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Nuotare in acque sicure
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Cittadini europei più informati sulla qualità delle acque di balneazione. Per conoscere se la località balneare scelta per le vacanze soddisfa gli standard europei, relativamente alla qualità delle acque, è possibile consultare on line la relazione che la Commissione europea elabora annualmente.
La versione on line del documento dispone di un comodo motore di ricerca, per consultare velocemente il data base delle località balneari.
L'ultimo rapporto mostra come la maggior parte dei luoghi balneari europei soddisfano gli standard richiesti, in particolar modo sulle coste dove il 96% dei siti è risultato pulito. “Tuttavia, i luoghi balneari continentali sicuri per la salute sono scesi all'86%. Risultato principalmente dovuto ad un campionamento insufficiente di qualità delle acque che sono dunque state contate tra le acque non conformi.”
In Europa la qualità delle acque di balneazione è stata regolarmente verificata fin dal 1976, grazie alla Direttiva 76/160/ECC,una delle più vecchie leggi in materia ambientale dell'Unione.
La normativa è stata recentementerivista, alla luce dell'evoluzione scientifica e tecnologica e delle nuove esperienze gestionali, nel febbraio scorso è stata infatti approvata la Direttiva 2006/7/EC.
La nuova direttiva inasprirà e semplificherà gli standard di salute richiesti nelle acque di balneazione, migliorando la gestione delle zone balneari e le informazioni per il pubblico. La nuova legge dovrebbe essere attuata negli Stati membri entro la fine di 2014.
Cittadini europei più informati sulla qualità delle acque di balneazione. Per conoscere se la località balneare scelta per le vacanze soddisfa gli standard europei, relativamente alla qualità delle acque, è possibile consultare on line la relazione che la Commissione europea elabora annualmente.
La versione on line del documento dispone di un comodo motore di ricerca, per consultare velocemente il data base delle località balneari.
L'ultimo rapporto mostra come la maggior parte dei luoghi balneari europei soddisfano gli standard richiesti, in particolar modo sulle coste dove il 96% dei siti è risultato pulito. “Tuttavia, i luoghi balneari continentali sicuri per la salute sono scesi all'86%. Risultato principalmente dovuto ad un campionamento insufficiente di qualità delle acque che sono dunque state contate tra le acque non conformi.”
In Europa la qualità delle acque di balneazione è stata regolarmente verificata fin dal 1976, grazie alla Direttiva 76/160/ECC,una delle più vecchie leggi in materia ambientale dell'Unione.
La normativa è stata recentementerivista, alla luce dell'evoluzione scientifica e tecnologica e delle nuove esperienze gestionali, nel febbraio scorso è stata infatti approvata la Direttiva 2006/7/EC.
La nuova direttiva inasprirà e semplificherà gli standard di salute richiesti nelle acque di balneazione, migliorando la gestione delle zone balneari e le informazioni per il pubblico. La nuova legge dovrebbe essere attuata negli Stati membri entro la fine di 2014.
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