientale del Trasporto Marittimo Europeo
Intervista a Stéphane Isoard, capogruppo dell’unita’ dedicata ai temi dell’acqua e dell’ambiente marino dell’AEA, che ha coordinato il team che si è occupato della relazione sull’Impatto Ambientale del Trasporto Marittimo Europeo (EMTER).
Qual era l’obiettivo della relazione EMTER?
L’obiettivo principale della relazione era di fornire una panoramica fattuale delle questioni ambientali legate al settore del trasporto marittimo e indicare dove risiedono le principali sfide e opportunità. La relazione EMTER costituisce la prima analisi europea sul settore marittimo, che rappresenta una parte fondamentale del commercio globale, della nostra economia e che risponde ai bisogni delle persone quotidianamente. Il lavoro congiunto con l’EMSA e la relazione rappresentano un passo fondamentale per colmare le lacune in termini di conoscenze in questo settore.Quali sono stati i principali risultati della relazione?
Il trasporto marittimo è essenziale per l’economia europea. Allo stesso tempo, le attività del settore hanno un impatto sull’ambiente, sul clima e sulla salute e il benessere dei cittadini europei. Le navi producono quantità considerevoli di gas a effetto serra, inquinanti atmosferici e rumore sottomarino; la diffusione di specie non indigene e l’inquinamento delle acque costituiscono ulteriori fonti di preoccupazione.Il settore marittimo ha adottato misure per ridurre il proprio impatto ambientale. Tuttavia, è necessario fare molto di più per raggiungere la sostenibilità, soprattutto perché il settore è destinato a crescere fortemente nei prossimi decenni.Pubblicità
Perché avete scelto di redigere la relazione in collaborazione con l’EMSA e come ha funzionato la collaborazione?
Abbiamo ritenuto che ci fosse un grande potenziale per lavorare insieme su questo argomento e unire le forze, dato che l’EMSA vanta un’enorme competenza nel settore marittimo mentre noi dell’AEA siamo forti nell’analisi ambientale e climatica. Personalmente ritengo che la collaborazione sia stata eccellente e molto efficiente poiché entrambe le agenzie hanno potuto contribuire con il loro insieme di competenze ed esperienze verso una valutazione congiunta e la collaborazione è stata lodata dalle principali parti interessate.Cosa sta facendo l’Europa per affrontare le sfide individuate nella relazione?
La salute e il benessere delle persone e la protezione dell’ambiente e del clima costituiscono gli obiettivi chiave del Green Deal europeo. Per sostenere questi obiettivi, esistono diversi quadri legislativi e iniziative, come il Piano d’azione per l’inquinamento zero, il Fuel EU Maritime e la politica marittima integrata.Allo stesso tempo, la costruzione di partenariati internazionali è essenziale poiché il settore è parte integrante del commercio globale. In generale, rappresenta un’opportunità per l’Europa di essere all’avanguardia nello sviluppo del trasporto marittimo sostenibile e intelligente.Cos’altro sta facendo l’AEA sulle questioni riguardanti l’ambiente marino?
L’AEA vanta una conoscenza e una competenzamolto ampie su temi riguardanti l’ambiente marino. Lo scorso anno abbiamo pubblicato la relazione Marine Messages II (Messaggi sul mare II) che fornisce una panoramica esaustiva sullo stato dell’ambiente marino in Europa insieme a una panoramica dell’uso dei mari europei e dei suoi effetti combinati sugli ecosistemi marini. Raccogliamo dati sui rifiuti marini e analizziamo lo stato delle acque di balneazione europee.Tutte queste risorse e altre analisi tematiche sono disponibili sul portale WISE-Marine e sul sito web dell’AEA.Stéphane Isoard
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